Recensione in anteprima: Io, Romeo e Giulietta di Rebecca Serle

Creato il 08 marzo 2015 da Anncleire @anncleire

«E chi lo dice?» continua Olivia. «Ah, perché avete lo stesso cognome? Sai che roba! Famiglia sono le persone che ti conoscono, che sono sempre al tuo fianco. Rose, noi siamo la tua famiglia, non lei.»

“Io, Romeo e Giulietta” è la traduzione italiana di “When you were mine” di Rebecca Serle in uscita per De Agostini Young Adult il prossimo 10 marzo. Uno young adult molto particolare, che prende in considerazione l’altra, la ragazza scartata, un retelling in chiave moderna di “Romeo e Giulietta”, la tragedia shakespeariana, ma con un tocco di dolceamaro, una riflessione sulla vita, sulle scelte, su cosa vuol dire crescere, perdonare, andare avanti.

Rose è una ragazza acqua e sapone. Frequenta l’ultimo anno di liceo, ha due amiche di cui si fida ciecamente, ma soprattutto ha Rob, suo confidente da sempre. Solo che, ultimamente, quando lo vede, lo stomaco le si contorce e lei non capisce più niente. Potrebbe fare il primo passo ma… Rob la invita a cena e succede proprio quello che lei sperava. Sembra l’Inizio di una favola d’amore perfetta, ma Rose non ha messo In conto l’arrivo di sua cugina In città: bella, blonda, affascinante e… diabolica, Juliet è una seduttrice nata. E al ballo della scuola, quando la magica atmosfera creata dalla musica e dalle Luci promette una notte romantica, Rose la sorprende proprio con Rob. Come se fosse stato stabilito dal destino che dovesse finire così, con un lieto fine per Rob e Juliet e non per lei. L’ultima parola però non è ancora stata scritta. La più grande storia d’amore di tutti i tempi - quella di Romeo e Giulietta - come non ve l’hanno mal raccontata.

 

Io adoro i retelling, quelli fiabeschi, e quelli meno, perché mostrano la capacità di un autore di personalizzare una storia, modificarla, manipolarla, fino a renderla diversa, pur conservandone i canoni. Ma questo libro non è solo una trasposizione della storia d’amore più osannata di tutti i tempi, è una storia diversa, che nasce dalla consapevolezza di non sapere cosa succede a chi è rimasto indietro. E mentre Romeo e Giulietta consumavano la loro tragedia, Rosaline che cosa combinava? Beh cercava di superare il proprio dolore per essere stata gettata nel dimenticatoio. Ma la bravura della Serle, non sta solo nella narrazione di un grande classico riveduto e corretto, ma anche nella sua capacità di creare empatia con la protagonista, proiettando i classici sentimenti di un’adolescente e ponendo delle domande difficili, a cui dare una risposta sembra quasi impossibile. È tutto scritto o possiamo tracciare il nostro futuro come più ci aggrada? Viviamo nella consapevolezza della fine, ma quanto le nostre scelte influiscono nel risultato finale? È più facile dimenticare o perdonare?

È Rose a raccontare la sua storia in prima persona regalandoci aneddoti, pensieri ed emozioni, con quelle avventure che derivano dall’affrontare l’ultimo anno di liceo. La spensieratezza di essere i padroni della scuola e quel trillo incontrastabile che deriva dal sapere che è quasi finita, che si andrà al college, che si crescerà, che si faranno delle esperienze incredibili. Rose fa parte del gruppo dei popolari, anche se non è né particolarmente bella, né simpatica, né ricca. Ma al San Bellario lei, e le sue amiche Charlie e Olivia sono al centro dell’attenzione, e vivono spensierate. Rose spera di entrare a Stanford con il suo migliore amico Rob, che finalmente si è deciso a muovere i primi timidi passi verso un rapporto dai connotati diversi. Rose è insicura, con quelle incertezze che bombardano la testa di milioni di ragazze al mondo “gli piacerò davvero?”, “che cosa succederà se le cose non funzionano?”, tutto ciò ha vita breve. Direttamente da Los Angeles e dal passato arriva Juliet sua cugina e la sua rivale, in fondo cosa può fermare un’attrazione fatale? Nulla… ed è così che Rose vive l’esclusione del suo migliore amico e i tentativi di ritrovare la sua serenità. Rose è determinata a non lasciarsi condizionare, ma è difficile staccarsi da qualcuno con cui hai condiviso tantissimo, anche quando arriva, inaspettata, una svolta imprevista.

Se Rose è insicura ma determinata, Rob è quasi una macchietta, un Romeo pallido e senza spina dorsale, che si lascia condizionare dal fascino indiscusso di Juliet, che compare come una mean girl pronta a seminare il panico e a distruggere gli equilibri di un gruppo coeso e irreprensibile. Ma l’apparenza inganna e mille segreti si nascondono nell’ombra e aspettano solo di essere scoperchiati.

Una delle cose che più mi hanno intrigato della storia è sicuramente il rapporto di amicizia con Charlie e Olivia. Tra chiacchiere, spintoni e insulti amichevoli, tradizioni e feste, la loro amicizia è forte, consolidata, irrinunciabile. I viaggi in macchina, l’arrivo imprevisto di Charlie nei momenti di maggior bisogno, quella comunicazione non verbale che arriva nel momento in cui c’è affiatamento, è bellissima da leggere. E anche se a volte ci si domanda perché, quel legame indissolubile, tra un gruppo di ragazze piene di idee e di entusiasmo è meraviglioso. E anche se si ha di fronte una storia d’amore, l’amore è anche e soprattutto amicizia e aiuto. E allora Olivia, un po’ svampita, con l’occhio per la moda e innamorata di Ben il fratello di Charlie e Charlie, severa, dura, con tantissime teorie sul mondo e determinata a conquistarlo, rendono la storia ancora più ricca. E come dimenticare Len? Len è il personaggio che più mi ha affascinato in tutta la storia, non solo per l’aura di mistero che lo avvolge, che non viene spazzata via neanche a fine libro, ma per i suoi modi arguti, la sua presenza costante, il suo esserci, invisibile, forse, ma assolutamente necessario. Con la sua vena creativa, anche lui viene giudicato male, per la sua apparenza dismessa e il suo modo di fare menefreghista e un po’ sopra le righe. È un personaggio originale, di quelli che ti restano in mente, anche a distanza di tempo.

L’ambientazione è quella della Californiana, tipicamente americana, con vita sulla spiaggia, il clima sempre caldo, per cui al più serve un golfino. La vita  del liceo si sposta metodica tra la scuola, casa di Rose e l’immancabile casa sulla spiaggia dove far baldoria. Le descrizioni, ridotte all’osso, incanalano i sentimenti, più che i luoghi, come le Scogliere, che segnano l’inizio e la fine di una vicenda che non vi lascerà indifferenti.

Il particolare da non dimenticare? Un pacchetto di rotelle di liquirizia…

Una storia dolceamara, che incarna le passioni e i drammi adolescenziali e impone la riflessione sui temi universali che riguardano l’uomo, il destino, la responsabilità, la scelta. Niente è come sembra, e amare non è mai facile. Un retelling che ha tanto da dire e non si limita a rappresentare i fatti. La Serle di certo sa il fatto suo e vi lascerà a bocca aperta.


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