RECENSIONE - Io, Liam di Antonella Albano

Creato il 04 marzo 2014 da Nel @PeccatiDiPenna
Titolo: Io, LiamAutore: Antonella AlbanoEditore: Il Ciliegio Edizioni
Io, Liam, direi che è un’opera matura per quanto riguarda la scrittura ma un po’ ingenua dal punto di vista della trama, almeno secondo la mia modesta opinione da lettrice. 
Il romanzo si basa sul percorso di espiazione di un vampiro, Liam, un percorso che lo condurrà all’amore e ad affrontare le conseguenze dei suoi trascorsi. Infatti, dal passato farà la sua comparsa una vecchia conoscenza, pronta a prendersi una bella rivincita. E come potrà mai vendicarsi? Ovviamente, sfruttando il nuovo amore di Liam: ElisaLa narrazione si sviluppa su due binari, quello del passato di Liam e del presente di Elisa. Il romanzo procede lentamente, anche per via delle divagazioni temporali abbastanza corpose, a volte troppo, tanto da rischiare di perdere il filo del discorso. Quando finalmente comincia un po’ d’azione, questa s’incentra su rapimenti e ricerche, una serie di avvenimenti leggermente ripetitivi, giacché prima è rapita Elisa, poi la sua amica Lilli, poi nuovamente Elisa... La love story sembra nascere da uno sguardo. A Liam basta vedere Elisa per sentirsi rapito e alla ragazza basta poco per farsi affascinare: occhi chiari e labbra carnose.Un amore nato in modo un po’ approssimativo, soprattutto perché Elisa sembra una ragazza razionale e matura, presa nient’altro che dalla musica e dal canto, quindi il suo lasciarsi andare così repentino lascia straniti. Tuttavia, i due formano una coppia intensa e dolce, ed è per questo la loro prima volta d’amore non la concepisco. La scena di sesso, che dovrebbe essere tra le più importanti, avviene in un momento totalmente sbagliato e tra le tante occasioni da piccioncini non vedo perché forzare l’atto in una situazione “estrema”. Per come la leggo io, non solo il momento è inadeguato ma anche abbastanza scarno di magia. Ero quasi in ansia io per loro, non so come abbiano fatto a donarsi l’uno all’altra in quelle circostanze. Sarò vaga, ma vi lascio lo spoiler per capire meglio nel caso v’interessasse.I due protagonisti si uniscono carnalmente quando Liam ritrova Elisa dopo esser stata rapita. I due consumano nel luogo di prigionia dimenticandosi del cattivo di turno, che avrebbe potuto irrompere nella scena da un momento all’altro. Senza contare del pessimo stato di lei dopo un momentaccio del genere.
Un’altra nota va al momento in cui Elisa scopre che in Liam c’è qualcosa di strano e innaturale. Lei pare non dare assolutamente peso alla “stranezza” a cui assiste e poi quando si arriva alla questione vampiro”, la ragazza continua a non stupirsi più di tanto e credo sia una reazione piuttosto innaturale, mi sarei aspettata un minimo di turbamento.
I personaggisono giovani adulti, l’ambiente è quello universitario e per un po’ ci sia aggira anche tra aule e lezioni, ed è proprio a una lezione che si palesa il protagonista, sotto le mentite spoglie del professor Dunn. Sicuramente, un passo in avanti rispetto alle routine liceali. 
I vampiri in questo romanzo camminano di giorno, guariscono velocemente e possono guarire gli altri con il loro sangue. Qui abbiamo una distinzione tra vampiri morali e amorali, che si lasciano guidare dagli istinti o dalla ragione. Un’ottima scelta. Il personaggio di Liam è quello che sicuramente m’interessava conoscere e per mia fortuna è stato approfondito a dovere. Il suo passato è molto interessante ma quando ci si sposta sulla linea temporale presente, il vampiro perde il suo fascino oscuro per mantenere un basso profilo. Ben più accattivante è il suo compagno d’avventure, Connelly, che pur mantenendo le apparenze umane, si concede qualche sgarro sfoderando un atteggiamento misterioso e noncurante che lo rende notevolmente intrigante. Elisa, la co-protagonista, appare come una ragazza quasi casa e chiesa, che spesso ha dei colpi di testa, di cui parlano anche le amiche. Non attira l’attenzione e seppur principale non spicca. Un altro personaggio che ho apprezzato è la nemesi di Liam, un vero antagonista! Mi ha impressionato favorevolmente e mi è piaciuto il suo comportamento meschino. Di seguito, l’inizio di una delle mie parti preferite: «Ci sono piaceri e piaceri: quello che mi aspetto da te è più lento e lungo. Passare le mie dita sulla tua carne morbida che già comincia a imputridire mentre ancora spasimi per poter respirare. Non preoccuparti, lo farò quando sarai pronta. E non è detto che te ne accorgerai, quando lo farò.» Elisa si coprì con la coperta per non dargli la soddisfazione di guardarla…
Lo stile dell’autrice, come suddetto, è maturo, completo, corposo. Descrittivo ed esaustivo. Un’ottima padronanza della lingua e una stesura davvero accurata. Forse spesso si dilunga, ma in fin dei conti il testo risulta piacevole e scorrevole.Il mio voto a questo romanzo è di tre stelle, perché mi piace come prodotto ma, purtroppo, non mi ha convinto la storia. Una questione prettamente di gusti personali. Coloro che amano i vampiri dal passato burrascoso e oscuro ma dal presente nobile, non potranno che rimanere soddisfatti da questa lettura.
❤❤
TRAMALiam viene da lontano, dall’Irlanda del VII secolo d.C. ed è destinato a una vita innaturalmente lunga. Elisa è una giovane donna moderna, che vive un vuoto colmabile solo dal suo amore per il canto. Nella vita di Liam sembra esserci posto unicamente per la vendetta e il sangue; una promessa, però, fatta a Cathal, suo amico fraterno, lo accompagnerà lungo i secoli, fino a che il cerchio non si chiuderà una volta per tutte. Il suo progetto verrà sconvolto proprio dall’incontro con Elisa, e da un nemico implacabile che minaccia tutto ciò che imprevedibilmente è giunto ad amare. Mantenere un basso profilo, non indulgere all’amore o all’odio, era stato fondamentale, ma non ci era sempre riuscito. Si era nascosto in posti impervi anche umanamente, cambiando luogo ogni volta che la sua perdurante giovane età veniva notata. Si era illuso che la vita potesse avere un senso ma aveva finito per lavarsi via dal cuore ogni sentimento profondo. E proprio ora qualcuno veniva a togliergli le ragnatele dall’anima.
"Io sono la mano che afferra, la forza che schianta, i pugnali che liberano l'anima, aprono la barriera che limita la marea, che riempie la gola, che placa l'arsura, lenisce il dolore, addormenta la furia a ogni battito, a ogni fremito, a ogni lamento."

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