Recensione: Il Silmarillion (J.R.R. Tolkien) (Lady Draculia)

Creato il 11 maggio 2013 da Nageki @nagikka
Dopo  aver ricevuto le richieste via email per questa recensione, FINALMENTE trovo il tempo per avere l'onore di presentarvi: Il Silmarillion. Cominciamo con ordine:
Titolo: Il Silmarillion
Titolo originale: The Silmarillion
Autore: J.R.R. Tolkien
Casa editrice: Bompiani
Pagine: 446
Prezzo: 25,84€


Trama
l Silmarillion, iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. "Opera prima", dunque (ma anche "ultima", e di tono assai diverso, ben più elevato delle altre), essa costituisce il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata, direttamente o indirettamente, la filiazione delle sue favole, da Lo Hobbit a il Signore degli Anelli, da Il cacciatore di Draghi ai racconti di Albero e foglia.
AutoreJohn Ronald Reuel Tolkien nasce nel 1892 a Bloemfontein, in SudAfrica, da genitori inglesi. Dopo la morte del padre, all'età di soli tre anni ritorna con la madre ed il fratello in Inghilterra dove la famiglia si sistema a Sarehole, un sobborgo di Birmingham. Nel 1904 muore anche sua madre dalla quale il giovane Tolkien aveva nel frattempo ereditato l'amore per le lingue, le antiche leggende e le fiabe.

Assieme al fratello viene affidato ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan. Dopo aver frequentato la King Edward VI School inizia i suoi studi all'Exeter College di Oxford dove ottiene nel 1915 il titolo di Bachelor of Arts.
Durante la Prima Guerra Mondiale si arruola nei Lancashire Fusiliers e combatte sul fronte occidentale. Finita la guerra prosegue gli studi all'Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts. Inizia allora l'attività di docente di Lettere a Leeds e la collaborazione alla redazione dell'Oxford English Dictionary. Nel 1925 viene nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli viene affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegna fino al suo ritiro dall'attività didattica avvenuto nel 1959. Non a torto Tolkien è quindi oggi considerato il maggior esperto di letteratura anglosassone e medioevale del Novecento.
E' durante il periodo di insegnamento che l'autore inizia a scrivere. Nel 1937 pubblica "Lo hobbit", racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato inglese, avente per protagonisti piccoli esseri stralunati ma molto simili agli uomini, gli hobbit appunto. Essi sono affiancati da tutta una pletora di altri esseri fantastici, fra i quali grande rilievo hanno i nani.
Nonostante sia la sua opera prima, "Lo Hobbit" rappresenta una tappa fondamentale nella carriera di scrittore di Tolkien: è infatti attorno al nucleo originario di quest'opera che l'autore andrà sviluppando nel decennio successivo il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello delle Terre-di-Mezzo, che prenderà forma nelle sue opere successive quali "Le avventure di Tom Bombadil" (1962) e soprattutto in quell'epica fantastica che è la trilogia de "Il signore degli anelli" (che qualcuno ha voluto leggere come una complessa e ricca allegoria della condizione umana), unanimamente riconosciuta come la sua opera più importante.
Scritta in una lingua molto ricercata che imita il lindore dell'inglese medievale, la trilogia si compose inizialmente di tre distinti volumi: "La compagnia dell'anello" (1954), "Le due torri" (1955) e "Il ritorno del re" (1955), che verranno poi riuniti nel 1956 in un unico libro.
Tolkien dedica alla stesura del suo capolavoro tutte le sue ricerche di studioso. In particolare s'interessa al dialetto delle Midlands e all'inglese arcaico, il beowulf, ed alle Letterature nordiche (norvegese, danese, islandese). Per le sue ricerche fonda anche, con amici e colleghi, un gruppo - i Coal-Biters (Mangiatori di Carbone) - e riceve numerosi titoli onorari tra cui quello dell'Alto Ordine Britannico, il C.B.E., e cinque Dottorati.
RecensioneCi troviamo di fronte al sommo capostipite della letteratura fantasy, il cui autore era un genio ed un uomo straordinario. Il Silmarillion non è altro che la genesi del mondo Arda dove incontriamo tutte le meravigliose razze che popolano la Terra di Mezzo: scopriamo la storia dei 9 anelli del potere, degli stregoni, del popolo elfico e di Sauron il signore oscuro. Un libro che non si legge, ma si vive e lo si divora con avidità  per la brama di conoscenza e perchè scritto splendidamente, poetico, evocativo, scorrevole e semplice. Diffidate da chi lo considera un "mattone" o lo descrive come noioso perchè non lo è davvero. Pur rispettando le opinioni degli altri, difficilmente riesco a mantenere un self control nell'ascoltare giudizi negativi sulle opere di Tolkien e la mia "missione" da tempo è quella di appassionare più persone a questo genere ed aiutarle a comprendere quali meraviglie si celano in un mondo che non è diverso dal nostro, ma è bensì una metafora storica potentissima.
La prima volta che lo lessi avevo 13 anni, da quel giorno l'avrò riletto circa 10-11 volte scoprendo sempre tasselli che mi erano sfuggiti, particolari affascinanti che mi hanno concesso di apprendere appieno le successive opere come Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, pur ritenendomi ancora ignorante su tanti aspetti.
Non esistono equivalenti nella letteratura mondiale.
Leggetelo, rileggetelo e ancora rifatelo.
Voto   

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