Recensione: Il timido e il porta guai

Creato il 27 maggio 2015 da Miriam Mastrovito @miriammas
Titolo: Il timido e il porta guai
Titolo originale: Trouble and the Wallflower
Autore: Kade Boehme
Traduttore: Emanuela Graziani
Lunghezza: 185 pagine
Collana: World / Rainbow
pdf, epub, mobi
Genere: M/M Data di uscita: 26 maggio 2015
Formato:
pdf, epub, mobi
Prezzo: 4,99 Descrizione: Le capacità relazionali di Davy Cooper sono quasi inesistenti, visto che è cresciuto in una solitudine quasi totale da una madre affetta da agorafobia. Ora che è morta, Davy ha bisogno di farsi degli amici per la prima volta nella sua vita. Viene notato da Gavin Walker, ma è talmente intimidito da quel ragazzaccio che veste alla moda, sexy e sicuro di sé, da gettare via il suo numero di telefono ogni volta che gli viene offerto.
Quando Gavin lo difende da un tizio maleducato, Davy inizia ad affezionarsi un po' a lui. Ma. con la sua esperienza limitata, pensa che loro due siano troppo diversi e che qualsiasi cosa di più profondo di una conoscenza superficiale finirà in un disastro totale. 
La mia recensione: Gli opposti si attraggono: è un vecchio adagio che spesso trova conferma nella realtà. Il timido e il porta guai racconta appunto la storia di due ragazzi agli antipodi che nutrono una forte attrazione l’uno per l’altro. Timido è Davy che ha grandi difficoltà a interagire con i suoi coetanei. Figlio di una madre agorafobica e iperprotettiva, è cresciuto in una sorta di campana di vetro il cui scopo era quello di proteggerlo, ma che di fatto lo  ha isolato da tutto, impedendogli di imparare come si sta al mondo. Autentico porta guai è Gavin, bello e inaffidabile in egual misura, incline a infilarsi nei pasticci tanto quanto nei letti dei numerosi ragazzi che gli sbavano dietro. In effetti, Gavin è così ambito da poter cambiare partner con la stessa frequenza con cui cambia i vestiti; quando comincia a frequentare il bar in cui lavora Davy, però, le sue attenzioni si concentrano tutte su di lui. Sarà quel viso dolce e bellissimo, quell'aria smarrita o, semplicemente, il fatto che non cede alle avance risvegliando il suo spirito di conquista… certo è che Gavin si sente incredibilmente attratto da lui ed è determinato a strappargli almeno un appuntamento. In realtà Davy non è immune al suo fascino, ricambia in pieno il suo interesse, solo non si sente all’altezza e, soprattutto, teme di essere usato e gettato via, come gli è già capitato in passato. Le premesse non sono fra le migliori, ma la perseveranza di Gavin, alla lunga, la vince cosicché i due ragazzi cominciano ad accorciare le distanze. Sarà l’inizio di una bellissima storia d’amore che sboccerà e si consoliderà a piccoli passi, ma che saprà sorprenderci, riservandoci diverse svolte inattese. Scegliendo una narrazionea POV alternati, l’autore ci invita ad assecondare il ritmo di un’altalena che ci consente di familiarizzare a turno con Davy e Gavin, entrando anche nel merito dei loro vissuti. È così che riusciamo a osservare ciò che si cela dietro le rispettive corazze, a renderci conto di quanto le apparenze ingannino e di come si possa anche cambiare per amore. Scopriremo, per esempio, che la timidezza di Davy può trasformarsi in forza, all’occorrenza, e che Gavin, dopotutto, non è il ragazzaccio che vuol far credere. Varcata la soglia di casa sua, lo vedremo, infatti, trasformarsi da bullo in un nipote affettuoso, costretto a fare i conti con la malattia terminale che gli sta portando via il nonno – l’unico vero affetto che gli sia rimasto. Sebbene tanto diversi caratterialmente, i due ragazzi hanno in comune un passato difficile, il fatto di essere cresciuti senza un padre e di aver avuto un rapporto conflittuale con la figura materna, anche se per motivi diversi. Più di tutto, però, hanno in comune il grande bisogno di amare e di essere amati per ciò che sono. Pur sfiorando tematiche drammatiche come l’alcolismo, l’agorafobia, l’abbandono, la storia mantiene i toni leggeri che ci si aspetta da un romance, focalizzando l’attenzione principalmente sulla magia del sentimento nascente e sulle promesse di una nuova vita che reca in sé. I momenti di pathos non mancano e riescono anche a strapparci qualche lacrima, ma si armonizzano con quelli scanzonati e con quelli più passionali facendo sì che a prevalere sia un’atmosfera intrisa di ottimismo. L’approfondita caratterizzazione dei personaggi ci permette di affezionarci a loro come fossero persone reali e ciò vale per quelli secondari non meno che per i protagonisti. Personalmente ho amato tanto nonno Ray, un anziano un po’ stravagante e dalle idee modernissime. Ho amato la sua capacità di scherzare persino sulla sua triste condizione, la schiettezza con cui spiattella inconfutabili verità fra una parolaccia e una sorsata di whisky, la semplicità e la saggezza con cui accoglie e benedice l’amore fra suo nipote e Davy, riconoscene l'autenticità con imbattibile lungimiranza. Un dolcissimo new adult in chiave M/M, romantico al punto giusto e per nulla scontato, soprattutto nel finale che, vi assicuro, vi sorprenderà.










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