Prezzo: € 16,00
E-book: Non Disponibile
Pagine: 281
Editore: Fazi
Genere: Thriller Urban Fantasy
John ha 15 anni, è cresciuto in un obitorio, ha una strana ossessione per i serial killer e il suo psicologo lo ha etichettato come sociopatico e lui stesso si definisce strano... Quando nella cittadina di Clayton dove vive John iniziano a verificarsi strani omicidi e si comincia a parlare di serial killer per John tutto cambia e inizia a "indagare" a suo modo sul possibile killer...
Difficile definire Io non sono un serial killer, infatti dalle prime pagine si presenta come un thriller psicologico, ma anche un viaggio introspettivo nel protagonista, per poi divenire un romanzo paranormal senza perdere però l'immagine iniziale.
La trama è inusuale, anche se inizialmente si può pensare che si tratti solo ed unicamente di serial killer andando avanti con la lettura ci si rende conto che in realtà questo piccolo, ma meraviglioso libro nasconde tra le sue pagine molto di più: tutto è raccontato con passione e in maniera avvincente e anche se il nome dell'assassino viene rivelato quasi subito il lettore resta intrappolato nella corsa contro il tempo di John, che studia, osserva e memorizza ogni movimento dell'assassino, elaborando piani e analizzando ogni dettaglio.
Voce narrante e protagonista assoluto del libro è John un ragazzino strano, ossessionato dai serial killer e che si è dato delle regole per non cedere al male...
Il racconto è avvincente sin dalle prime pagine e cattura il lettore, trascinandolo nel mondo contorto e un po' perverso di John, ma ciò fa si che sia impossibile non amare da subito il protagonista, che si mette a nudo e descrive se stesso, le sue passioni, le sue ossessioni e le sue paure in maniera impeccabile, senza tralasciare nulla, permettendo al lettore di conoscerlo in maniera intima e viscerale.
Ci si perde nella lettura e ci si sente coinvolti nell'analisi che John fa degli avvenimenti, dalla sua capacità di riuscire a creare un profilo del killer e di trovare il modo per metterlo con le spalle al muro. Freddo, calcolatore, svuotato di ogni sentimento John resta sempre distaccato rispetto agli omicidi, non sono quelli ad interessarlo e riesce in questo a coinvolgere anche il lettore, che rivive le sue stesse emozioni, pensa come lui e percepisce quel perverso piacere nel sentire l"odore" della paura.
I temi trattati sono attuali, infatti attraverso John l'autore parla del disagio provato da chi si sente diverso, dal malessere dovuto al dover sembrare normale e il dover indossare una maschera per evitare di spaventare gli altri o di esser giudicato.
Il linguaggio usato è ironico e non mancano scene violente , ma mai splatter o eccessive: tutto viene raccontato in maniera equilibrata, con uno stile che rende la lettura veloce e che accompagna il lettore fino alla fine senza che se ne renda conto e senza mai annoiarsi.
Un esordio impeccabile e ben riuscito quello di Wells, che con questo primo libro da vita ad una trilogia che ha come protagonista John.
Pur essendo il primo di una trilogia Io non sono un serial killer ha un finale autoconclusivo: un finale che non delude e che fino alla fine resta coerente con il racconto e con lo stile del protagonista.
Un libro che consiglio caldamente, soprattutto se siete amanti di telefilm tipo Criminal Minds, dove si entra nella mente del serial killer, solo che la mente in cui scaverete qui sarà quella del protagonista!