LA MIA RECENSIONE: di solito ho sempre tantissime cose da scrivere in una recensione sul libro che ho appena finito di leggere, ma questa volta, forse perchè ho aspettato che passassero un pò di giorni prima di scrivere una recensione, sento di avere la testa vuota, o al contrario, in perfetto caos. Credo che, arrivati a questo punto, il modo migliore per capire cosa sia stato questo libro per me(perchè ancora la cosa non mi è chiara) devo confrontarlo con il suo predecessore, Divergent!
cover originale
So perfettamente di adorare Divergent, per l'adrenalina che emana, per la caratterizzazione dei personaggi, per le ambientazioni fantastiche e caratterizzate in un modo davvero perfetto. Lo adoro per la semplicità della narrazione e l'intreccio della storia, per l'idea base. Insurgent è stato un pò diverso: la storia riprende esattamente da dove era stata interrotta e le vicende che seguono sono, inizialmente, in linea con ciò che avrebbe dovuto accadere normalmente. Poi ad un certo punto, tutto in questo libro inizia a prendere una piega particolare e allora la maggior parte delle cose cambiano: la narrazione, nonostante conservi la semplicità delle frasi concise e brevi, inizia ad articolarsi e ad infangarsi in un guazzabuglio di eventi, interconnessi tra loro e collegati da un'unico movente, ovvero una "verità da nascondere". I personaggi aumentano e diminuiscono, entrano ed escono, ci sono e non ci sono, tant'è che tutti sembrano essere delle semplici comparse che fanno la loro battuta e poi si mettono da parte per far spazio ad un'altro personaggio.L'adrenalina e la suspance non mancano in questo capitolo della saga, molti avvenimenti sono riusciti a tenermi col fiato sospeso ma diversamente da quello che mi ha suscitato Divergent, questo secondo capitolo della saga mi ha tenuta incollata alle pagine per motivi diversi, infatti non erano gli allenamenti degli intrepidi, lo sparare ai bersagli o il rapporto con Quattro che mi hanno tenuta incollata alle pagine, ma i continui cambi di scena e le ambientazioni in cui le vicende si svolgono.
le cinque fazioni
In insurgent impariamo meglio a conoscere le caratteristiche delle varie fazioni, conosciamo meglio tutti i loro "comandanti", entriamo direttamente in questi luoghi insieme a Tris e riusciamo quasi a sentirci come i componenti stessi delle fazioni, perchè ogni luogo presenta una caratteristica dominante rispetto alle altre fazioni e questi luoghi sono descritti talmente bene che ci sembra quasi di sentirci invasi dallo spirito di quella fazione stessa.Entriamo nel quartier generale degli eruditi e vediamo tutte queste sale azzurre, monocromatiche, fredde, tutte uguali e impersonali, proprio come gli eruditi stessi.
Poi seguiamo Tris nel quartier generale dei pacifici e ci sentiamo pervasi dall'odore dei fiori di campo e dal rumore delle foglie al vento, vediamo tutto giallo e rosso, tranquillo e allegro, proprio come i pacifici stessi.
Ma adesso voi vi starete chiedendo... ma sto libro ti è piaciuto oppure nooo???
hehehe bè, si, mi è piaciuto, per motivi diversi, ma mi è piaciuto esattamente quanto Divergent, infatti mentre il primo capitolo della saga mi aveva colpito per l'adrenalina, la semplicità, i personaggi e le ambientazioni, in questo secondo capitolo tutto sembra essere molto più complicato e difficile. I misteri continuano, la suspance aumenta, i momenti riflessivi si affiancano sempre di più agli attimi di adrenalina e freneticità e tutto il libro, nella sua interezza, mi è apparso più maturo e complicato rispetto al primo.
Insurgent conserva la semplicità dello stile narrativo e delle frasi concise, ma la storia in sè è più complicata, intrecciata e i personaggi sono molti di più.
Uno dei punti più negativi di questo libro sono, appunto, i personaggi secondari. Tanti, davvero tanti, ma nessuno che riesca ad essere particolarmente rilevante, mentre tutti contunuano sempre a girare intorno a Tris in quanto è lei il vero e unico fulcro della storia. Personalmente avrei voluto dare più spazio ad alcuni personaggi, come Christina, che nel primo libro mi aveva colpito, ma niente, anche lei è meno importante di quello che ci si potrebbe aspettare.
terzo e ultimo volume
Questo risulta essere, infatti, il risultato finale, quando quella "verità da nascondere" viene a galla spiazzando tutti, sia i personaggi, sia il lettore emozionato, facendoci rendere finalmente conto che tutto quello che è accaduto ha un senso e che da una parte è positivo, mentre dall'altra no. Il colpo di scena finale mi ha colpita molto, mi ha letteralmente fatta rimanere a bocca aperta e mi ha fatto sentire subito il bisogno di leggere il seguito. Quella che sembrava essere una società distopica, disuguale e ingiusta, sembra essere, in realtà, un semplice sogno utopico!
Spero a questo punto di non aver fatto nessun spoiler =(
IL MIO VOTO:
IL LIBRO IN BRICIOLE:trama: intrecciata e ben articolata, anche se a volte risulta confusionaria.narrazione: nonostante sia al presente(cosa che di solito odio) la narrazione è fluida e ben fatta.edizione: rigida(come TrisXD) con cover"dublefase"...l'edizione che ho io(forse quella speciale?) presenta la grafica originale all'interso della sovracoperta. *___*segni positivi: colpi di scena continui. Finale che ti lascia a bocca aperta.segni negativi: un guazzabuglio di personaggi inutili.