Recensione in anteprima: Onyx di Jennifer L. Armentrout.

Creato il 28 gennaio 2014 da Valentina Seminara @imatimehunter
Bisogno immediato di leggere Opal? Si.
Facoltà mentali? No.
Gente, Onyx mi ha stesa. Sono rimasta agonizzante sul letto a bocca spalancata e l'euforia che scorreva furiosa in me come se avessi bevuto alcolici fino a scoppiare! La maestria della Armentrout in campo paranormal sta mostrando tutta la sua perfezione, e in questo romanzo raggiunge livelli altissimi! No, okay, devo sfogarmi da qualche parte. Vado a prendere a pugni qualcosa. Basterà? Spero di si!
Onyx (Onyx)
Jennifer L. ArmentroutGiunti Y336 pagineIn uscita 29 Gennaio 201412,00€Acquista qui: Onyx

★ ★ ★ ★½Trama: L’amore ha molte forme... e alcune sono aliene!

Daemon Black ultimamente è cambiato: dolce, passionale, protettivo e addirittura geloso, sembra davvero prendere sul serio la relazione con Katy, che adesso è qualcosa di più di una bizzarra connessione aliena. E Katy? Ancora combattuta, non può più negare di esserne perdutamente innamorata. Però non è facile godersi una storia d’amore quando il pericolo è in agguato: una minacciosa presenza che viene da un altro mondo e nasconde segreti impensabili. Katy è sconvolta per aver appreso cose che non poteva lontanamente immaginare e l’improvvisa apparizione di qualcuno creduto morto non rende certo la situazione più semplice. Determinati a scoprire la verità sulla scomparsa di Dawson e della sua ragazza, Katy e Daemon si trovano ad affrontare una lotta di dimensioni cosmiche. Nessuno è ciò che sembra e i segreti nascosti per così tanto tempo reclameranno le loro vittime. A volte esistono nemici più forti dell’amore...
Nel secondo, avvincente episodio della serie “Lux”, suspense, intrighi e passione sono... alle stelle!

Dedicato a lettori e blogger di libri di tutto il mondo - tu si che sai come conquistarmi da prima del primissimo capitolo!

Attendevo questo libro con un'ansia tale da scoppiettarmi nelle vene ogni volta che ci pensavo. Sono addirittura arrivata a sognare Daemon e Katy tanta è la mia ossessione per loro. Perciò quando quel benedetto pacco con il libro dentro è arrivato, quasi non ci vedevo più dalla gioia. Ho mandato all'aria i miei piani di studio, posticipato ogni singola interrogazione, rinviato qualsiasi altra cosa avessi da fare, e tutto solo per Onyx. Oh, mio mio mio bellissimo Onyx! Che faccio, mi metto a comporre poesie sdolcinate su questo libro, con quelle rime baciate che fanno letteralmente venire il voltastomaco -poesia di scarsa qualità, che credete, non sono per niente brava con quelle-? No okay, contegno: questo libro è una figata. Permettetemi il suddetto vocabolo popolaresco, perché ci sta. La Armentrout ha nuovamente dato fondo al suo genio creativo modellando un romanzo che stimola venerazione allo stato puro. E sono maledettamente seria, adesso. Da quando avevo letto i primi due capitoli del romanzo, messi a disposizione dalla casa editrice, sapevo di non avere scampo. Daemon e Katy ne avrebbero combinata qualcun'altra delle loro, e io avrei perso la testa a forza di andare dietro l'uno e l'altra. Così è stato -e ci vorrebbe qualcosa tipo amen, ma qui parliamo di alieni; un po' anticonvenzionale, no? Nella mia testa frullano ancora certe scene, e l'euforia di veder scritte nero su bianco alcune delle mie ipotesi, nate dopo la lettura di Obsidian, scorre ancora ovunque in me. Ah, gli alieni... ma perché non posso averne uno anche io come vicino di casa? Eh?! Più precisamente, magari, Daemon. Quell'arrogante despota di un Luxen che sorride come un Dio e tenta come il diavolo, che ti frigge il cervello -amo quest'espressione- e mette i piedi al tuo cuore, così che quel povero organo pulsante possa seguirlo ovunque vada. Bleah, che immagine rivoltante. Comunque sia, leggere questo libro fa sentire sfacciata, testarda, pungente, passionale ed eccitata anche me, che tutte le volte in cui interrompevo la lettura per compiere quelle azioni che gli umani chiamano mangiare, dormire, andare in bagno e a scuola -stessa cosa-, gesti di vitale importanza a detta loro -mah, chi li capisce...-, diventavo iperattiva e urlavo nella lingua degli alieni tutti i commenti possibili ed immaginabili sul libro. Probabilmente le pagine erano impregnate di quel tipo di droga che penetra nei tessuti. Chi se ne frega! Se avete amato Obsidian, non vi serviranno sostanze stupefacenti per amare questa, questa... creatura sopraffina.
Prima di leggerlo, in giro accennavano ad un Daemon sdolcinato e meno arrogante di prima, e vorrei rispondere in due modi. Il primo: un Daemon sdolcinato, per quanto alieno -vi prego, ditemi che avete capito la battuta!-, sarebbe comunque Daemon. Ergo, perfetto e soprattutto mio. Il secondo: non è né melenso, né addomesticato: è Daemon, gente! Scortese, comandante, ipnotico, affascinante, bellissimo, rompiscatole, esasperante, dolcissimo, orgoglioso, passionale passionale passionale! Daemon al meglio della sua forma, quel tipo di protagonista maschile che ti strappa il cuore -oggi sono un po' sanguinolenta- e ci gioca davanti ai tuoi occhi con un meraviglioso sorriso sghembo e tu stai lì a battere le mani e sorridergli di rimando. Okay, questo è l'effetto fangirl. Davvero, di solito non sono così pazza. Non... così tanto. Ma, ecco, tornando a lui, Daemon piega la volontà delle ragazze con un'occhiata, eppure la nostra brillante, sfacciata, testarda e bloggerissima Katy non cede. No, lei sopporta stoicamente i colpi di penna sul braccio, lo sguardo verde intenso puntato sempre su di lei, i bisonti nello stomaco che ballano il tip tap e l'energia incendiante che brucia pure l'aria quando si trova vicino a lui. E anche quella deliziosa e stranissima vibrazione alla nuca tutte le volte che Daemon è nei paraggi, una delle tante conseguenze del legame che sembra essersi instaurato fra loro nel momento in cui Daemon l'ha guarita dopo l'attacco dell'Arum. E vorrei sottolineate una delle tante, perché pare che Katy, non contenta di un bagno nell'acqua gelida in piena notte a novembre, in preda ai sintomi di una terribile e bruciante influenza "aliena", ora riesce pure a spostare le cose. Col pensiero, altrimenti non ci sarebbe nulla di strano. In modo maldestro, ma si, dai... le sposta. Con. La. Mente. Di solito, nei libri, tutti comincerebbero a urlare a squarcia gola che nonèpossibile! perché queste cose non esistono e nonstasuccedendoproprioame. E poi ecco che arriva una boccata d'aria fresca nel panorama delle protagoniste spaventate del genere fantasy, dato che l'approccio razionale e pacato di Katy l'aiuta a fronteggiare la situazione. Affrontarla senza fuggire e insabbiarla o far finta che non sta accadendo. A parte gli scherzi, amo questo lato di lei, ed è per questo che la ritengo una delle eroine migliori del paranormal degli ultimi tempi.
«Perché no.» Blake guardò me. «Tu ci vai?»
Svitando il tappo dell'acqua, annuì.
«Ma non ha un compagno» aggiunse Lisa con un'occhiata furba.

Rimasi a bocca aperta.

«Niente ragazzo?» Blake sembrava sorpreso.

«No.» A Lisa brillavano gli occhi. 
«E tu hai lasciato una ragazza in California?»

Dee si schiarì la voce mostrando un interesse esagerato per il cibo che aveva nel piatto. Io avrei voluto nascondermi sotto il tavolo dalla vergogna.

Blake ridacchiò. 
«No. Nessuna ragazza.» Tornò a rivolgersi a me: «Ma mi sorprende che tu non ne abbia uno.»

«Perché?» domandai, incerta se sentirmi lusingata. Cos'è, adesso ero così figa che non potevo permettermi di essere single?

«Be'» disse Blake, piegandosi verso di me e parlandomi nell'orecchio. 
«Quello laggiù ti sta fissando da quando mi sono seduto e non mi sembra molto contento.»
Questo le causerà non pochi problemi, specie quando il nuovo arrivato, Blake Saunders, sembra provare un certo interesse per lei -con sommo fastidio di Daemon, ovviamente. Notate la citazione qui sopra? Non amate anche voi il sarcasmo implacabile di Katy? Tra tutti i pregi che potrei affibbiarle, però, la cosa che mi ha fatto più arrabbiare in questo libro è il suo ostinarsi a volere una vita normale con un ragazzo normale che non le dia l'impressione di sentirsi obbligato a provare qualcosa per lei. Il suo modo originale ed esilarante di affrontare il paranormal cozza con la banalità esasperante con cui cerca di ignorare quel che prova per Daemon. Buona sorte voglia che la ragazza si riprenda in tempo per non essere spiaccicata sul muro da me. Ero lì per lì sul punto di farlo, quando i primi sospetti hanno offuscato la lettura del libro. Si, gente, avevo previsto ben due delle rivelazioni più in rilevo contenute in questo romanzo, e mi sono sentita talmente realizzata ed euforica che le grida si saranno sentite dall'altro capo della città. Le relazioni si intrecciano e s'infittiscono come non era mai capitato nei libri precedenti, perché ciò che il legame alieno scatena, ciò che significa -non solo per Daemon e Katy, ma per la natura propria di queste creature-, cambia tutto. Si avverte chiaramente, è una sensazione di totale coinvolgimento che cresce, cresce, cresce e travolge e che altro si può fare se non lasciarsi trasportare? Ve lo dico io, nulla. E anche se fra Blake e Katy sembra instaurarsi una specie di amicizia, se includiamo Daemon non lo so può chiamare triangolo amoroso. Perché l'ombra dell'incertezza, su Blake, c'è stata fin dall'inizio, e non mi ha mai lasciata nemmeno per un attimo -da qui il discorso fatto sopra, sui sospetti che si sono rivelati fondati, e il mio conseguente attacco acuto di fangirl! Inoltre, quello fra Katy e Daemon è un rapporto unico, da cardiopalma, talmente intenso e altalenante da sconvolgere anche i cuori meno inclini ai sentimentalismi. Giuro giuro giuro che li ho adorati da morire! Mi hanno fatta ridere, piangere, sospirare, innamorare ancora di più di ogni singola parola che compone questo romanzo, e non potevo credere di essere arrivata alla fine finché non ho letto le ultime frasi. Sono assetata di loro, perfetti e affiatati nelle loro imperfezioni e così agguerriti, tenaci, bisognosi di proteggere ciò a cui tengono -di proteggersi l'un l'altra-, da farmi desiderare un amore così forte tutto per me. A volte i loro caratteri entrano in conflitto con quel tipo di calore che accresce i loro momenti più intimi e passionali, magnetici per tutte le lettrici che, come me, non possono frenare i loro cuori. Ma quando si lasciano andare... non avrebbero bisogno dei poteri di Daemon per fondere e mandare in tilt qualunque cosa accanto a loro -io in tilt ci sono andata decisamente!
«Pensavo...» disse lui a un certo punto.
«Cosa?»

«Pensavo che sarebbe bello fare qualcosa. Noi due insieme. Che non sia stare a casa o fare due passi. Potremmo andare a cena, poi al cinema.»

«In pratica vuoi un appuntamento?» chiesi cercando di non tradire l'emozione.

Lui rise. 
«In pratica.»
Gli alberi iniziavano a diradarsi. Grosse balle di fieno apparvero in lontananza. 
«Fidati, non vuoi.»
«Perché continui a dirmi quello che devo fare?» chiese, risentito.

«Perché è impossibile» risposi. 
«E' impossibile che tu voglia tutto questo da me. Forse con Ash...»
«Io non voglio Ash.» L'espressione sul suo viso si fece dura e si fermò per guardarmi. 
«Se avessi voluto, a quest'ora sarei con lei. Ma non è così. Non è lei che voglio.»
Vorrei farvi notare certe cose, se vi capiterà di leggere il libro. Mi piace moltissimo la contrapposizione fra la vecchia Katy e quella che va definendosi nel mondo alieno. E' vero che non perde il suo spirito di blogger: ritira i pacchi alla posta, gioisce ad ogni libro che stringe fra le braccia e alle piccole cose che riguardano il suo angolino virtuale, che come per me è una parte importante della sua vita. In questo conserva la sua normalità, racchiudendola in una bolla invisibile che la fa evadere di tanto in tanto dall'ovvietà dei fatti. Ma a Katy sta succedendo qualcosa, inutile negarlo. I suoi poteri causeranno scenette divertenti, nonostante si tratti di un'implicazione pericolosa, tanto per lei quanto per il segreto dei poteri dei Luxen agli occhi del governo. Il Dipartimento della Difesa, qui, avrà un ruolo molto più che marginale, rispetto a prima, e la minaccia che rappresentano si arma di un climax crescente e soffocante tale da rendere chiunque qualcuno di cui sospettare e non fidarsi -e a ragione. L'implacabilità di queste persone li rende un rischio perfino più grande degli stessi Arum, eterni nemici dei Luxen, ma l'assurda macchinazione che c'è dietro... ha dell'incredibile. Se in Obsidian i due filoni principali potevano identificarsi nella storia d'amore fra Katy e Daemon e l'insidia degli Arum che pende sulla vita degli alieni -da ciò il titolo, legato alla pietra che indebolisce gli alieni-ombra-, qui tutto si complica e si arricchisce di particolari, di alleanze imprevedibili e bugie, illusioni. Il governo non è così disincantato come sembrava all'inizio, e il paranormale si mischia con la sete di potere che meglio possiamo comprendere, quella di chi è già potente ma vuole di più. Questi nemici sono ovunque, e come Katy non la smettevo di fare supposizioni e diffidare di chiunque si avvicinasse a lei, in particolare di Blake. Ne avvengono di cose strane, particolarissime, interessanti, e anche quelle che potevamo prevedere -uno di quei tarli che proprio non si decideva ad andare via- prendono sfumature mozzafiato, frustranti soprattutto. Oh si, frustrante è decisamente il termine adatto per ciò che il lato nemico, qualunque esso sia -lo scoprirete-, sta macchiando, e che pare abbia a che fare con Dawson e Bethany. Ditelo, non vedevate l'ora di sentirli di nuovo nominare, eh?! Io sicuramente. Sapevo che in qualche modo, il fatto che la Armentrout ci avesse raccontato di questa splendida coppia non sarebbe stato un diversivo piazzato lì, a caso, senza la minima ripercussione sulla storia. No, lei doveva per forza, per forza farci morire condendo di suspance e mistero tutto quello che sembrava essere sul punto di accadere. E adesso, con le informazioni di cui sono al corrente grazie ad Onyx, aspettare il prossimo volume sarà estenuante. No, non rende l'idea, forse è meglio impensabile, inaccettabile, impossibile.
Sentivo la luce nelle vene che mi sussurrava migliaia di promesse. Mi chiamava, mi accoglieva. Attendeva da tanto tempo, domandandosi perché non sentissi il suo richiamo.
Il vento spazzò via la neve sotto di me mentre mi alzavo. Quando aprii gli occhi, vidi l'Arum indietreggiare, passando da ombra a forma umana e viceversa di continuo.

In piedi, ferma, assaporavo quella sensazione di potere, entusiasmante e allo stesso tempo spaventosa. Non stavo più nella pelle. Volevo usare quel potere, mi sembrava la cosa più naturale da fare. Serrai i pugni. E il mondo intorno si tinse di rosso e bianco.

Io ti distruggo.
Tra una recensione e l'altra, e con la progressiva crescita di qualcosa di alieno in lei, Katy cambia, e fa fatica ad accettarlo finché tutti i pezzi del puzzle non compongono una figura chiara e inconfondibile, permettendo a se stessa di crescere e imparare dai propri errori, accettando il peso delle responsabilità che il suo legame con Daemon e gli altri comporta. Mi ha molto emozionato questa cosa -il fatto che il lato razionale di lei si adegui pian piano a quel che non può più ignorare, compresi i propri sentimenti e le proprie capacità. E così anche gli altri, in particolar modo Daemon, subiranno una grossa battuta d'arresto che li porterà a rivedere le loro priorità, i loro bisogni e desideri, al fine di decidere di chi fidarsi -devono vedere in faccia i loro nemici per restituire loro i colpi.
La mia totale devozione per questa donna ha raggiunto livelli inimmaginabili. Da un certo punto in avanti, all'entusiasmo è andato mescolandosi questo senso di commozione, emozione struggente e toccante che mi faceva venir voglia di piangere di continuo, assillata dai toni pesanti, febbrili, che accompagnavano quella sempre più rara ironia pungente, speciale per la sua capacità di strappare una risata dietro l'altra. La mia concentrazione era totale, così come l'influenza che la storia aveva su di me. Il finale cliffhanger ha il suo impatto, prepotente e sospeso in modo così brutale da far venire voglia di urlare. Non riuscivo a pensare a nient'altro che non fosse il desiderio ardente di raccogliere in me tutti i problemi dei miei amati protagonisti e risolverli con un colpo di penna, un vissero felici e contenti firmato con grazia alla fine delle mie modifiche, perché il senso di oppressione che provavo al cuore mi aveva completamente tolto il sorriso. Ho amato questo libro per il semplice fatto che sia riuscito a prendermi tanto e tanto in fretta, come una droga, così forte da coinvolgere mente, corpo, sentimenti, pensieri, ogni possibile parte di me. Ero in sintonia con i personaggi, li sentivo agitarsi, nello spazio angusto fra le righe e i miei neuroni impazziti, mentre tentavano di dar vita alla più ricca, ingannevole, magnifica e conturbante storia letta fino ad ora. Non avrei potuto chiedere di meglio, perché ogni mio timore e aspettativa sono stati raggiunti e superati egregiamente, spingendomi a lodare questo libro in quanto perfetto successore del precedente. Non credevo avrei trovato qualcosa di tanto trascendente, così che le pagine volavano nello stile modesto ma accattivante dell'autrice, permettendomi di goderne a pieno e in ogni piega del loro significato. 

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