Editore: Fazi (collana Le Vele)
Traduzione: Giuseppe Marano e Marco Rossari Pagine: 286Data di Pubblicazione: 24 Febbraio 2012Prezzo: 16,00
Sinossi: John Wayne Cleaver è, per sua stessa ammissione, un ragazzo potenzialmente pericoloso. Giudicate voi stessi: un ragazzo che passa il suo tempo dentro casa – un vero sociopatico-, che vive tra i cadaveri dell'obitorio locale, amministrato dalla madre e dalla zia, che ha una tendenza a uccidere gli animali e da quando è piccolo nutre un’ossessione per gli assassini seriali. Visto così, il suo destino è segnato. Ma consapevole di questa sua propensione e non molto eccitato all'idea di diventare un serial killer, John ha deciso di parlare con uno psicologo e di seguire alcune regole precise: avere solo pensieri positivi verso le persone che lo circondano; non avvicinarsi agli animali; evitare le scene dei crimini. Ma questo ultimo proposito diventa molto difficile da rispettare quando, proprio vicino casa, vengono ritrovati dei corpi atrocemente mutilati. Stavolta il suo demone interiore è costretto ad uscire allo scoperto, sulle tracce di quel mostro che, là fuori, sta lanciando una sfida non è più possibile respongere.
La mia opinione: Con un linguaggio scorrevole, colloquiale e raccontato in prima persona dal protagonista, "Io non sono un serial killer" è uno di quei romanzi che riesce a conquistare il lettore fin dalle primissime pagine. Il protagonista è John, un ragazzo di quindici anni affetto da problemi psicologici. John è sociopatico (e anche un po' psicopatico, come lui stesso si definisce) ed è attratto morbosamente dalla morte, soprattutto la morte violenta, ad opera dei serial killer. Adora vedere e toccare i cadaveri e questo suo desiderio viene soddisfatto dall'obitorio situato proprio nel seminterrato di casa sua, attività lavorativa di sua madre e sua zia, alla quale lui prende parte di tanto in tanto. Ma la sua perversa passione per la violenza e per la morte non passa inosservata sia tra i compagni di scuola e sia in famiglia, dove la madre di John, molto preoccupata per lui, lo manda settimanalmente da un psicologo. Visto sotto questo punto di vista John potrebbe sembrare un personaggio assolutamente negativo e odioso, ma il bello di questo romanzo invece è che raccontando tutto secondo il suo punto di vista ed entrando nei suoi pensieri più intimi, riesce a renderlo un ragazzino ADORABILE. John descrive tutte le sue sensazioni e tutto ciò che lo circonda con estrema lucidità ed acume. Io personalmente non ho potuto fare a meno di mettermi nei suoi panni e simpatizzare per lui. Descrive la sua passione per la morte e per i serial killer con talmente tanto entusiasmo che rende l'argomento interessante come non mai. La sua mente "malata" è da un certo punto di vista talmente intelligente che, nonostante abbia delle pulsioni omicide, riesce a controllarsi e a darsi delle regole per non essere indotto in tentazione. Perché lui in realtà non vuole diventare un serial killer, sa che è una cosa sbagliata e non vuole diventare una cattiva persona. Solo quando un vero serial killer seminerà panico nella sua piccola cittadina John sarà costretto ad affrontare il "mostro" che sta dentro di lui. E invece di lasciarsi trasportare dall'istinto e seguire la sua bramosia di sangue e violenza compie un scelta decisamente altruistica e controcorrente: dare la caccia al serial killer per mettere la parole fine alla lunga serie di omicidi!
Questo romanzo mi ha entusiasmata tantissimo! L'ho letto tutto d'un fiato durante il weekend e devo dire che le poche volte che ho dovuto metterlo da parte è stata davvero dura. E' uno di quei romanzi che quando lo inizi vorresti leggerlo interamente in una sola volta senza interruzioni. Oltre alla storia originale ed interessante aiuta anche molto lo stile di scrittura che fila liscio come l'olio, con una scorrevolezza sconcertante. Entrare nella mente di John è come incontrare un vecchio amico che conosci da una vita e questo potrà sembrare molto strano data la mente perversa del protagonista, ma invece è proprio così. Fin dalle prime pagine la sensazione è stata quella di conoscere John da sempre! Ci sono anche altri romanzi in cui ho avuto la stessa impressione, ma in realtà sono molto pochi, li posso contare sulle dita di una mano, e quando mi accade ne rimango appagata come non mai!
Sono però rimasta spiazzata quando ho scoperto che questo non è solamente un ottimo thriller (come trama e copertina di avevano indotta a pensare) ma è in realtà un thriller paranormale! Diciamo che questo libro non aveva affatto bisogno di elementi paranormali per arricchirsi e risultare interessante, perché per me lo sarebbe stato in ogni caso, anche senza alcuna paranormalità! Quando sono arrivata a scoprirlo non ne sono stata felicissima, perché ero fermamente convinta che questa storia non ne avesse alcun bisogno e anzi, avevo paura che questa caratteristica lo avrebbe penalizzato e reso poco credibile, soprattutto agli occhi degli amanti dei thriller convenzionali. Secondo me sarebbe stato meglio se in qualche modo questa peculiarità fosse trasparita dalla cover e dalla trama e non fosse totalmente inaspettata. Quando ci si accinge a leggere un libro di Stephen King infatti siamo tutti consapevoli che all'interno della storia ci sarà (quando più e quando meno) delle scene horror e degli elementi paranormali. Qui non lo si poteva sapere.
Io amo il paranormale, amo l'horror, e quindi non ho avuto nessuna difficoltà ad integrarmi in quest'ottica, anche se l'ho scoperto in ritardo. E faccio anche un'altra piccola rivelazione sul genere: il libro in patria è uscito come uno young adult e non mi stupisce affatto, dato che per lo stile di scrittura scorrevole e il protagonista adolescente secondo me sarebbe stato ottimo nella categoria YA, nonostante alcune scene un po' forti e non particolarmente adatte ai minori di 16 anni.
Il ritmo narrativo è intenso fin da subito, ma acquista vigore maggiormente verso la seconda metà del libro dove la tensione aumenta e i colpi di scena inchiodano gli occhi alle pagine. Giunta alla fine ne ero talmente soddisfatta che se avessi avuto tra le mani un altro libro con lo stesso protagonista lo avrei iniziato immediatamente! E sono davvero felice di sapere che infatti questo libro (anche se totalmente autoconclusivo) non sarà l'unico di questa serie ma ce ne saranno altri con il piccolo eroe sociopatico John Cleaver.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: Allora, diciamo subito che secondo me la cover non è indicata per il genere di romanzo. Come anche la collana all'interno della quale è stato collocato. Il libro è infatti classificato in patria come un thriller paranormale YA, mentre qua in Italia ci è stato presentato come un thriller adult. Certo, la questione è un po' spinosa, perché all'interno del libro ci sono alcune descrizioni un po' forti (per me non molto, ho letto di peggio) però metterlo negli YA avrebbe potuto causare qualche problema ai lettori più sensibili, specie se troppo giovani. Però io dico che per lettori dai 16 anni in su non troppo impressionabili andrebbe benissimo, ma purtroppo cover, titolo e trama non attirano assolutamente questo target d'età, anzi!
Le cover originali del libro comunque sono queste:
Stile di scrittura: Ottimo, perfetto, assolutamente il meglio del meglio! Uno stile di scrittura che tiene incollato alle pagine, talmente scorrevole che non vorresti interrompere la lettura mai! 10 e lode!
Idee alla base della storia: Premetto che io non conosco la serie di Dexter al quale il libro è stato paragonato. Quindi, in base alla mia ignoranza, ho trovato la storia narrata in questo romanzo del tutto geniale e originale!!!!
Caratterizzazione dei personaggi: La storia è narrata secondo il punto di vista di John, il ragazzo protagonista. La sua caratterizzazione è talmente ben gestita e ricca che ho avuto la sensazione di conoscerlo da sempre. Gli altri personaggi, anche se non caratterizzati così bene, sono comunque tridimensionali e ben definiti.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Ho notato qualche piccolo refuso qua e là, ma niente di grave.
voto:
Acquisto consigliato? Sìììì, l'ho trovato stupendo! Ma attenzione ai lettori adulti: se state cercando un thriller nel vero senso del termine potreste rimanere delusi. Il libro è infatti un thriller paranormale, anche se per la maggior parte rimane del tutto realistico. Anche se dalla cover non si direbbe lo consiglio anche a tutti i lettori Young Adult amanti del thriller e del paranormale, ma, date le scene realistiche di morte è comunque consigliato a lettori maggiori di 16 anni. Sono sicura che se seguirete il mio consiglio per molti di voi sarà una lettura sorprendente!