Recensione in anteprima: Scommessa d'amore di Katie McGarry.

Creato il 09 settembre 2014 da Valentina Seminara @imatimehunter
Buongiorno genteeeeee! Notizia bomba: lunedì ricomincerà la scuola. Okay, fa veramente schifo come notizia, ma dovevo condividere il mio dolore con voi. Che qualcuno mi aiuti! ç__ç
A parte questo, come vedete sono una delle fortunate cinque blogger che hanno avuto l'opportunità di leggere Scommessa d'amore, secondo libro della serie Pushing the limits di Katie McGarry, durante l'ultimo periodo delle vacanze estive. E che lettura! Amo quest'autrice e le lettrici più accanite ricorderanno sicuramentissimamente Noah ed Echo. Quelli di cui leggerete di seguiti sono i loro eredi dalla testa dura e il cuore traboccante di sentimenti, per cui preparatevi. Ryan sarà un'altra pugnalata al cuore, della serie "ma perché diamine non sono un personaggio dei libri anch'io?!".
Scommesse d'amore
Katie McGarry
DeAgostini
464 pagine
In uscita 16 Settembre 2014
14,90€
Acquista qui: cartaceo - ebook

Trama: Se la verità su ciò che accade a casa di Beth Risk saltasse fuori, sua madre finirebbe in cella e lei chissà dove. Perciò, quando lo zio Scott ricompare dopo anni di silenzio e la costringe a scegliere tra la libertà di sua madre e la propria felicità, lei accetta di tornare nella sua città natale e abbandonare i suoi due migliori amici, Noah e Isaiah. Ryan Stone è una promessa del baseball e un brillante scrittore. La sua "perfetta" famiglia nasconde un segreto, qualcosa che non ha mai rivelato a nessuno, nemmeno al gruppo di amici con cui è solito divertirsi giocando a sfidarsi alle imprese più pazze. L'ultima scommessa riguarda la bellissima e scostante studentessa che si aggira come un pesce fuor d'acqua nei corridoi della scuola. A Ryan non piace perdere e ce la mette tutta per riuscire nell'impresa di portarla fuori... ma ciò che nasce per gioco si trasforma ben presto in un'attrazione a cui né lui né Beth sapranno resistere.


Dopo essermi innamorata pesantemente di Noah in Oltre i limiti, non ero sicura che sarei riuscita a leggere di altre coppie. Sentivo una specie di malessere, no?, come se in qualche modo stessi tradendo lui ed Echo per concentrarmi su un altro duo. La McGarry ha questo suo modo di scrivere che ti fa adattare alla lettura anche se ci sono aspetti dei personaggi che non apprezzi fino in fondo, e l'avevo già notato quando Echo faceva la stupida con Luke nella prima parte del libro.
Molte autrici ormai fanno così -presentano tutti i personaggi, o quasi, nel primo romanzo, esaltando la splendida storia d'amore, ma senza mettere da parte personaggi secondari che diventeranno protagonisti in seguito. E' così che abbiamo conosciuto Beth, amica di Noah e Isaiah, pungente, insensibile e inafferrabile -abbiamo fatto il tifo per Isaiah, innamorato cotto di lei, per poi leggere la trama di Scommessa d'amore e scoprire che il pairing non avrebbe compreso lui... ma tale Ryan.
Insomma, chi diavolo è questo tipo che sbuco fuori all'improvviso e vuole scombinare tutto?
Avendo potuto leggere il libro in anteprima, mi sono presa il mio tempo per entrare nella storia e capire se non sarei mai riuscita a fuggire dall'ombra di Echo e Noah, o se al contrario la nuova coppia mi avrebbe conquistata.
Tutto inizia con una scommessa. La situazione è tesa, l'atmosfera calda e ricca di aspettativa. Lei è lì, e lui deve solo ottenere il suo numero di telefono... per non perdere contro Chris, il suo amico. Scherzosamente, in una serata qualunque, Ryan e Chris si sfidano cercando di ottenere quanti più numeri di telefono possibili, reciprocamente e con quel ghigno d'orgoglio e sfrontatezza perennemente sulle labbra. Uno stupido gioco fra ragazzi, insomma. Poi Chris indica una ragazza tutta vestiti strappati e aria da dura, e Ryan deve per forza provare a far cedere anche lei. Ma Beth è un tipo tosto, e non cade in nessuna delle tattiche da lui messe in atto.
E' un incontro così casuale che nessuno lo indicherebbe come qualcosa di importante. Beth è abituata ai ragazzi che le fanno il filo per usarla e poi buttarla via, e Ryan non sa accettare la sconfitta. Caos e perfezione, due poli totalmente opposti che però finiranno nella stessa città, nella stessa scuola, a pochi chilometri l'uno dall'altra. Questo accade perché la madre alcolizzata di Beth ne combina un'altra delle sue, e per proteggerla si fa mettere in carcere al posto suo e dello stronzo che si ritrova come compagno -un manipolatore violento che ha distrutto le loro vite più di una volta. Beth viene accolta dallo zio, Scott, e portata contro la propria volontà a Groveton, e ai ricordi della dolorosa infanzia trascorsa lì. Ed è lì che lei e Ryan si incontreranno di nuovo.
Entrambi sono due casi difficili. Di Beth sappiamo già che la sua è una condizione complicata, sempre sul filo del rasoio, e che quella sua armatura d'acciaio protegge una ragazza incapace di gestire le emozioni. Uno scopo è tutto ciò che le serve, e badare alla madre è da sempre ciò fa, ma Scott l'ha strappata da quell'esistenza apatica, piatta, per riportarla alla perfetta cittadina dove tutti sanno tutto di tutti, anche di lei.
Ryan invece mi ha completamente sorpresa. Non perde mai, e ogni sfida o scommessa sono sempre un modo nuovo per mettersi in gioco e portare a termine con successo il suo compito. Adora l'adrenalina, il brivido della soddisfazione, e ciò lo porta a dare tutto se stesso in ogni cosa che fa. Ma con Beth, questa necessità prende un nuovo significato, più profonda e indispensabile, ma soprattutto sincera. E' dolce, determinato e un po' impacciato, ma quando tiene a qualcuno o si fissa su qualcosa, è impossibile che perda. Non è il classico macho imbalsamato con l'aria da duro, ma neanche un cucciolo sprovveduto. E' un perfetto mix di ostinazione, intraprendenza, tenerezza e lealtà, e anche se non ero ai livelli di adorazione raggiunti quando leggevo di Noah, ho amato questo personaggio.
Però lo ammetto. C'è voluto un po' perchè entrassi in confidenza con i due protagonisti e passassi al team Ryan, ma ad un certo punto è diventato inevitabile. Parlando di una storia d'amore, è naturale voler analizzare il comportamento delle due parti, e il modo in cui si innamorano è... strano. A volte lento e dolce, altre brusco e improvviso, una continua altalena, così che quando fanno qualche passo avanti finisce che tornano indietro di svariate caselle. Principalmente per il carattere lunatico di Beth, un po' per la lentezza con cui Ryan inizia a ribellarsi alla sua vita perfettamente incastrata, ai suoi genitori falsi, alla separazione dal fratello. Ciò che ad entrambi manca è il coraggio; e non quello di affrontare gli altri, ma quello di affrontare se stessi.
Se Noah ed Echo ci avevano fatti sognare in quella maniera un po' utopica e trasognata, con Ryan e Beth l'autrice ci riporta un po' più bruscamente alla realtà. Niente amore folgorante e immediato, niente attrazione prorompente; è tutto graduale e da il tempo al lettore di conoscere e affezionarsi ai personaggi separatamente, prima di celebrarli insieme. Mi piace che non ci siano segni di autocommiserazione nel modo di fare di Beth e Ryan, che ogni loro pensiero e sentimento sia chiaro nelle proprie intenzioni al lettore, anche quando loro stessi sono confusi. Che sappiano cosa vogliono anche quando credono di non poterlo avere.
Ho adorato il fatto che fosse Beth a "comandare" l'andamento della relazione -quella sicura di sé, quella più maliziosa, che risponde a tono a Ryan finché lui arrossisce e non sa più come replicare-, che lui sia quello con meno esperienza, più impacciato e adorabile nonostante la sua sfrontata (e attraente) sicurezza di sè. E questo nonostante sia Beth quella che più aggira la realtà, fuggendo dalla verità, impaurita dai cambiamenti. Per quanto io possa essere comprensiva nei suoi confronti, ho faticato fino alla fine ad entrare in contatto con lei. Non sopportavo che lei si aspettasse che tutti facessero quello che lei voleva da loro, senza considerare i loro sentimenti. A differenza di Echo, più introversa e riflessiva, Beth è impulsiva, incontrollabile, un tornado continuo. Un personaggio interessante, ma a volte esasperante. Santo Ryan, davvero!
Ma non sono solo loro. Ryan, Beth e company sono e s i l a r a n t i. I momenti divertenti non sono mancati e ho riso moltissimo, più di una volta!
Ecco cosa mi piace delle storie della McGarry. Sebbene il passato drammatico con effetti negativi sul presente sia ormai un clichè, la credibilità con cui costruisce queste storie riesce ad ammaliarmi. Così, il romanzo si costruisce da solo, pezzo dopo pezzo, proprio come i personaggi, che si svelano lentamente e con i loro tempi. Per questo, lo stile dell'autrice è inconfondibile.
Le cose, con la McGarry, non vanno mai nel più prevedibile e banale dei modi. Se c'è un segreto da svelare, riesce a mantenere la suspance pur senza rendere la rivelazione eccessivamente drammatica o teatrale. Semplicemente, diventa giusta. Non la migliore o la peggiore, ma giusta, emozionante. Nel suo essere discreta e realistica, mette in moto una serie di circostanze, incontri, intrecci capace di esaltare la profondità dei personaggi in essi coinvolti.I capitoli finali sono esattamente come salire sulle montagne russe prima di una discesa: una lenta, agonica salita che arriva al suo apice nel momento di massima tensione, per poi procedere giù in picchiata ad una velocità vertiginosa e inarrestabile. La quiete prima della tempesta. E la sperimentano in prima persona i personaggi tanto quanto il lettore, col fiato sospeso e il cuore che batte a mille!
Voto: ★ ★ ★ 
La McGarry è un'autrice incredibilmente capace, il genere romance le calza a pennello, e finché c'è lei in circolazione avremo modo di gustarci storie d'amore davvero emozionanti e ben scritte! Siete d'accordo con me?

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