Recensione in anteprima: Risveglio, di Anne Rice
Creato il 05 marzo 2013 da Mik_94
Purtroppo,
la recensione di oggi non è delle più felici, ma spero ugualmente
di strapparvi un sorrisetto. Ringraziando la gentilissima Longanesi –
che come sempre ha curato un'edizioneimpeccabile -
per avermi dato modo di recensirlo, vi abbraccio e vi auguro buona
lettura.
PS. E' vero che mi volete tanto bene anche quando sono un po'
cattivello? :P
Titolo:
Risveglio – La trilogia dei sensi
Autrice:
Anne Rice
Editore:
Longanesi
Numero
di pagine: 236
Prezzo:
€ 14,90
Data
di pubblicazione: 7 Marzo 2013
Sinossi:
Vittima di un perfido incantesimo, la principessa Bella ha dormito
per cent’anni e tutti coloro che hanno tentato di svegliarla sono
morti nell’impresa. Ma poi è arrivato lui, il Principe,
affascinante e spietato, e Bella si è svegliata dal suo sonno
secolare. Ora lei gli appartiene totalmente, ne è diventata la
schiava, e dovrà seguirlo alla corte della regina Eleonora, madre
del principe. Qui, in un ambiente raffinato e perverso, altri giovani
di sangue reale imparano a conoscere il piacere e il dolore.
Sopraffatta dal desiderio e dalla passione, Bella diventa la favorita
del Principe e della sua amante, la crudele Donna Giuliana, e
sperimenta i rigori della Sala d’Addestramento e le spietate prove
della Sala delle Punizioni. Ma alla corte l’aspetta anche un
sentimento nuovo, che ha gli occhi dolci e profondi di un altro
schiavo come lei. L’amore però è proibito agli schiavi e la
punizione per chi vi cede può essere molto crudele...
La recensione
Che
siate cultori del gotico o profani, lettori o semplici appassionati
di cinema, almeno una volta vi sarete certamente imbattuti nel nome
dell'immensa Anne Rice: valente autrice di intramontabili bestseller,
sceneggiatrice della trasposizione cinematografica dello splendido
Intervista col vampiro e del
decisamente meno splendido La regina dei dannati, donna
dalla personalità controversa, curiosa e affascinante.
Ha
settant'anni meravigliosamente portati e, osservando una sua foto,
vediamo un caschetto grigio ferro e due occhi nocciola che non hanno
mai smesso di cercare ovunque incubi e magie da raccontare.
Considerata da molti una delle migliori autrici di horror della
storia moderna (Wikipedia mi è testimone), è un po' la nonna
eccentrica e geniale che tutti i lettori più giovani vorrebbero
avere, con una religiosità scoperta già in là con gli anni ed una
cospicua eredità di maliziose fiabe nere da tramandate alla sua
discendenza.Trovarla
nuovamente in libreria non può che fare piacere. Scoprire che
Risveglio è il primo
volume di una trilogia erotica ispirata alla Bella Addormentata
strappa un sorriso: sempre al passo con i tempi, ne sa una più del
diavolo! Ma
leggerlo si rivela tutt'altro che gradevole. Nonna Anne - tutta
candida e saggia come sei, dopo una saga angelica ispirata dalla tua
conversione – come hai concepito mai una storia così sadica ed
insensata? Che nella casa di riposo in cui ti trovi, immersa magari
nella placida campagna irlandese, ti insegnino strane cose?! Che il
bondage ed il sadomaso siano attività alternative all'uncinetto, al
giardinaggio e ai cruciverba, con i quali, fantasiosa come sei,
riusciresti molto probabilmente a creare una nuova saga mille volte meglio di
questa?Scherzi
a parte, c'è una giustificazione per tutto. Anche per questa
Trilogia dei Sensi, che purtroppo un senso non ce l'ha nemmeno a
volere vedere il bicchiere mezzo pieno. Il romanzo, che avrebbe
potuto sfruttare con più gusto ed eleganza un intreccio certamente
particolare, è stato pubblicato per la prima volta nel 1983, per poi
approdare un decennio dopo anche in Italia, edito dalla Sperling &
Kupfer. Era scritto da una Rice ancora giovane e sconosciuta, che,
per proteggersi dalla scarica di critiche e polemiche che da lì a
poco l'avrebbe investita, si era firmata con un nome fittizio –
molto misterioso, molto francese e molto alla E.L James: A.N
Roquelaure.Ma
le analogie con la trilogia di Cinquanta sfumature di
grigio finiscono qui, se sia un
bene o un male non lo so e non lo voglio sapere. Fatto sta che è più
favola la storiellina tra Anastasia e Mr. Grey, dove i dominatori
diventano compagni fedeli e capi di famiglia, che questa stranissima
retelling-story. I vampiri creati dall'autrice erano creature
estremamente umane e complesse, tristemente inconsapevoli, come
avrebbe detto Seneca, che era possibile cambiare il cielo sulle loro
teste, ma non l'animo nei loro petti immortali.
Il
Principe non risveglia la sua Principessa mordendole il collo, ma
soffiandole dentro la vita e il desiderio. E non con un bacio casto e
veloce. Le toglie i vestiti, il pudore, il nome, la dignità; come
carne da macello, la appende a un gancio, lasciando che passanti e
popolani testino brutalmente le sue grazie. La porta in un castello
in cui corpi nudi di schiavi e schiave sono esposti come selvaggina
sul banchetto del Re, in un ambiente descritto a metà tra un
postribolo e una squallida festa delle baccanti, dove Bella subirà
inumane torture: corporee, morali e psicologiche. I nudi sono
ostentati grottescamente come nel fumetto più volgare e brutto di
Milo Manara. Quasi macabramente.Stupri
a danni di uomini e donne, incontri sessuali che sembrano tristissimi
resoconti di una visita dall'urologo o dal ginecologo, vignette
astratte ed incomprensibili di seni prominenti, sederi rossi per le
percosse, lussi ostentati e lussurie raccapriccianti.E'
estremo, osceno, maschilista, spaventoso, disturbante e, se non fossi
a conoscenza della consueta bravura della scrittrice, lo definirei
perfino scritto da una donna con davvero poco amore per sé stessa.La
bellezza di libri come Intervista col vampiro era
data dalle allusioni che li costellavano, dai criptici doppi sensi
che stuzzicavano il lato più malato dell'immaginazione. La presunta
attrazione omosessuale tra Lestat e Louis ed le cause del rapporto
ambiguo dei due con la piccola Claudia rimanevano solo ipotesi...
Questo
suo primo romanzo è un'orgia di sesso e cattivo gusto per la quale
non saprei trovare collocazione. Senza un briciolo di storia d'amore,
non è il romanzo erotico che le signore di tanto in tanto si
concedono. Per la volgarità e la crudezza potrebbe essere un porno
(nemmeno tanto) soft, ma penso che chiunque, anche il più
smaliziato, trovando in un filmato scene del genere, proverebbe la
sensazione contraria all'eccitazione. Infatti, turba fino al
disgusto e alla noia.Peccato
che alla fine l'amarezza della bile voglia prevalere
comprensibilmente sul tutto, perché ci sarebbero potuti essere
spunti interessanti. Le perversioni dei Tudors,
dei Borgia e di
Spartacus al servizio
di una specie di folle distopico a tinte forti. Mi faccio un appunto
mentale, perché potrebbe essere un'idea intrigante da sviluppare...
chissà. Magari con una protagonista più intelligente di questa
Bella, che ha la complicatissima psicologia di un'ameba o di un polipo
fritto. Lei trema, si eccita tutta e, dunque, viene sculacciata da
uomini e nobildonne perverse. Un climax orribilmente comico, un
sillogismo improbabile e tremendo come questa storia.Ma
d'altronde ho letto carmi di Catullo (già, lo stesso di Odi
et amo) che farebbero
impallidire una stella del cinema per adulti. Lui è un poeta i cui
versi sono immortalati su qualsiasi libro di testo (e su qualsiasi
stato di Facebook!), e nemmeno la Rice, per quanto brava, riesce a
tenersi lontana dai mostri della volgarità più gratuita. In molte
recensioni è stato fatto il nome del Marchese De Sade, ma io alzo le
mani: lo conoscevo solo per la sua losca fama e per il fatto che dal
suo cognome si faccia derivare il termine “sadismo”. Insomma, una
cosetta rassicurante! La cosa buona scaturita dalla lettura di questo
libro è che, da oggi, giudicherò con più leggerezza gli scritti
mal riusciti di autori esordienti. Guardate la Rice – che reputo
una Signora Scrittrice – quanta strada ha fatto con i suoi romanzi
seguenti! Purtroppo, come Belen e Marilyn, anche lei ha avuto in
gioventù un'avventura lampo nel mondo (anche se esclusivamente
letterario) dell'hard. Io preferisco metterci una pietra sopra, ma de
gustibus... e lo dicevano i
latini che, in quanto a trasgressione, la sapevano lunga la canzone!
Il
mio voto: ★
Il
mio consiglio musicale: Matia Bazar – Ti sento
Potrebbero interessarti anche :