Prezzo: euro 9,00 Descrizione: Nella sua quieta casa di Arran, un’isola sperduta sulla costa occidentale della Scozia, Clarissa Gray, celebre autrice di romanzi polizieschi, si imbatte in un uomo agonizzante che, prima di morire per un profondo taglio alla gola, le porge con gesto implorante un rettangolino di cartone…
Ambizioso thriller in cui «ne va della sopravvivenza dell’umanità» (Le Figaro), Il silenzio di Dio ci restituisce tutta la forza visionaria e la magia narrativa di Gilbert Sinoué. Giorno dopo giorno, seguiamo l’indagine di Mrs Gray, finché non ci troviamo al cospetto di una verità assolutamente inaccettabile. Come possiamo, infatti, accettare la folle idea che l’uomo col volto smunto e la gola tagliata sia addirittura l’Arcangelo Gabriele? Come credere, poi, che un serial killer si aggiri nel Regno dei Cieli uccidendo Yeliel, Elemiah, Hekamiah e seminando il terrore tra gli angeli? E, infine, come non rifiutare la sola vaga prospettiva che i sospetti possano sfiorare il figlio di Amram, Yeshua e il figlio di Amina, i fondatori delle tre grandi religioni monoteiste? L'autore:
La recensione di Miriam
Visionario, ardito e deliziosamente folle. Sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente pensando a Il silenzio di Dio, un libro che mi ha piacevolmente sorpreso per la sua carica innovativa e l’arguzia con cui accosta due generi all’apparenza distanti tra loro: il giallo, inteso nella sua accezione più tradizionale, e l’urban fantasy. La storia prende il via muovendosi sui binari ben definiti di un poliziesco. Seguendo la scia di un intrigante gioco di specchi, sembrerebbe un romanzo scaturito proprio dalla penna di Clarissa Gray, la celebre autrice di genere, protagonista della vicenda. Tutto comincia quando l’anziana scrittrice, rintanata nella sua quieta casa di Arran, ode un rumore nel cuore della notte. Preoccupata all’idea che un ladro possa essersi introdotto nell’abitazione, si fa coraggio e si dirige alla porta d’ingresso. La scena che si palesa ai suoi occhi è agghiacciante. Un uomo agonizzate giace sul pavimento, il sangue sgorga copioso dalla sua gola squarciata. Ma a rendere ancor più inquietante lo scenario è una bizzarra coincidenza. La situazione in cui Clarissa si ritrova catapultata è in tutto e per tutto identica a quella da lei descritta nel primo capitolo del suo nuovo romanzo! Superato il primo momento di shock, contatta la centrale di polizia. Nell’attesa che arrivino i soccorsi, lo sconosciuto esala il suo ultimo respiro non prima però di aver consegnato alla donna un biglietto. Il tutto appare decisamente surreale ma, le stranezze non finiscono qui perché quando l’ispettore Stuart arriva sulla scena del crimine, il cadavere non c’è più. Niente vittima, niente sangue. Niente di niente. Che l’età, lo stress e magari qualche bicchierino di troppo abbiano giocato un brutto scherzo a Mrs Gray? Per l’ispettore non vi è dubbio che le cose siano andate così eppure Clarissa ha una prova che la rassicura di non aver sognato: il foglietto che il moribondo le ha lasciato. Sarà a partire da questa pallida traccia che la scrittrice tenterà di far luce sulla vicenda e dimostrare così a se stessa e agli altri di non aver perso il senso della realtà. In fondo il brillante detective Archie Rhodenbarr non è che una sua creazione. Facendo affidamento sul suo acume e sul suo metodo di analisi può sicuramente risolvere l’enigma. Quel che Clarissa ancora non sa è che la sua personale indagine sfugge ai soliti schemi. Comincerà a comprenderlo solo quando il prezioso bigliettino ricevuto dalla vittima la condurrà a un diario redatto in un codice incomprensibile. Nulla di così assurdo fin qui, ma si dà il caso che il suo autore sia l’arcangelo Gabriele! È a questo punto che il giallo sconfina nel fantasy, il lettore si ritrova a sgranare gli occhi per la sorpresa e, lasciatemelo dire, comincia il vero divertimento. Se state pensando a una banale svolta in chiave fiabesca, alla solita lotta tra bene e male dai toni moraleggianti, sappiate che siete fuori strada. A partire da qui avrete occasione di assistere a una vera e propria investigazione poliziesca condotta però su un territorio inesplorato. Con un colpo da maestro Sinoué vi condurrà in Paradiso sulle tracce di un particolare serial killer che sta sterminando gli angeli. Per stanarlo Clarissa dovrà indagare i misteri della fede e interrogare tre sospetti d’eccezione: Gesù, Mosè e Maometto. Ad assisterla nella folle impresa ci saranno il professore esperto di linguistica Maclean con il suo enigmatico nipote Morcar, lo studioso di numerologia Bacovia e il cabalista Shlonsky. Personaggi stravaganti il fascino dei quali si somma a quello promanante dall’ambientazione magica tipica dalla Scozia − più che un semplice paese un mito incarnato, come sostiene Stuart. La corsa verso un finale davvero inimmaginabile, sarà contrassegnata da intrighi, colpi di scena ed enigmi che, di certo, risulteranno particolarmente avvincenti per gli appassionati di numerologia ed esoterismo. Pur mantenendo un ritmo narrativo serrato e un registro linguistico che fa della semplicità e della massima fruibilità il suo punto di forza, l’autore infatti infarcisce il testo di informazioni e spiegazioni estremamente interessanti. Personalmente ho trovato molto avvincente anche il dibattito di natura filosofico- religiosa che emerge tra le righe, la singolare interpretazione del male e il particole ritratto dei tre massimi profeti proposta dall’autore− sebbene, per qualcuno, l’idea di Gesù, Maometto e Mosè alla sbarra possa suonare dissacrante. Ne consiglio vivamente la lettura a quanti siano alla ricerca di un giallo fuori dagli schemi o di un urban fantasy innovativo. Ideale per chi apprezza entrambi i generi e si sente attratto dai crossover più audaci.