«Sehnsucht, saudade: tendere ancora, tendere sempre a qualcosa di sconosciuto eppure goduto, sentire il desiderio di un’esperienza che non si sa di aver avuto. È il bisogno della ripetizione dell’ignoto. Una sorta di nostalgia panica. Ed era dal panico che si doveva salvare. Doveva in qualche modo fermare quella spirale, arginare la perdita, trovare una compensazione alla sua solitudine».
da Il corridoio di legno di Giorgio Manacorda (Voland, 2012)