Recensione "Io sono Vera" di Alaisse Amehana

Da Glinda
Ed eccomi pronta a sfoltire un po' di recensioni arretrate di questi ultimi giorni. Oggi, finalmente, riesco a parlarvi di "Io sono Vera", opera prima della blogger Alaisse Amehana che mi ha fatto compagnia nei giorni più duri dell'influenza da cui sono appena guarita! Siete pronti a scoprire quale sarà il mio giudizio su questo romanzo? Enjoy!
Data di pubblicazione: 18 Novembre 2014
Titolo: Io sono vera (Gli Angeli #1)
Editore: Rosa dei Venti Edizioni
Dove comprarlo: LaFeltrinelli.it
Autrice: Alaisse Amehana
Prezzo: € 2,99
Pagine: 240
Il mio voto:

Trama: Può una scelta sbagliata cambiare il corso di un’esistenza? Può l’errore di un attimo diventare l’inizio di un destino inaspettato?Quando Veronica esce di casa per raggiungere il ragazzo per cui farebbe di tutto, non sa che le sarà fatale. Non sa che in quell’istante qualcuno sta per cambiare inevitabilmente il corso degli eventi e che presto dimenticherà il sapore della vita. Basta un attimo, una decisione precipitosa, e il suo mondo si capovolge senza scampo. Acsei è un Allievo Custode e l’impulso di dimostrare che è pronto per diventare un vero Angelo è troppo forte per non dargli ascolto; ma il suo avventato desiderio di emergere ha conseguenze drammatiche. Così le loro vite si scontrano in un limbo che ha il volto di una tragedia irreversibile e sconvolgente e tutti i sogni, le speranze e le convinzioni della ragazza svaniscono improvvisamente, spazzati via da qualcosa che nessuno può sconfiggere. Ma Acsei è deciso a porre rimedio al suo errore e trascinerà Vera in una folle lotta contro il tempo e i pericoli che minacciano la sopravvivenza di un’anima solitaria in balia della morte. Cosa sarà disposto a fare per salvarla ed evitare che si smarrisca?


La mia recensione


C'è sempre una prima volta per tutto, non è così? Ebbene, io non avevo mai recensito l'opera di una collega blogger prima d'ora e ammetto che non è un'impresa facile. In ogni caso, ansia da prestazione a parte, era doveroso che vi parlassi di "Io sono Vera", romanzo d'esordio con cui Alaisse Amehana è arrivata finalista al concorso letterario Guinti Shift, conquistando il pubblico del web dalle primissime pagine. 
Seguendo da tempo il blog "La Bella e il Cavaliere" conoscevo le fantastiche doti di Alaisse quale narratrice ironica e pungente, motivo per cui non ho potuto evitare di tuffarmi nel suo primo romanzo. Nonostante sia dichiaratamente una detrattrice dei romanzi a tema angelico, infatti, non ho avuto il benché minimo dubbio che la penna di Alaisse mi avrebbe saputo trascinare in un viaggio che valeva la pena di intraprendere. Ora, dopo aver divorato il romanzo, posso affermare di aver avuto ragione: per quanto diverso da ciò che mi aspettassi, il primo capitolo di questa nuova serie paranormal romance tutta italiana, composta da romanzi autoconclusivi, non delude affatto! 
Alaisse Amehana, con uno stile allo stesso tempo fresco e intenso, ha tratteggiato una mitologia angelica originale e innovativa, caricando i propri protagonisti di umanità e credibilità. I suoi angeli non hanno decisamente nulla a che vedere con le classiche figure perfette e tormentate a cui siamo abituati e questa è stata una piacevole sorpresa. Una tra le tante, oserei dire. 
Il coraggio e l'intraprendenza di questa autrice le hanno infatti consentito di osare e spingersi al limite, esplorando con estrema naturalezza tematiche assieme intriganti e spinose come solo una guerriera delle parole saprebbe fare. Per quanto sia stata forse un tantino breve (avrei letto volentieri altre cento pagine!) e non fosse propriamente il mio genere, quest'opera prima mi ha convinto che Alaisse Amehana è una di quelle autrici che sicuramente saprò far parlare di sè!
Un plauso va anche alla giovane casa editrice La Rosa dei Venti, fondata anch'essa da una Blogger, che ha curato con professionalità l'editing e la promozione dell'opera, cose che di questi tempi non sono da sottovalutare.
Morire non è una bella cosa. Un’affermazione scontata, ma se sapeste cosa mi è successo, non la giudichereste troppo banale.
Non doveva capitare a me.
No, no, dico sul serio. Non sto recriminando per un fato avverso o qualcosa di così melodrammatico. Non toccava a me. È stato un errore. Un suo errore.
Io dovevo solo farmi i fatti miei, forse nulla sarebbe successo.
E adesso non sarei così nei guai.
Tanto per cominciare sarei viva. Meravigliosamente viva. Mi sveglierei la mattina per andare a lezione, sentirei fame, freddo e sonno. Sentirei il vento tra i capelli, il calore del sole sulla pelle, il sapore delle brioche appena sfornate.
E non conoscerei lui.
È la causa della mia morte. E anche l’unica cosa che conti, adesso.
L’ironia della sorte ha davvero un pessimo gusto.Da "Io sono Vera"
Quando si viene catapultati nel mondo creato dall'autrice, ci si ritrova in un'accademia in cui giovani angeli in divisa bianca, muniti di armi di ultima generazione e ali ipertecnologiche, si allenano per raggiungere il grado di Custodi. Non aspettatevi figure mitologiche dalle fattezze eteree e dai modi ultraterreni: gli angeli della Amehana hanno temperamenti e comportamenti molto, molto umani. Non per niente l'intero romanzo è costruito attorno all'errore madornale di un angelo che, sopraffatto dal troppo zelo, cambia le sorti della vita di un'anima mortale. 
I destini di Acsei, giovane apprendista Custode, e Vera, adolescente italiana, non si sarebbero mai dovuti incrociare. Lei avrebbe dovuto proseguire la sua semplice vita umana, fatta di problemi risolvibili che non includevano il lottare contro creature Demoniache per preservare la propria anima. Lui avrebbe dovuto continuare a esercitarsi nelle più sicure simulazioni, invece di mettere a repentaglio il proprio futuro, quello di Vera e, come se non bastasse, le sorti del proprio mentore. 
Eppure, per l'imperdonabile arroganza di un angelo troppo impulsivo, tutto è andato per il verso sbagliato. O forse no?  Oltre a generare problemi e a dar vita a una lotta tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra la vita e la morte, il loro incontro ha generato un sentimento insopprimibile. Un amore che mette alla prova, riapre ferite e realizza desideri inespressi. Un amore che ne risveglia altri, un amore per cui vale la pena lottare.
Giocando tra la prima e la terza persona, alternate per dare una visuale più completa al lettore, Alaisse tiene incollati alle pagine con una corsa contro il tempo; centellinando le informazioni fino all'ultimo colpo di scena e dando vita a un romanzo dinamico e corale ricco di sfumature, poesia e sorprese. Vera considera Acsei come l'unico appiglio che la ancori a un'umanità che sembra sfuggirle tra le dita come acqua, mentre Acsei trova in Vera l'umanità che ha sempre agognato, assieme dovranno sfidare il destino.
«Un giorno ti sveglierai e capirai di aver fatto un errore».Era la paura che parlava attraverso la mia bocca e Acsei parve capirlo prima di me.«Vera». Pronunciava il mio nome come fosse un incantesimo per legarmi a sé. «L’unico errore che potrei fare è sprecare la possibilità di essere qui, con te».Mi sollevai sulle punte dei piedi per avvicinarmi alle sue labbra.
«Ho baciato la tua anima», sussurrò prima di chinarsi su di me. «Non si può tornare indietro da una cosa del genere».«Anche quello, un errore».«Il migliore che abbia mai commesso». 
Da "Io sono Vera"
"Io sono Vera" è un libro che si legge tutto d'un fiato, in una singola seduta. Non solo perché è relativamente breve, ma perché la scrittura dell'autrice è fresca e scorrevole e non lascia spazi alla noia. Ammetto di non essere un'estimatrice dei repentini cambi di prospettiva e passare continuamente dalla prima alla terza persona è stato per me un tantino disorientante. Sicuramente è una scelta che permette di conoscere meglio tutti i protagonisti, sia secondari che primari, ma per certi versi avrei probabilmente preferito che il romanzo fosse narrato dal duplice POV in prima persona di Acsei e Vera, anche perché scommetto che in questo modo avrei avuto la possibilità di immergermi ancora di più in questa bella storia e affezionarmi maggiormente al protagonista maschile. Non che non abbia provato simpatia per Acsei, ma a fine libro mi sono resa conto di non aver avuto abbastanza spazio per potermi davvero invaghire di lui. Tuttavia ho avuto modo di sviluppare un morboso attaccamento nei confronti di Ammaniel, mentore di Acsei la cui affascinante storia mi ha a dir poco incollato alle pagine. Il suo è senza dubbio il personaggio più ben riuscito dell'intero romanzo. Pur essendo presente, il temuto quanto amato fattore insta-love, non è lasciato al caso: entrambi i protagonisti vertono in uno stato di fragilità emotiva e trovano nell'altro il rifugio sicuro di cui hanno bisogno. Motivo per cui i sentimenti che li legano sono più che comprensibili. 
Ciò che più mi ha stupito è quanto io abbia trovato convincente la mitologia angelica che Alaisse ha creato! Da detrattrice del sottogenere in questione, è stato singolare per me ammirare a tal punto l'originalità con cui il mondo degli angeli di Alaisse mi abbia colpitoCerto, conoscendo Alaisse mi aspettavo di leggere qualcosa di più ironico, ma ho scoperto che il suo lato sentimentale è altrettanto avvincente. In sostanza si tratta di una lettura piacevole e fresca, che pur non essendo perfetta lascia con un bel sorriso di soddisfazione sulle labbra.
Per un istante, un infinitesimale battito del cuore prima di chiudere gli occhi, così lieve da credere tranquillamente di averlo solo immaginato, desiderò di non doverla riportare nel suo corpo. Per un attimo così breve da non essere altro che un sussulto nel petto, desiderò stringere l’anima di Veronica tra le braccia per il resto della sua esistenza.Da "Io sono Vera"
Verdetto: un esordio coi fiocchi!
Livello sensualità: solo baci e qualche brivido

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