Recensione in anteprima: Unbreakable, di Kami Garcia
Creato il 20 settembre 2014 da Mik_94
Non ero destinata a salvare il mondo, e non lo ero mai
stata. Ero la persona che lo aveva distrutto.
Titolo:
Unbreakable
Autrice:
Kami Garcia
Editore:
Mondadori “Chrysalide”
Numero
di pagine: 300
Prezzo:
€ 17,00 (- 25%, fino al 3 Ottobre)
Data
di pubblicazione: 23 Settembre 2014
Sinossi:
Anche
quello che non puoi vedere, può uccidere. Quando Kennedy Waters
trova sua madre morta, non immagina che la colpa possa essere di
"presenze" sovrannaturali... fino a quando due gemelli
identici e misteriosi, Jared e Lukas, fanno irruzione nella sua
stanza e annientano uno "spirito" che sta cercando di
ucciderla. Kennedy scopre molte cose: non solo che la morte di sua
madre non è stata un incidente, ma che esiste la Legione della
Colomba Nera, una società segreta di cacciatori di fantasmi che ha
il compito di proteggere il mondo dai demoni. Nella stessa notte
cinque membri storici della Legione sono morti, e ora devono essere
rimpiazzati da altri ragazzi, ognuno dotato di un'abilità unica e
letale. Solo Kennedy non riesce a trovare il suo posto nella legione,
e nel mondo... riuscirà a trovare quel pezzo mancante del puzzle
prima che sia troppo tardi? Prima che le distruggano, per sempre, la
vita e il cuore?
La recensione
Dico
la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. Se non
amassi così incondizionatamente e ciecamente la saga iniziata con La
sedicesima luna e terminata, la
scorsa estate, con un ultimo volume che sfortunatamente ancora mi
manca, non credo mi sarei avvicinato mai ad Unbreakable.
Perché è evidente che a latitare sia un elemento non da poco, no:
chiamasi “originalità”. Ci sono storie che, solo alla fine, si
rivelano prevedibili, piene di cose già lette e già viste. Deludono
per quello; demoliscono qualsiasi tua buona intenzione per quello.
Unbreakable, cosa
strana, si mostra semplicissimo già a partire da una sinossi che non
vuole e non può brillare: metaforicamente, sembra quasi mettere le
mani avanti sin dalle premesse, manifestando i suoi limiti e le sue
minuscole aspirazioni. Una schietta ammenda, però, che fa bene alle
sue misteriose sorti. All'inizio della recensione, avete pensato che
sto per sconsigliarvelo. Ora, dopo questo però
lasciato così, in sospeso, state pensando che in Unbreakable,
sotto sotto, c'è qualcosa di sorprendente. Per voi, in entrambi i
casi, un due di picche. Non sto per dirvi né l'una, né l'altra
cosa. L'originalità non è di casa, ma sapete? Funziona. Il romanzo
funziona. Ha una bella colonna sonora – Foo Fighters, The White
Stripes e altri – e strizza con consapevolezza l'occhio all'abusato
mondo dell'horror. Unbreakable
è un romanzo che diverte, mentre la sua autrice si diverte. Ho
sentito, più che altro, la mancanza di Gatlin e della sua strana
ospitalità. La sensazione meravigliosa di trovarmi in un non-luogo
fuori dal mondo. Alla Stohl, evidentemente, dobbiamo le rievocazioni
storiche, i minuziosi dettagli, le ricette locali. Perché la Garcia
ha il resto: una velocità scattante, l'autoironia, i capitoli che
durano un soffio e che hanno i più accattivanti dei titoli. Il
distacco dall'amica, dalla gemella siamese, non si percepisce con
violenza, perché, nonostante il genere di appartenenza, Unbreakable
e Beautiful Creatures sono
mondi a parte. Un universo complesso, suggestivo e ben costruito
quello di Ethan, Lena e Link; comune, ma fascinoso quello di Kennedy.
Un'adolescente con la passione per il disegno e con un padre scappato
via che, una sera, tornando a casa, scopre il corpo senza vita di sua
madre. Il gatto di famiglia è acciambellato sul suo petto. Le ha
rubato l'anima mentre dormiva. La sua improvvisa avventura vive delle
proverbiali notti buie e tempestose dei racconti per bambini. E'
fatta di gatti che camminano sulle tombe e si trovano gli spiriti
maligni in corpo, di bambole da brivido e bambini senza pace, di
pazzi furiosi e magioni tenebrose. Kennedy è una protagonista fuori
posto. L'unica a non conoscere le sue origini, la sola a non avere il
marchio della Legione, l'involontario elemento di discordia in una
squadra già consolidata, in cui tutti hanno un dono. Il suo qual è?
Una memoria prodigiosa che, a sorpresa, si scoprirà utile per
immortalare un attimo fuggevole in uno schizzo a matita o tracciare,
con un gesso improvvisato, pentacoli a prova di demone.
Questo
pellegrinaggio nel mondo dell'urban fantasy, è costituito da episodi
intrecciati tra loro. Ogni puntata equivale a una missione, a
un'esplorazione di uno degli innumerevoli angoli bui del male. Il
tutto per trovare i pezzi mancanti di un'arma misteriosa e per
proteggere il mondo da un'entità maligna che, secoli prima, nello
scontro storico tra i membri della Colomba Nera e gli infedeli, ha
trovato una falla negli inferi, liberandosi. Cinque erano i membri
della Legione. Cinque sono i loro discendenti che, ancora
adolescenti, dopo lo sterminio dei loro genitori avvenuto nella
stessa notte, si troveranno a lavorare fianco a fianco. Unbreakable
è un viaggio, e nessun viaggio
si compie completamente da soli. Kennedy, insicura delle proprie
potenzialità, conoscerà una ragazza bella e sfuggente, con
un'armamentario interminabile di piercing e occhiate torve; un
genietto con un paio di cuffie sempre appiccicate alle orecchie e la
capacità di fabbricare un'arma con della lacca per capelli e un
pezzo di nastro adesivo; due gemelli identici tra cui scorre una
tensione palpabile che l'arrivo di Kennedy, a bordo, non farà che
accrescere esponenzialmente. Ma tranquilli: la corsa è talmente a
perdifiato che, solo tra una fuga e l'altra, c'è tempo per l'amore –
un bacio e nulla più – e un immancabile triangolo amoroso non
troppo irritante. I gemelli, che saranno di certo tenebrosi e
bellissimi, hanno personalità diverse, ma – in fatto di donne –
gli stessi gusti. Lukas, affabile e aperto, è il prototipo del
ragazzo della porta accanto – i cacciatori e gli esorcisti possono
essere ragazzi della porta accanto, poi?
Jared, tutto tormenti e
cicatrici, eserciterà sulla protagonista l'indiscreto fascino del
"bad boy". L'epilogo, sospeso come davanti a un finale di
stagione, ha le fattezze dell'abbandono. Non è quella la fine di un
confortevole viaggio nel mondo del mistero, con tappe obbligatorie
presso monumenti sacri – che rappresentino demoni e stregoni poco
importa – e luoghi culto. Pozzi, bambole demoniache, fantasmi di
bimbe dai vestitini logori e gialli, orfanotrofi segnati dagli
abusi, corvi che rendono il cielo un'unica macchia nera in volo. The
Ring, L'evocazione,
The Orphanage, ESP
– Fenonemi Paranormali, Gli
uccelli... Ovunque - nei fratelli
“piacioni” che fanno squadra, nelle indagini in automobile, nelle
cacce al tesoro – c'è Supernatural, ma
con tocchi di steampunk e rimandi all'iconica Buffy.
O forse sono io: l'infestata Sunshine mi ha fatto pensare, infatti, all'infestata Sunnydale. Kami Garcia mi dà l'impressione di una che
si diverte da matti, e che ama da impazzire quello che fa. Scrive
d'impeto, senza pensieri e – anche se ha talento, per me – fa
quello che più le piace, anche se ha gusti semplici; popolari.
Questa volta, non vuole essere innovativa, e non lo è, ma leggendo
Unbreakable in chiave
ironica, come un percorso lungo i luoghi comuni del genere, diverte
parecchio. L'elemento romantico che potrebbe ricordare The
Vampire Diaries non è dei più
marcati e svenevoli: gran cosa. Il romanzo, dunque, primo di una
trilogia, è un regalo per Halloween. Un collage con rigagli di
zucche arancio e di pellicole vecchie e nuove. Il frutto del lavoro di una
ragazza non più nel fiore degli anni che, con la scusa magari dei figli
piccoli, si concede qualche serata in pigiama sul divano, mangiando
schifezze e facendo zapping sulla The CW e sui canali in cui, in
seconda serata, proiettano film dell'orrore – spesso di serie B –
che la incuriosiscono infinitamente. E finiscono per incuriosire
anche noi, un po'.
Il
mio voto: ★★★
Il
mio consiglio musicale: The White Stripes – Seven Nation Army
Potrebbero interessarti anche :