Titolo: "Istruzioni per l'odio"Autore: Simone MontellaCasa editrice: Il FoglioCollana: NarrativaPagine: 180Prezzo: 15.00TRAMARaccontare i piccoli orrori della quotidianità, il loro rifiuto, la loro finale accettazione. Un libro psico-politico in cui un ragazzo cerca di fare a se stesso quello che Berlusconi ha fatto al paese. Un libro di sinistra, ma così di sinistra che può piacere soprattutto a quelli di destra. Succede che Silvio lo perseguita e un precario qualunque passa dalla laurea con lode alla disoccupazione. Che fare? Si tratta della domanda cui i poveracci di tutto il mondo cercano da secoli una risposta.
RECENSIONE
La vicenda che andiamo a leggere inizia dall'epilogo,dal referto stilato dall'ASL di Venezia,in cui ci viene presentato il protagonista,di 28 anni,ritrovato in evidente stato confusionale e successivamente, attraverso un rewind, la storia prende il via.L'autore apre una finestra verso la situazione attuale che aleggia attualmente in Italia,attraverso le vicende del protagonista.Il giovane è un laureato disoccupato,che trova lavori precari,che non è affatto soddisfatto della propria vita,invidiando e odiando quell'altrui,che si trova in uno stato di confusione mentale,di incertezza,di apatia e di depressione e attraverso le analisi della sua psicologa,si scopre soffrire anche di attacchi di panico.La realtà attuale lo porta ad odiare gli extracomunitari e ad avere pensieri omicidi verso loro,verso la polizia e verso chi si trova in una posizione migliore della sua.Il nostro protagonista a un certo punto crede di essere uscito da questo incubo,ma purtroppo non è così,è solo il voler negare l'evidenza.E' una finestra verso la realtà che ci circonda,perchè ciò che prova il protagonista è anche ciò che provano molte persone in questo momento,che trovandosi disoccupate si lasciano andare,cominciano ad avere brutti pensieri e ad accusare sintomi fisici o psicologici da stress.La storia scritta quindi dall'autore è interessante,perchè attuale,anche se a volte il linguaggio usato è fin troppo sopra le righe e colorato,ma credo che sia stato scelto per evidenziare ancor meglio la rabbia provata dal protagonista,e durante la lettura ho provato a volte orrore o disgusto per le scene proposte,portando quindi Simone Montella a raggiungere il suo obiettivo: raccontare gli orrori quotidiani e rifiutarli.Purtroppo non è una favola,ma la triste realtà,ma voglio pensare che prima o poi le cose cambieranno,che i giovani non dovranno soffrire di depressione,il male del secolo,e che le persone potranno godersi una vita tranquilla,senza dover più lottare per arrivare a fine mese o vivere nel terrore di non avere più un tetto sopra la testa.Credo che l'autore abbia voluto far capire che con l'odio,un sentimento molto forte di questi tempi,non si arriva da nessuna parte, perchè con esso non si costruisce niente,ma anzi ci si distrugge e si continua a distruggere.L'AUTORE