Da Jane Austen a Bridget Jones, 90 libri per capire i segreti di una relazione felice
di Beatrice Dorigo & Massimo Minuti
Prezzo Hardcover: € 14,90
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 256
Genere: Saggio, manuale sentimentale
Ci sono libri che si adattano alla nostra storia come se riflettessero la nostra immaginazione, restituendoci quello che siamo e che abbiamo vissuto e ricordandoci come un monito le conseguenze dei nostri limiti. Ma se i libri possono svelarci un nostro difetto o un futuro problema, per fortuna racchiudono anche le possibili soluzioni. Forti di questa convinzione, verificata in anni di esperienza come librai e libroterapeuti, gli autori ci guidano in una divertente (ma serissima) educazione sentimentale e letteraria. Sfogliando classici e chick-lit, letteratura per ragazzi e bestseller intramontabili, o piccole perle da scoprire, Dorigo e Minuti aiutano i lettori a individuare gli errori di un rapporto amoroso (non solo di carta…) e le possibili risposte a tanti frequenti interrogativi. Spesso i comportamenti sbagliati nascono dalla mancanza di autostima (compulsare Jane Austen!), da paure del nostro passato (e chi se non Stephen King può aiutare a combatterle?), dall’ansia di essere abbandonati (ma dopotutto “domani è un altro giorno”), dalle barriere che noi stessi edifichiamo (chiamare subito Zia Mame!). L’amore si impara leggendo insegna i passaggi segreti che uniscono una storia a un’altra, tutte le storie alla nostra.
Durata totale della lettura: Da Consultazione
Bevanda consigliata: Caffè americano
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Abbiamo intervistato per voi Beatrice Dorigo che gentilmente ha risposto alle nostre domande anche a nome del collega, il plurale delle risposte quindi è dovuto ad un progetto pensato e scritto da entrambi.
1. Per chi non ha mai sentito parlare di L'amore si impara leggendo come lo presenteresti?
È un libro che parla di libri, ma non solo: ci piace pensare che sia un libro che parla anche di noi, dei nostri dubbi, delle nostre relazioni e dei nostri vissuti, attraverso le storie di eroine di carta che spesso finiscono con l'essere ancora più reali, per noi che ne abbiamo letto, delle nostre vicine di casa o di scrivania.
2. Un motivo, sempre per chi non conosce il vostro libro, per leggerlo ma soprattutto a chi lo consiglieresti?
Direi che è un libro che si legge bene, scorrevole e anche ironico in tanti punti, quindi il primo motivo per cui lo consiglierei è proprio perchè è una lettura piacevole, con il valore aggiunto di far scoprire anche tanti altri suggerimenti letterari. Può piacere chi ama i libri, di ogni genere, e può essere utile a chi prima o poi nella vita ha avuto un po' di mal d'amore, quello in cui le famose farfalle nello stomaco si trasformano troppo in fretta in una gastrite...
3. Il vostro lavoro è uno dei rari che parla del potere della narrativa, trovi che, in generale, la libroterapia sia sottovalutata o troppo poco conosciuta?
In realtà una cosa su cui io e Massimo siamo d'accordo è che la libroterapia venga spesso usata in maniera inconsapevole dagli stessi lettori, ogni volta che un romanzo è rimasto a "sedimentare" o ha offerto evasione e conforto in un momento preciso della loro vita. E molti psicoterapeuti usano i libri all'interno dei loro percorsi, forse quello che manca, ad oggi, è un riconoscimento più ufficiale e una diffusione consapevole su larga scala, cosa che all'estero, negli ultimi anni, sta avvenendo sempre più spesso, in leggero anticipo rispetto a noi.
4. Risulta impossibile non ritrovarsi in molti, troppi, degli esempi riportati nel tuo saggio, ma tutti alla fine si possono ricollegare ad atteggiamenti mentali radicati ma spesse volte sbagliati. Il cambiare almeno un po' il proprio modo di pensare nella vita e nella lettura può fare realmente la differenza? Sicuramente sì: spesso non possiamo scegliere quello che ci capita, ma possiamo scegliere se e quanto farci definire da questo. Magari restiamo ancorati a visioni preconcette su di noi, che forse erano valide anni fa, ma oggi non lo sono più. Ripensarsi nel presente, accettare gli errori commessi ed essere gentili prima di tutto nei nostri confronti, è un buon modo per non ritrovarsi vittime degli stessi errori. Ci va molta buona volontà e una dose considerevole di fatica, ma siamo sicuri che valga la pena di provare a cambiare punto di vista e iniziare una piccola rivoluzione nel nostro quotidiano.
5. La lezione più importante che hai imparato da un romanzo?
Accettare me stessa come creatura unica e irripetibile, difetti compresi, utilizzando il confronto con le altre persone come occasione di crescita e non per flagellarmi!
6. Qual è per te il libro? Quello che leggi e rileggi e ogni volta riesce a trasmetterti qualcosa di nuovo?
Ci sono davvero un mare di titoli che mi vengono in mente! Uno sicuramente è Elianto di Stefano Benni, che mi accompagna da quando avevo 16 anni, ma in cui riesco ogni volta a perdermi, e i cui personaggi sono amici meravigliosi che non mi stanco mai di andare a trovare.
7. Ci sono invece dei libri che non sono riusciti a darti nulla, oppure è veramente possibile trovare qualche insegnamento o similitudine alla vita in ogni genere di volume?
Ogni libro parla diversamente a seconda della persona che lo legge, quindi sì, ci sono stati libri che non mi hanno trasmesso nulla (o quasi), ma non è detto che non possano invece toccare corde importanti in altri lettori o lettrici. Lavorando in due, poi, capita anche che io e Massimo la penesiamo diversamente su uno stesso titolo, ma rispettiamo sempre il punto di vista l'una dell'altro. In questo senso, strettamente personale, ogni libro può avere un valore: anche se non mi piace, non è detto che non possa invece essere utile a qualcun altro. Però magari non sarò io a consigliarlo!
8. I tuoi progetti futuri sempre in ambito letterario?
Mi piacerebbe scrivere un romanzo, cosa che credo sia comune a un buon 90% dei lettori! Il problema è che, avendo molti grandi maestri in mente, è difficile non soccombere sotto la grandezza altrui...nel frattempo, continuo a frequentare corsi di scrittura, a scrivere sul blog e, ovviamente, a leggere!
Ringraziamo ancora gli autori per averci fatto compagnia, per il tempo e la cortesia! Speriamo questa intervista vi sia piaciuta e vi auguriamo tanta fortuna!