Recensione IN ANTEPRIMA: "SOTTO I GIUNCHI" di Amy Lane

Creato il 18 novembre 2014 da Blog

Traduttore: Laura BerardinoGenere: M/M; SteampunkEditore: Dreamspinner  PressPagine: 439Prezzo:  €5.55Uscita: 17 Novembre 2014


Sinossi

Dieci anni dopo che Dorjan ha creduto alle parole di un ragazzino anziché a quelle del suo ufficiale, lui e il suo miglior amico, Areau, ne pagano ancora le conseguenze, e cercano di fermare l’uomo veramente responsabile. Bloccato in una meticolosa danza per far cadere un governo corrotto, Dorjan si sforza di bilanciare il suo dolore con la rabbia di Areau. Proprio quando raggiunge il limite della sopportazione, vede un volto familiare nell’ombra, e il ragazzo di cui si era fidato un decennio prima gli offre una gentilezza inaspettata.Taern ricorda il soldato che lo ha trovato sotto ai giunchi e ha ascoltato le sue preghiere di salvare la sua famiglia. Quando Dorjan riappare nella sua vita, Taern è conquistato dal suo impegno per la giustizia, ma è anche terrorizzato dai rischi che si assume. Tutto ciò che vuole fare per lui è guarirlo, ma la distruzione imminente ha richiesto dieci anni di lavoro e Dorjan non vuole il suo aiuto. Non se questo lo mette in pericolo.Gli scontri di potere e il destino del mondo sono in bilico tra la follia di Areau e la nobiltà di Dorjan. Mentre quest’ultimo combatte per salvare l’umanità, Taern si unisce alla battaglia solo per salvare lui, sapendo che tutto dipende dal cuore di un uomo in armatura e dalla forza dell’uomo che lo ama.




RECENSIONE A CURA DI EMILY HUNTER:Prima di iniziare la recensione ci tengo a dare qualche piccola e breve dritta:   - armatevi di caffè, vorrete fare le ore piccole pur di finirlo. Vi servirà durante la lettura e il giorno dopo, perché assomiglierete a degli zombi;-fazzoletti (credo più verso la fine, ma se siete persone emotive anche prima);- una bella tazzona di tisana. Lo so che prima ho parlato di caffè per stare svegli, ma la tisana serve a calmarvi quando vorrete prendere a legnate/bastonate/mazzate qualche personaggio.Bene, ora possiamo entrare nel fantastico mondo che Amy Lane ha inventato per noi.Veniamo introdotti in un mondo diviso in province più o meno economicamente sviluppate, in cui le innovazioni tecnologiche hanno semplificato la vita degli uomini e in cui c’è sempre qualche testa di cazzo piena di avarizia che guarda solo al proprio tornaconto e non al bene comune. Si, è un politico. No, non sono prevenuta. Davvero.I protagonisti della storia sono… particolari. In mancanza di altri termini devo dire che sono particolari. Nel tempo che sto utilizzando per scrivere la recensione, sto ancora elaborando il tutto e mi sto accorgendo che non trovo le parole adatte. I personaggi sono caratterizzati divinamente, niente è lasciato al caso ed è tutto descritto nei minimi dettagli. Così, ci si innamora di alcuni personaggi, altri li si odia talmente tanto da augurargli una morte lenta e dolorosa e altri si vorrebbe che capissero, solo questo. Capire cosa stanno facendo e non farsi trascinare dalla corrente perché è conveniente e semplice.Mi sto mordendo la lingua per evitare di dire tutto quello che voglio, perché rischierei di rovinarvi tutto, ma voi dovete essere preparati alla lettura perché non sarà facile. Niente di questo libro è facile. Non è facile il mondo in cui si vive, né il modo in cui si vive; non è facile sopravvivere e proseguire con la propria vita lasciandosi il passato alle spalle; non è facile cercare di rimettere insieme non solo la propria vita ma anche quella degli altri. Non è per niente facile fare tutto quello che ha fatto Dorjan. Ci sono stati alcuni momenti in cui non volevo andare avanti a leggere perché sapevo che proseguendo avrei trovato qualcosa che non mi sarebbe piaciuto, quel presentimento dell’inevitabile che sentivano anche i personaggi. Loro erano felici ed io ero felice, loro erano irrequieti e lo diventavo anche io. Non ero più una spettatrice, perché ero immersa in una storia che è diventa peggio di una droga. Sono molti i personaggi degni di nota. Taern… Taern è la manna dal cielo, il salvatore consapevole della situazione e l’unico che non lo nota è Dorjan perché troppo ferito, troppo distrutto per accorgersene. Areau lo ami, punto. Krissa la ami per forza di cose perché è una donna con i coglioni. Non letteralmente, sia chiaro.Poi c’è M. M è una donna fantastica che fa tutto il possibile per le persone di cui si prende cura nonostante gestisca un bordello. Due cose che ho particolarmente apprezzato del libro sono state il fatto che M, nonostante sia nata uomo, è una donna…forse migliore di chi nasce così; l’altra cosa è la giusta nobilitazione del concetto di prostituta. Probabilmente scatenerò una polemica assurda, ma a me non fanno né caldo né freddo. Si ritiene che uno dei più grandi insulti sia quando si dice: “tu sei una puttana!” Lo so che sono particolare e che ho dei concetti tutti miei, ma a dispetto di quel che si vuole pensare, le prostitute hanno una vita e dei sentimenti degni di considerazione. Questo libro per me è anche un po’ la loro rivalsa. Non so se fosse l’intenzione di Amy, ma per me lo è stato. E ora arriviamo alla parte più sentita. Alum Septra. Tu, dannato bastardo, ti odio come non mi capitava di odiare un personaggio da mesi! Hai rovinato la vita delle persone di cui dovevi prenderti cura perché era conveniente. Hai ucciso, mentito, corrotto e distrutto e ti meriti di tutto e di più. In breve, schiatta e soffri le pene dell’inferno e, se non esiste, lo creo solo per te.Okay, probabilmente non sono brava a esprimere quello che sento ma è che questo libro ha così tanto da dire, così tanto da raccontare…che io non ho le parole e quando le trovo sono disordinate e creo frasi senza senso. Non so nemmeno se la recensione abbia senso!Amy Lane è un genio, si sapeva da tempo, ma questa è l’ennesima conferma di quanto sia brillante. Non esiste la versione cartacea del libro in italiano, ma a costo di farla arrivare da un altro pianeta, io avrò la mia copia in lingua tra le mani. Sfortunatamente senza autografo, ma chi si accontenta gode.Sono state 400 pagine di dolore, felicità, attesa, rabbia, indignazione e chi più ne ha più ne metta. Posso solo dire che leggere e recensire questo libro è stato un onore e non vedo l’ora di essere deliziata con altri suoi capolavori.Mai cinque stelline furono più meritate.


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