Un fenomeno del self publishing: un ragazzo solitario, una ragazza con un segreto da dimenticare, la magia delle seconde possibilità. A soli diciassette anni Nastya era una promessa della musica, ma ora ha perso tutto: la sua identità, la voglia di vivere, la voce. Da 452 giorni ha smesso di parlare, e l’unica cosa che desidera è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh, invece, non è un segreto: in poco tempo ha perso tragicamente le persone più care che aveva accanto, e ora cosa gli rimane? Di giorno: gli sguardi giudicanti degli altri addosso. Di notte: scolpire il legno in solitudine. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono inarrestabili dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, trovando l’una nell’altrala forza di superare il passato e rinascere davvero.
La mia recensione
Restiamo un mistero l’uno per l’altra. Forse se riuscissi a risolvere lui e lui me, potremmo spiegarci a vicenda. Forse è quello di cui ho bisogno. Che qualcuno mi spieghi a me stessa.Nastya, "Il tuo meraviglioso silenzio"Come si può scrivere una recensione razionale, quando tutta la tua razionalità è stata sovrastata da un'onda di emozioni incontenibili? Questa è la domanda che mi ha accompagnato nei giorni successivi alla lettura de "Il tuo meraviglioso silenzio", strabiliante esordio di Katja Millay che mi ha fatta innamorare. Ci sono romanzi che, nel loro piccolo, contengono interi universi da scoprire, a tratti così spaventosi e cupi da far desiderare di fuggire da essi, ma allo stesso tempo così affascinanti e carichi di meraviglia da desiderare di potervi restare per sempre. "Il tuo meraviglioso silenzio" è uno di quei romanzi. Uno di quei romanzi che dimostrano quanto sia sbagliato pensare che i libri etichettati come New Adult non possano offrire altro che scene bollenti e trame scontate, uno di quei romanzi che i detrattori del genere dovrebbero leggere assieme a "Tutto ciò che sappiamo dell'amore", "Oltre i limiti", "Le coincidenze dell'amore" e altri gioielli simili. Uno di quei romanzi che ti strappano troppe lacrime e altrettanti sorrisi, che continuano a farti sognare anche dopo averli chiusi, che sanno curare ferite che nemmeno sapevi di avere e insegnarti a sorridere di più e a credere nei lieto fine imperfetti.E' incredibile come in un solo libro possano avvicendarsi sentimenti così feroci e contrastanti, che una storia di fantasia possa scuoterti nel profondo fino a toglierti il sonno. Ma è successo. Nastya, la protagonista del romanzo che non crede nei miracoli, sarebbe sicuramente impressionata nel sapere che la sua storia in sé è un piccolo inestimabile miracolo. Drammatico e doloroso, eppure ironico e brillante, dolcissimo e delicato, ma anche ricco di passione e sentimento, misterioso e oscuro, ma sempre toccante e commovente, "Il tuo meraviglioso silenzio" è uno di quei libri che, quando ti entra dentro, lo fanno con prepotenza e lasciando il segno.
Diverso da tutti ciò che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi, grazie alla narrazione ricca e introspettiva della Millay, ma anche alla particolare caratterizzazione dei personaggi. Un gioiello della letteratura romance contemporanea, che vale la pena di leggere e amare fino all'ultima preziosissima parola.
Ho bisogno di sapere che c’è modo per la gente come noi di uscirne. Ho bisogno di convincermi che è davvero possibile stare bene, e magari non solo bene, ma benissimo; che esiste il modo, anche se non l’abbiamo ancora trovato. Dev’esserci per forza un finale migliore di questo. Una storia più felice. Perché ce lo meritiamo. Josh "Il tuo meraviglioso silenzio"Quando si prende in mano un romanzo narrato dai punti di vista alternati di una ragazza che non parla per scelta dopo aver subito un terribile trauma e un ragazzo che ha perso tutti i propri familiari e vive in solitudine, ci si aspetta di trovare molto, molto dramma. E, siamo sinceri, "Il tuo meraviglioso silenzio" non scarseggia certo in fatto di lacrime e sofferenza. Ciò che proprio non ci si aspetterebbe, invece, è l'ironia pungente che la Millay ha infuso nei propri protagonisti. Sin da subito, infatti, è chiaro che l'intera storia è intrisa di un geniale fatalismo, una forte autoironia e uno spiccato senso dell'umorismo. Cosa che, siamo sinceri, rende molto più digeribile la travagliatissima storia di entrambi i personaggi principali, i quali, se sprovvisti di black humor avrebbero avuto ben poco di cui sorridere per gran parte del libro.
A quasi diciotto anni Nastya e Josh hanno vissuto abbastanza per constatare che la vita fa schifo. Lei, acuta e talentuosissima pianista prodigio, ha perso ogni cosa dopo un'aggressione. Dal momento in cui uno sconosciuto le ha portato via i sogni, l'innocenza, la possibilità di creare musica e librare la propria anima sulle note del piano, ha un solo scopo: trovare il proprio aggressore e vendicarsi. Fino a quel momento ha deciso di scomparire. Si è chiusa in un silenzio forzato, ha cambiato città e scuola per allontanarsi dai suoi familiari e conoscenti.
Lui, studente abilissimo nell'intagliare il legno, vive in una solitudine imperfetta. La morte si è insinuata nella sua esistenza come un mostro assetato di vita, portandogli via ogni scampolo di gioia. Usa la sua storia come scudo, perché tenere il mondo lontano da sé è l'unico modo che ha per evitare di incorrere in nuove dolorose perdite.
Come hanno potuto un ragazzo solitario e una ragazza che non parla, a dar vita a una delle storie più strazianti e romantiche mai scritte? Be', per rispondere a questa domanda, bisogna tuffarsi nella loro dimensione fatta di silenzi e parole sussurrate, segreti che feriscono e confessioni che guariscono ogni cosa, sorrisi che rigenerano e ali spezzate che ritornano a volare. Perché Nastya e Josh non sono solo la dimostrazione che il male, quello vero, può coglierti in qualunque momento, ma anche che la speranza può fiorire anche sul terreno più arido.
Vuoi che te lo ripeta? Sei talmente carina da risultare distraente, e non so nemmeno se la parola esista. Così carina che ho obbligato Clay Whitaker a farmi un ritratto di te per poterti guardare quando non ci sei. Così carina che prima o poi finirò per mozzarmi un dito in garage visto che non riesco a concentrarmi quando ti ho accanto. Talmente carina che vorrei tu fossi brutta per non dover lottare contro l’istinto di prendere a pugni tutti quelli che ti guardano, specie il mio migliore amico. Josh,"Il tuo meraviglioso silenzio"La Millay è una narratrice abile, la sua penna sa essere un'arma potente e, indubbiamente, il punto forte della sua narrazione è il modo sublime in cui ha caratterizzato i protagonisti principali. Questo romanzo è sostanzialmente anomalo rispetto ai suoi simili e la sua particolarità sta proprio nella cura con cui l'autrice ha dato forma e dimensione ai pensieri di Nastya e Josh. Accade davvero di rado, in effetti, che in un contemporary romance indirizzato a un pubblico piuttosto giovane, ci si trovi al cospetto di una simile cura dei dettagli, così come è raro riscontrare una tale dovizia di particolari nel mostrare tutte le sfumature della psiche dei protagonisti.
Ammetto che, inizialmente, è stato piuttosto strano avere a che fare con una voce narrante che era sostanzialmente solo interiore. Nastya non è una protagonista scontata né tantomeno facile da comprendere. Le sue cicatrici bruciano in modo feroce, i suoi pensieri sono profondi e sferzanti, a volte così oscuri da far paura. Il suo silenzio nasconde un fiume in piena di pensieri e segreti con cui non è facile fare i conti ed è proprio il suo silenzio che da il ritmo alla trama. Il risultato finale è un libro intenso, introspettivo e profondo, traboccante di dettagli preziosi e permeato di sentimenti.
Altrettanto travolgente è stato conoscere Josh Bennett. Innamorarsi di lui è facile, spontaneo, irreversibile. La complessità dei suoi pensieri e la sua perfetta imperfezione lo rendono uno dei più convincenti personaggi maschili mai incontrati in un libro di questo genere. Non esistono stereotipi a cui paragonarlo e la sua unicità sommata a quella di Nastya offrono un'esperienza del tutto inedita e indimenticabile.
Se mi chiedessero di usare un solo termine per riassumere la storia d'amore tra i due protagonisti, quel termine sarebbe "devozione". Pura, incondizionata devozione, che germoglia nel modo più improbabile e cresce alimentando le fiamme di un rapporto davvero meraviglioso, di un amore paziente fatto di silenzi e crescita interiore, di sbagli imperdonabili e redenzione, di vita e morte e, a volte, di rinascita. "Il tuo meraviglioso silenzio" è un dolce veleno, un piccolo capolavoro, un libro che ha un peso e lascia cicatrici, un'opera che merita di essere letta.
Vivo in un mondo senza magia né miracoli. Un posto dove non ci sono chiromanti o prestigiatori, angeli o ragazzi dotati di superpoteri pronti a salvarti Nastya, "Il tuo meraviglioso silenzio"
Compralo scontato cliccando sulla cover!