Autore: Terry Goodkind
Editore: Fanucci
Genere: Fantatrash
ISBN: 9788834713150
Anno: 1999
Pagine: 644
Prezzo: 16,90€
Cinque mesi sono trascorsi da quando ho letto e recensito quella cosa orribile di Il tempio dei venti, giurando e spergiurando che mai più avrei affrontato uno stracciamento di maroni simile.
Ma il richiamo del fantatrash non si è fatto attendere e quindi eccomi qui, a recensire un’altra perla di Teresino Buontipo, per la precisione il quinto volume della serie epic fantasy La Spada della Fuffosità.
Che cosa ci aspetta? Eh, le solite cose: scrittura mediocre, stereotipi, cliché, trovate imbarazzanti, maschilismo, caratterizzazione sciatta, gary stu, mary sue e monologhi sull’oggettivismo. Ma in questo volume abbiamo anche la possibilità di incontrare un inedito Goodkind che fa… satira politica!
Non vi anticipo di più perché ne vedrete delle belle, per cui seguitemi dopo il salto e diamo inizio alla reccy!
Che cosa succede
I romanzo si apre con i nostri amati Richard e Kahlan che consumano la loro luna di miele nel villaggio del Popolo del fango. Tutto sembra tranquillo fino a che non arriva… la svolta mystery!
I raggi obliqui del sole conferivano alle ombre un’aria ancor a più impenetrabile.
Richard continuava a studiare le ombre e fece un gesto. Kahlan guardò oltre il muretto.
Una piccola nuvola di piume fluttuava nella fresca aria del mattino e sotto di essa c’era la carcassa di una gallina.
Oh, no, qualcuno ha assassinato una gallina! Ebbene sì, la pace e la tranquillità di Richard e Kahlan sono minacciate da un nemico misterioso.
Determinato a risolvere il brutale assassinio della gallina, Richard parla con Zedd, e viene fuori che Kahlan, sul finale del libro precedente, ha evocato delle pericolosissime creature chiamate Rintocchi per salvare la vita a Richard. Donne, la loro pericolosità aumenta in maniera direttamente proporzionale alla loro distanza dalla cucina.
Ma Zedd si affretta a fugare i timori di Richard sul ritorno dei Rintocchi perché, per evocarli:
«Tra le altre cose, per esempio, Kahlan dovrebbe essere la tua terza moglie.»
Ok, questa è una cosa strana da pretendere come prerequisito per un incantesimo. Comunque, Richard si tranquillizza perché, dice, Kahlan è solo la sua seconda moglie, visto che in precedenza era anche stato sposato con Nadine. Ennò, bello mio, Kahlan è la terza mogliettina, la seconda è Nadine e la prima è Du Chaillu, la tizia degli uomini senza padrone, quella del secondo libro.
Com’è che mi ricordo io una roba del genere e non Richard? Come posso prendere sul serio questa saga se nemmeno i protagonisti prestano attenzione a quello che succede loro?
Ma poi vogliamo parlare del cavillo della terza moglie? Che idiozia apocalittica non è? Non ha un briciolo di senso, perché il matrimonio è un costrutto sociale che muta nel corso del tempo, chi ha “creato” i rintocchi non aveva modo di sapere che cosa, a distanza di millenni sarebbe stato considerato “matrimonio” e cosa no. E allora per quale motivo i Rintocchi sono liberi?
Torniamo a noi. L’exposition di Zedd viene interrotta da un urlo, ma è solo un bambino che si è fatto male mentre giocava. Già, ma…. CHI gli ha fatto male?
«Cosa lo ha graffiato?» chiese Richard.
«Ka chenota» rispose la donna, dopo aver sentito la domanda.
«Una gallina» disse Richard, anticipando la traduzione della moglie. «È stata una gallina ad attaccare tuo figlio? Ka chenota?»
Oh, no, è la fine!
Questo mette in chiaro che l’Evil Chicken of Doom è il main villain del prologo, giusto? Sembra quasi che Goodkind sia in forma, a ‘sto giro.
Le morti misteriose al villaggio del popolo del fango non si placano e, quando un neonato nasce morto, Richard capisce che c’è una sola cosa da fare per affrontare questo temibile nemico.
Richard sbirciò il passaggio, fischiò e fece cenno ai cacciatori della scorta di avvicinarsi, quindi si girò verso Kahlan afferrandola per un braccio. «Di’ loro di chiamare altri uomini. Voglio che radunino tutte le galline…»
LOL! Scusate, so che è infantile da parte mia e ho anche capito qual è il discorso di Richard, ma il tono solenne con cui impartisce l’ordine è… semplicemente ridicolo.
La notte successiva, Richard non si trova. Kahlan va a cercarlo e trova… una gallina che becca gli occhi di un cacciatore morto! Che l’epico scontro abbia inizio!
«Shoo!» Kahlan agitò le mani. «Shoo!»
Doveva essere entrata per mangiare gli insetti, non poteva essere altrimenti.
Non c’erano altre spiegazioni.
«Shoo! Lascialo in pace!»
Il pennuto alzò la testa, drizzò le penne ed emise un sibilo.
Kahlan arretrò.
La gallina si girò verso di lei continuando a tenere gli artigli piantati nel corpo del giovane cacciatore, quindi inclinò la testa. La cresta si piegò di lato e il bargiglio prese a ondeggiare.
«Shoo!» sussurrò Kahlan.
Non c’era abbastanza luce e, inoltre, un lato del becco era sporco, quindi Kahlan non era in grado di dire se aveva una macchia scura. Ma non era necessario vederla.
«Dolci spiriti, aiutatemi voi» pregò Kahlan sottovoce.
La gallina chiocciò. Era un suono simile a quello delle altre galline, ma nel suo intimo Kahlan sapeva che non era la stessa cosa.
Oh, l’epicità di questo scontro! Al diavolo il Fosso di Helm o il duello ordalico tra Gregor Clegane e Oberyn Martell, QUESTO è uno scontro fantasy degno di tale nome!
Alla fine, com’era lecito aspettarsi, arriva Richard e uccide l’Evil Chicken of Doom. Poi spunta Zedd che comunica a Richard che non si trattava affatto di un Rintocco, ma di un’Insidia evocata dagli adoratori del guardiano.
La mattina seguente, Zedd e Ann stanno male. Stando a quanto dicono, le Sorelle dell’Oscurità, evocando l’Insidia, hanno dato il via a un processo di degenerazione di tutta la magia, cominciando da quella aggiuntiva per poi arrivare a quella detrattiva. E visto che il mondo in cui si svolgono le vicende si basa pesantemente sulla magia, le conseguenze si preannunciano devastanti.
Sembra un buon plot. Sono curioso di vedere come riuscirà Goodkind a mandarlo in vacca…
Per fortuna che Zedd sa che nel Mastio del Mago è custodito un contro incantesimo che ha la forma di… vapore in bottiglia. Richard deve raggiungerlo e liberarlo usando la spada della verità prima che sia troppo tardi. La main quest vi sembra assurda? Aspettate, perché il nostro Goodkind potrebbe sorprendervi, questa volta.
Intanto spostiamoci nel regno di Anderith, facciamo conoscenza di un ragazzo di nome Fitch che non sarà in alcun modo influente per lo sviluppo della trama, ma che Goodkind ha messo lì per spiegarci un po’ com’è la situazione nel regno. Ad Anderith ci sono due razze: gli Ander e gli Haken. Gli Ander sono la razza dominante, mentre gli Haken sono poco più di schiavi. Nel passato, gli Haken hanno soggiogato la popolazione Ander, ma poi la situazione si è ribaltata perché la trama dice così e ora sono loro ad essere paria sociali. Gli Haken sono relegati ai lavori più umili, non possono avere un cognome e, con cadenza regolare, devono partecipare a incontri di penitenza in cui un Ander spiega loro quanto siano intrinsecamente cattivi descrivendo scene di stupri (perché che cosa dice cattivo in un romanzo di Goodkind se non uno stupro?). Le assemblee di penitenza potrebbero essere anche lette come una critica alla religione cattolica, in parte fondata sul senso di colpa? Forse, ma visto che l’autore in questo caso è Goodkind, penso proprio di no. Anche perché, Anderith ci offre un’altra succosa occasione di critica sociale, talmente goffa e mal riuscita da valere, da sola, il prezzo del libro (no, scherzo, niente vale il prezzo di un libro di Goodkind, NIENTE!).
Anderith è governato da un monarca elettivo che è un capo politico e religioso, ma il vero potere risiede nelle mani del ministro della cultura, Bertrand Chanboor, e di sua moglie, Hildemara Chanboor. BC e HC. Tenetevi forte, Bertrand Chanboor e Hildemara Chanboor sono le versioni spadadellaveritevoli di Bill e Hillary Clinton, che evidentemente a Goodkind non vanno molto a genio. Già. Com’è andato l’esperimento di satira sociale? Dai, cosa vi aspettate…? Bertrand Chanboor è uno stupratore e Hildemara Chanboor è un cesso, questo è il livello di satira che ci regala Goodkind, una roba indegna perfino di una prima elementare.
Torniamo ora da Zedd, che in realtà non sta affatto male e ha solo finto di essere indebolito per mandare Richard nel Mastio del Mago, dove sarebbe stato protetto dai Rintocchi, che sono sempre stata l’unica vera minaccia. Ha senso tutto questo? Zedd ha detto che l’ordine in cui scompare la magia è prima aggiuntiva e poi detrattiva, e Richard è l’unico dei buoni in possesso di entrambi i tipi di magie. Così Zedd si ritrova a fronteggiare i Rintocchi senza magia quando avrebbe potuto servirsi dell’aiuto di Richard, che ancora avrebbe la magia detrattiva una volta che l’aggiuntiva fosse scomparsa. Makes perfect sense.
Uff, tutto ciò mi confonde. Per favore, che qualcuno stupri una donna!
E Goodkind ha dato ascolto alle mie preghiere, perché nel capitolo immediatamente successivo, di nuovo ad Anderith, Beata, l’amyketta di Finch, viene brutalmente stuprata da NonBillClinton. Grazie al cielo Teresino non si smentisce mai.
A quanto pare, NonBillClinton è in procinto di allearsi con Jagang e quindi lo stupro serve solo per rimarcare, qualora ve ne fosse il dubbio, che lui è… IL CATTIVOOOOOO!
Intanto, Dalton Campbell, vice di NonBillClinton intrigheggia con Finch per assicurarsi che il ministro succeda al re dopo la sua morte. Dalton assegna a Finch l’incarico di spiare un’altra donna che è stata stuprata da NonBillClinton, e che intende denunciare il fatto. Segue una scena in cui Fitch e un complice picchiano NonMonicaLewinski per costringerla al silenzio. Vi dirò, per quanto fosse una scena di cattivo gusto, l’ho trovata genuinamente buona, nel senso che è stata in grado di disturbarmi. Una cosa sorprendente, se si pensa che proviene dall’autore dell’Evil Chicken of Doom di poco prima…
Durante la nostra permanenza ad Anderith apprendiamo anche che il regno di NonBillClinton è in possesso di un arma “definitiva” che si chiama Dominie Dirtch e che è talmente potente da essere in grado, perfino, di eliminare completamente l’esercito dell’Ordine Imperiale. Teniamo da parte questa informazione perché ci verrà utile in seguito. Quando si rivolterà contro sé stessa.
Dato che Stein, l’ambasciatore di Jagang presso Anderith, ha un cognome ebreo, offre a NonBillClinton un vantaggioso accordo economico per incentivarlo ad unirsi all’Ordine Imperiale. In più, Stein non richiede alla popolazione di Anderith di partecipare direttamente alla guerra, ma solo di fornire provviste. Lo vedi, Richard, signorino o-con-me-o-contro-di-me-non-c’è-via-di-mezzo? È così che ci si fanno degli alleati. Ci voleva un infido giudeo dal naso adunco per arrivarci?
Ma continuiamo con gli intrighi politici di Dalton e NonBillClinton che…
«Laggiù» disse Richard avvicinandosi a Kahlan e indicando al tempo stesso l’orizzonte. «Vedete quel piccolo ammasso di nubi scure di fronte alla parte più luminosa?» Attese che la moglie annuisse. «Là sotto, un po’ spostato sulla destra.»
Oh, no, è vero che ci sono anche Richard e Kahlan nella storia.
Richard incontra Chandalen che a sua volta si è imbattuto uno straniero che chiede di parlare con Richard. E lo straniero è…
L’ombra di un sorriso apparve sulle labbra della nuova arrivata. Un attimo dopo la donna si inginocchiò a sua volta senza dire una parola, sfiorò il terreno con la fronte e baciò la punta degli stivali di Richard.
«Caharin» sussurrò in tono riverente.
Richard si abbassò e alzò frettolosamente la donna prendendola per le spalle.
«Il mio cuore è colmo di gioia per la tua vista, Du Chaillu, ma cosa ci fate qua tu e i tuoi uomini?»
Ha! Lo sapevo che la moglie #1 sarebbe ritornata! E lo sapevo per lo stesso motivo per cui so cos’è un incesto: da piccolo mia nonna mi faceva guardare Beautiful.
Segue spiegone di ciò che è successo tra Richard e Du Chaillu nel secondo libro – qualcosa di cui faccio volentieri a meno e che mi piacerebbe dimenticare, grazie. Ancora una volta, però, a onore di Goodkind, la reazione che ha Kahlan all’incontro tra Richard e Du Chaillu riesce, da sola, a redimere un capitolo altrimenti noioso come un pranzo di Pasqua.
Appreso che l’Ordine Imperiale è diretto ad Anderith e che il regno in questione è stato fondato da un mago che, in passato, ha avuto a che fare coi Rintocchi, Richard decide che si va tutti da NonBillClinton. Sono sicuro che vista da lontano questa cosa ha senso, per cui andiamo avanti.
Proseguiamo apprendendo qualcosa in più sul Dominie Dirtch, la temibile arma che difende Anderith, e sul suo funzionamento:
«Il Dominie Dirtch è una linea difensiva situata nelle praterie a poca distanza dal confine di Anderith. È una lunga fila di gigantesche campane poste a una certa distanza tra loro e disposte lungo tutto il confine del regno.»
E ancora:
«La parte posteriore di ogni campana ricorda… uno scudo ed è stata lavorata come se facesse parte della stessa pietra del basamento. Anzi, ricorda il riflettore che viene messo dietro le lampade. Ogni campana è sorvegliata da un soldato giorno e notte. Quando viene dato l’ordine, il soldato si posiziona dietro il riparo e il Dominie Dirtch, le serie di campane, sono colpite con un lungo batacchio di legno.
«Il rintocco che emettono è molto profondo, almeno così dicono quelli che lo hanno ascoltato stando dietro i ripari. Nessuno di quelli che hanno attaccato Anderith è stato mai in grado di dire come fosse il suono dall’altra parte perché nessuno è mai sopravvissuto.»
Prego focalizzare la propria attenzione sulla parte in cui l’arma più potente del mondo è sorvegliata da un soldato. Uno. Umh, mi domando se questo avrà un qualche peso nel finale…
Richard era stupefatto. «Cosa fanno quelle campane? Quali sono gli effetti del suono?»
Kahlan accartocciò il filo d’erba.
«Strappa la carne dalle ossa.»
Uuuh, nasty!
«Io stessa ho visto gli effetti di quell’arma. Una volta un popolo primitivo che abitava le praterie cercò di compiere una scorreria perché un soldato di Anderith aveva infastidito una loro donna.
Giusto perché non sorgano dubbi sul fatto che il popolo di Anderith è intrinsecamente cattivo. Un soldato ha infastidito una loro donna, il che nel magico mondo di Goodkind può voler dire solo una cosa.
Quindi, riassumendo: gli Ander sono kattivi che non hanno idea di come si faccia la guardia a un’arma apocalittica, il Dominie Dirtch odora di fuffa a millemila chilometri di distanza, e Richard vuole andare ad Anderith perché sì. Quest’ultima cosa in particolare significa che a) la compagnia andrà ad Anderith perché Richard ha deciso così e b) la soluzione di tutto è davvero ad Anderith perché Richard vuole andarci e Richard ha sempre ragione perché ha il magico potere dell’oggettivismo e Ayn Rand scorre potente in lui.
Poco prima della partenza, però, i nostri eroi vengono attaccati a sorpresa e Du Chaillu viene uccisa dai Rintocchi.
Wow, devo dire che questa è una svolta del tutto inaspettata e anche brutale, considerando che Goodkind non è famoso per uccidere i suoi eroi e i loro amici, ma anche e soprattutto perché Du Chaillu era negli ultimi giorni della gravidanza. Mi sento quasi colpevole ad aver fatto tutte le battute di prima, adesso, e…
«Non respira, Cara.» Allungò una mano per chiuderle gli occhi. «È morta.»
Cara gli torse un polso con forza. «Denna non vi ha insegnato nulla? Una Mord-Sith insegna sempre al suo prigioniero a condividere il soffio della vita!»
Oh, no. Ditemi che non sto per leggere…
Richard fece una smorfia e distolse lo sguardo dai penetranti occhi azzurri di Cara. Era un rito crudele che consentiva di condividere il dolore. Il ricordo lo riempì di un orrore pari a quello che in quell’istante provava per la morte di Du Chaillu.
Una Mord-Sith condivideva il respiro della vittima quando questa si trovava al confine tra la vita e la morte. Per una Mord-Sith quello era una sorta di rituale sacro, un modo per condividere il dolore, condividere l’ultimo respiro mentre la vittima stava per morire. Era come se con quel rituale riuscissero a scorgere cosa si trovava nell’aldilà. Quella sorta di cerimonia precedeva il momento in cui la vittima veniva uccisa ed era mirata a condividere e sperimentare l’ultimo alito di vita di una persona.
Prima di uccidere la sua padrona, Richard aveva condiviso il respiro della vita con Denna.
«Cara, non capisco cosa abbia a che fare…»
«Restituiteglielo!»
Richard non poteva fare altro che fissare la Mord-Sith. «Cosa?»
Cara emise una sorta di ringhio, lo allontanò da Du Chaillu con una spinta e si inginocchiò a fianco del corpo facendo aderire la sua bocca a quella della donna. Richard pensava di essere riuscito a instillare un maggiore rispetto per la vita alle Mord-Sith.
La vista fece riemergere dalla sua memoria una serie di ricordi osceni. Rimase molto stupito nel vedere Cara che si atteneva a uno dei rituali più macabri del suo passato e si arrabbiò molto per il fatto che la donna non si fosse elevata al di sopra dell’addestramento brutale che aveva subito da giovane, come sperava fosse successo.
Cara chiuse il naso di Du Chaillu e le alitò nella bocca. Richard allungò una mano per afferrare le spalle larghe della Mord-Sith e strapparla dal corpo della donna degli spiriti, ma si fermò poco prima di toccarla.
Cara aveva agito con una fretta e un comportamento tale che giunse alla conclusione che forse non era tutto come sembrava. La Mord-Sith fece scivolare una mano sotto il collo della donna senza togliere l’altra dal naso e le alitò nuovamente nella bocca. Il petto di Du Chaillu si gonfiò e si abbassò lentamente, mentre Cara riprendeva fiato.
Fottiti, Goodkind! Uno rischia di perdere la sua credibilità per farti i complimenti e tu te ne esci con ‘sta boiata?
NonHillaryClinton va da Dalton e gli chiede di uccidere NonMonicaLewinski. Dalton ci riflette un attimo su e:
Dalton aveva già un piano che si adattava alla perfezione ai requisiti richiesti. Nessuno avrebbe pensato a un incidente. Sarebbe stato un omicidio cruento e sapeva dove l’opinione pubblica avrebbe puntato il dito nel caso ci fosse stato bisogno di un capro espiatorio.
Oh. Cielo. Mi domando quale piano sarà. Se solo nel regno di Anderith ci fosse una razza sottomessa ma da sempre definita violenta e malvagia che si prestasse alla perfezione come capro espiatorio. Cielo. Che sorpresa.
Come pianificato da Dalton, nonMonicaLewinski viene uccisa e la sua morte desta grande scalpore e ritorsioni contro gli Haken (ma va’?). Non contento, Dalton ha pianificato tutto alla perfezione per far ricadere tutta la colpa dell’omicidio su… gli autori materiali dell’omicidio. Che piano machiavellico. Fitch e il suo amico vengono quindi accusati, ma Dalton, ingegnosamente, ha fatto in modo di farli scappare di modo che sfuggano a un eventuale processo in cui saltare fuori che lui e NonHillaryClinton sono i mandanti e che NonBillClinton è lo stupratore cattivo.
Well played, gli assegno 3 Tyrion Lannister su 5.
Intanto, Beata si arruola nell’esercito di Anderith – un esercito che, per un motivo misterioso, è aperto anche agli Haken e in cui si fa di tutto fuorché combattere. Ma qui Goodkind non resiste e sciorina un po’ dei cari vecchi stereotipi sessisiti:
«Le donne possiedono quella forma di compassione naturale che è richiesta agli ufficiali… per esempio, un uomo non ti avrebbe spiegato come mai ti dovevi liberare del tuo passato, ti avrebbe dato un ordine e basta, perché essi non ritengono necessario spiegarsi con le truppe. Comandare significa avere cura di quelli sotto di te. Le donne hanno cambiato quella che un tempo era solo una fratellanza per distruggere.»
Intanto, Ann – la priora Annalina, ve la ricordate? Sì, non è scomparsa in un plot hole – è riuscita non si sa come a raggiungere l’accampamento di Jagang per liberare le altre Sorelle della Luce prigioniere dell’Ordine Imperiale, riciclando lo stratagemma di “legarsi” a Richard ricevendo la protezione dei Rahl già adoperato due libri fa.
«I tiranni dei sogni sono armi che furono impiegate nella grande guerra. Un mago di allora, un antenato di Richard, creò un legame in grado di proteggere la sua gente dall’influenza dei tiranni. Uno come Jagang non può entrare nella mente di qualcuno che sia legato a lord Rahl.»
«Ma non siamo D’Hariane» protestarono le donne intorno a lei.
Ann alzò una mano. «Non importa. Dovete solo giurare lealtà a Richard… giurarla in maniera sincera, con il cuore. Egli ci guida nella lotta contro quel mostro di Jagang che vuole porre fine a ogni forma di magia in questo mondo. Io sono fedele a Richard e questo impedisce al tiranno dei sogni di entrare nella mia mente.»
Ora che ci penso, perché TUTTO IL MONDO non si lega a Richard di modo da annullare i poteri magici di Jagang? O, meglio ancora, perché le Sorelle della Luce non hanno usato lo stratagemma prima di essere stuprate da mezzo Ordine Imperiale?
Ann viene condotta al cospetto di Jagang in persona, ma mostra di non avere paura di lui.
«Una visitatrice» la voce dell’imperatore era forte quanto i suoi muscoli.
«Il porco sa parlare» ribatté Ann. «Affascinante.»
Jagang rise. Non si trattava di un suono piacevole.
«Oh, dolcezza tu sei una di quelle insolenti. Georgia mi ha detto che sei la Priora in persona. È vero, dolcezza?»
E poi:
Ann sospirò irritata. «Allora come la mettiamo, Jagang? Tortura? Stupro? Impiccagione, decapitazione… rogo?»
LOL, è divertente perché sono le stesse domande che mi sono posto anch’io.
«Penso che potresti essermi utile. Forse potrei tagliarti braccia e gambe e mandarti da Richard Rahl solo per fargli avere degli incubi.»
Però, la definizione che ha Jagang di “utile” è molto più ampia della mia, a quanto pare.
Intanto, da qualche altra parte, Zedd riesce a fare un magheggio con i Rintocchi, il Dominie Dirtch si attiva e Richard cade a terra privo di coscienza. Meno male che c’è Du Chaillu che per curare Richard usa… la magia? Beh, immagino che con quella storia di essere morta e risorta stile Gesù Cristo la storia del tutta-la-magia-sta-scomparendo con lei non vale.
E se ne accorge perfino Kahlan che c’è qualcosa che puzza come le mie scarpe da jogging*:
«Il tuo potere è tornato?» Kahlan era dubbiosa. «Ma come potrebbe essere?»
Du Chaillu scosse la testa. «Non lo so. È tornato nel momento in cui il Caharin è caduto da cavallo. Lo so perché sono riuscita a sentire di nuovo il legame con lui.»
Seh, vabbè.
In chiusa di capitolo torniamo da Zedd, scomparso da qualche parte mentre cercava di sconfiggere da solo i Rintocchi (oh, Zedd, per essere il Primo Mago sei un fallimento su tutta la linea, lo sai?) e abbiamo questo:
La cavalla attendeva immobile con il pelo che fremeva battendo al tempo stesso uno zoccolo sul terreno erboso. Il suo istinto le suggeriva di scappare. Tremava dalla paura, ma rimase immobile.
L’uomo era oltre la cascata nel buco buio.
A lei non piacevano i buchi. A nessun cavallo piacevano.
Lui aveva urlato e il terreno aveva tremato, ma era successo tutto molto tempo fa e lei non si era mossa da allora. Adesso era tutto silenzioso.
La cavalla sapeva che l’amico era vivo.
Emise un lungo e basso nitrito.
Era ancora vivo, ma non usciva.
La cavalla era sola.
Non c’era cosa peggiore per un cavallo che rimanere solo.
Il POV di un animale? NEW ITALIAN EPICZ!!!!!!!1!one
I vuminghi e tutti i loro amyketti newitalianepici ora approvano Goodkind!
Intanto, Beata, diventata sergente in meno di una scoreggia, è bella pacifica di guardia al Dominie Dirtch quando, in lontananza, ecco comparire un esercito. I soldati a guardia del Dominie Dirtch sfoderano le armi preparandosi a difendere il confine del regno, ma Beata va su tutte le furie e le punisce severamente. Ma perché? Non ha senso! Oh, aspetta, è Richard quello che sta arrivando, non è vero? E Beata ha avuto una di quelle solite intuizioni che si rivelano giuste contro ogni parvenza di logica e razionalità, eh?
Richard (proprio lui!) chiede a Beata di mostrargli il Dominie Dirtch e… lo volete un po’ di Gary Stu? Eccovelo:
Lord Rahl stava salendo gli ultimi gradini. Beata si tolse il corno dalla bocca e si premette contro la ringhiera. C’era qualcosa nell’atteggiamento di quell’uomo che toglieva il fiato. Neanche il ministro della Cultura l’aveva colpita in quel modo.
Non era solo l’aspetto fisico, i penetranti occhi grigi e l’abito dalla foggia strana.
Non sembrava un damerino come molti rappresentanti del governo di Anderith, come Dalton Campbell o il ministro della Cultura, quell’uomo sembrava nobile, animato da intenti ancora più nobili del suo portamento e, allo stesso tempo… pericoloso.
Letale.
Era bello e dall’aspetto gentile, ma lei sapeva che uno sguardo adirato di quegli occhi avrebbe potuta ucciderla.
Se esisteva un uomo in grado di stare al fianco della Madre Depositaria era proprio quello che si trovava sulla piattaforma in quel momento.
Ma non solo Richard è bravo, bello e probabilmente anche superdotato, è anche intelligente.
Lord Rahl serrò le mani dietro la schiena e continuò a fissare il Dominie Dirtch soffermandosi su ogni particolare. Beata si aspettava che quell’uomo rivolgesse una domanda all’arma e questa gli rispondesse.
«E come pensate che sia andata, sergente?» le chiese senza guardarla.
«Signore?»
Quando lord Rahl si girò lo sguardo degli occhi grigi le fece mancare il fiato.
«Sono stati gli Haken a invadere Anderith, giusto?»
Beata non riusciva a parlare con quegli occhi puntati addosso. «Sì, signore» riuscì a rispondere dopo qualche attimo.
Lord Rahl alzò un pollice e indicò la campana di pietra alle sue spalle. «E pensate che gli Haken si siano portati il Dominie Dirtch sulla schiena, sergente?»
Beata sentì le ginocchia che cominciavano a tremare e desiderò che non le avesse mai rivolto quella domanda. Voleva che quell’uomo se ne andasse e ponesse le domande alle persone importanti che abitavano a Fairfield, erano loro quelli che conoscevano le risposte.
«Signore?»
Lord Rahl si girò e indicò nuovamente l’arma. «È ovvio che queste armi non sono state trasportate fin qua, sergente. Sono troppo grandi e sono troppe. Devono essere state costruite sul posto e con l’aiuto della magia, su questo non c’è dubbio.»
«Ma gli Haken che invasero…»
«Sono orientate verso l’esterno, verso gli invasori, sergente, non verso la gente di Anderith. È ovvio che quest’arma è stata costruita a scopo difensivo.»
Beata deglutì. «Ma ci hanno insegnato che…»
«Vi hanno insegnato una menzogna.»
WAIT! Significa che per SECOLI nessun Haken si è accorto di una cosa che quell’idiota di Richard ha capito in tre nanosecondo? Forse allora se lo meritano di essere schiavizzati, perché sono stupidi.
Ma bando alle ciance, Richard arriva nella capitale e NonBillClinton lo invita a cena. Per ringraziarlo, Richard sfodera un delizioso non sequitur:
«Certo, capisco» rispose il ministro, sorridendo. «Ero solo curioso di sapere dove eravate nato.»
Richard ripensò per qualche attimo al suo fratellastro, Michael e a tutte le volte che avevano giocato insieme da bambini.
«Be’… ovunque ci fosse una buona battaglia.»
Il ministro ebbe qualche difficoltà a trovare le parole per rispondere. «Suppongo che abbiate avuto un buon maestro.»
«Io voglio che il regno di Anderith si unisca alla vostra nobile causa. Davvero» esordì il ministro. «Anche la maggior parte della gente di Anderith lo vuole, ne sono sicuro…»
«Perfetto. Allora è tutto sistemato.»
«Temo di no.» Il ministro Chanboor alzò lo sguardo. «Anche se io e mia moglie vorremmo poterlo fare, come ci ha fatto giustamente notare Dalton, non possiamo decidere qualcosa di così importante da soli.»
«I direttori?» chiese Kahlan. «Parleremo con loro al più presto.»
«Loro sono solo una parte del problema» spiegò il ministro. «Ci sono anche altre persone che devono prendere una decisione tanto importante.»
«Ovvero?» chiese Richard, incuriosito.
Il ministro guardò fuori dalla finestra per qualche secondo, quindi si girò verso Richard.
«Il popolo di Anderith.»
WOAH! DEMOCRAZIA, BITCH!
Ma il ducetto Richard non si perde d’animo, e siccome lui ha sempre ragione, NonBillClinton viene fatto passare per uno stupido e la sua coerente e sensata obiezione all’espansionismo fascista del D’hara non viene presa in considerazione. Perché? Perché FUCK LOGIC (e due), ecco perché!
«Questa è una scelta che coinvolge tutta la nostra gente. Voi, come d’altronde l’Ordine Imperiale, ci state chiedendo di rinunciare alla nostra cultura, anche se con voi potremmo mantenere molti dei nostri usi e costumi.
«Questo non è una cosa che posso imporre alla mia gente. Devono essere loro a scegliere.»
Richard aggrottò la fronte. «Cosa volete dire?»
«Quello che ho appena detto.»
Richard batté una mano sul tavolo. «Come?»
Il ministro si leccò le labbra. «Decideranno il loro destino con il loro voto.»
Bravooo! Presidente siamo con teeeeee, meno male che NonBillClinton c’è!
«Con il loro cosa?» chiese Kahlan.
«Con il loro voto. Tutti devono avere la possibilità di esporre la loro scelta a riguardo.»
«No» sentenziò Kahlan in tono piatto.
Il ministro allargò le mani. «Ma, Madre Depositaria, parlate di libertà del nostro popolo e poi volete che imponga una scelta senza permettere alla mia gente di avere voce in capitolo.»
«No» ripeté Kahlan.
Oh, sta’ zitta tu!
«E come vi aspettate che la gente vi creda quando affermate che state combattendo per la causa della libertà e al tempo stesso negate loro una possibilità di scegliere il loro destino? Se siete venuta qua per offrire la libertà, quella vera, perché temete che la gente eserciti liberamente un suo diritto? Se la vostra offerta è saggia ed equa e quella dell’Ordine Imperiale è brutale e ingiusta, perché non volete permettere al nostro popolo di scegliere liberamente di unirsi a voi? Trovate che sia mostruoso permettere alla gente di Anderith di scegliere il loro destino liberamente?»
Ancora una volta, NonBillClinton ha ragione e Richard e Kahlan torto marcio. Congratulazioni, Goodkind, grazie alla tua inettitudine la parodia di Clinton è un personaggio molto più gradevole del Gary Stu che hai per protagonista. E Chanboor è uno stupratore.
E vi state chiedendo perché Kahlan è così ostinata? Se lo chiede anche Richard e glielo chiede, al che lei risponde:
Kahlan gli strinse un braccio. «Non posso darti una ragione plausibile, Richard. Hai ragione, sembra una proposta ragionevole e che a prima vista potrebbe sembrare equa e giusta.»
Strinse ulteriormente il braccio del marito. «Ma il mio istinto ha cominciato a gridare: ‘no’. Fidiamoci del mio istinto, Richard. È un ‘no’ forte e insistente. Non farlo.»
È una fascista col sesto senso, insomma.
Ovviamente, essendo l’istinto di uno dei buoni in un libro di Goodkind, alla fine avrà ragione lei (ricordate i BAMBINI di Galea?), ma resta il fatto che, qui e ora, Kahlan ha torto e NonBillClinton, il villain secondario del romanzo, ha ragione. I buoni sono dei dittatori e i kattivi stupratori dei leader democratici, questo vale come sovversione degli stereotipi?
Dopo cena, alla biblioteca reale, Richard cerca più informazioni su Joseph Ander, il mago che ha in passato affrontato i Rintocchi, e scopre che ha fondato il regno di Anderith per dare al suo popolo una nuova terra, fino a che:
Joseph Ander si era trasformato in un tiranno. La gente era costretta a vivere secondo i suoi dettami o a morire.
Ah, l’ironia. Un mago che crede di creare un mondo giusto e si trasforma in un despota. Mi domando se sia voluta o se Goodkind sia troppo stupido per rendersi conto dell’ipocrisia di fondo.
Ma lasciamo da parte le eterne contraddizioni di una saga scritta male e pensata peggio, perché è il momento del segreto inconfessabile! Infatti, durante una spettegolata da femmine con zombie Du Chaillu, Kahlan rivela… di essere incinta!
Kahlan sa che avere un bambino con Richard è una brutta cosa (perché così le è stato profetizzato da Shota – inoltre, provate a immaginare un sequel della Spada della Verità con la nuova generazione composta dai figli di Richard, Kahlan e Cara, Gesù…) e pensa di abortire, ma Du Chaillu, a cui a sua volta Richard aveva sconsigliato l’aborto, le dice di non farlo. Tanto lo sappiamo che alla fine Kahlan perderà il bambino, perché a Terry Goodkind non piace alterare gli equilibri: ci sono voluti a Richard e Kahlan due libri per scopare e quattro per sposarsi, fatevi voi i conti.
Intanto, al ministero, NonBillClinton e NonHillaryClinton informano la corte che la tragedia si è abbattuta sul regno: l’amato sovrano di cui non ricordo il nome (né se sia mai stato menzionato, per inciso) è tragicamente spirato. Per cui, com’era ampiamente prevedibile, NonBillClinton prende il suo posto.
Colgo l’occasione per ribadire, nel caso non si fosse capito, che sono più interessato al plot secondario degli intrighi politici del regno di Anderith che non alla trama principale dell’Ordine Imperiale, che si sta trascinando dal libro numero due senza che ancora niente di eclatante sia successo.
Dalton viene giustamente e meritatamente nominato ministro della cultura e io non posso che rallegrarmene perché è ufficialmente il mio personaggio preferito di tutta la serie – perfino meglio della vecchina delle focaccine. Un personaggio che, com’è ovvio attendersi, non vedremo mai più dopo questo libro.
Mentre accadono questi sconvolgimenti politici, un magico corvo di convenienza ruba il diario di Joseph Ander con le istruzioni per usare il Dominie Dirtch dalle mani di Dalton e lo consegna a Richard. Comodo, no?
Intanto, i Rintocchi, che hanno il potere di manipolare fuoco, acqua e aria per uccidere, cominciano a mietere vittime tra gli abitanti di Anderith. L’Ordine Imperiale, nella persona di Stein, anziché scaricare la colpa su Richard come sarebbe stato logico e vantaggioso fare, si mette a fare roghi di streghe di cui non mi può fregare di meno.
Mentre succedeva tutto questo, Fitch ha incontrato Cara, le ha rubato la Spada della Verità – perché LOL – e vuole usarla per ripulire il suo nome dalle accuse di essere un omicida (cosa che è) e stupratore (cosa che non è), ma viene fermato da Beata al Dominie Dirtch e quindi raggiunto da Cara. Subito, la loro postazione viene attaccata dall’avanguardia di Jagang. Il povero Fitch muore in maniera indecorosa, così impara a essere un potenziale stupratore, e gli imperiali si impossessano della Spada. Ovviamente il tocco di classe di Goodkind non può venire a meno in scene come questa:
«Cosa avete trovato?» chiese uno degli uomini mentre scendeva da cavallo.
«Qualche ragazza carina.»
«Non uccidetele tutte» commentò il nuovo arrivato in tono divertito. «A me piacciono ancora vive e calde.»
Cara però salva Beata da un potenziale stupro (nei libri di Goodkind il 99% dei salvataggi avviene prima di uno stupro, sapevatelo) e si congeda, per tornare all’inseguimento della Spada della Fuffosità.
Intanto, sono arrivati i risultati delle elezioni e il popolo di Anderith ha scelto di schierarsi con l’Ordine e non con Richard. Questo dovrebbe risolvere tutto, no?
I risultati elettorali sono un trionfo personale anche per Dalton, se non fosse che NonHillaryClinton sceglie proprio quel momento per rivelargli che sua moglie gioca allegramente al dottore e all’infermiera con NonBillClinton. Che rivelazione sconcertante e inaspettata.
Andiamo avanti veloce perché sennò non ce la caviamo più, che questa reccy è già lunga seimila parole. Kahlan compra una pozione per abortire ma non ha il coraggio, quindi sceglie di portare avanti la gravidanza e affidare il bambino a una coppia di giovani coniugi, interpretati Jason Bateman e Jennifer Graner, che ha più problemi di quanti non dia a vedere, mentre cerca di riallacciare i rapporti con il ragazzo che l’ha messa incinta, interpretato da Michael Cera. No, wait, forse mi sto confondendo…
Richard ritrova Kahlan solo la mattina seguente e scopre che ha perso il bambino (lo so, imprevedibile, eh?). Kahlan è incosciente e gravemente ferita, ma Richard non può curarla perché la guarigione è una magia aggiuntiva e tutta la magia aggiuntiva è sparita a opera dei Rintocchi (a parte quella del Dominie Dirtch, ma non vi aspetterete davvero che le cose in un libro di Goodkind siano consistenti?).
A proposito del Dominie Dirtch, Richard ha anche scoperto, grazie al diario di Joseph Ander (quello che, lo ricordo, gli è stato consegnato da un corvo), che il punto debole della potentissima arma di distruzione di Anderith è che… se ti tappi le orecchie e ascolti le campane il Dominie Dirtch non ti fa niente. Una roba che al confronto la Morte Nera con il suo unico punto vulnerabile lasciato in bella vista è una meraviglia dell’ingegneria bellica.
Lasciate decantare per un secondo la stupidità di questa trovata, e proseguiamo.
[Goodkind è come un buon vino, dopo un po’ fa venire nausea, mal di testa e conati di vomito]
Nelle solite ultime dieci pagine incasinate in cui si risolvono in tre secondi le duecento trame lasciate aperte, Richard affronta i Rintocchi e lo spirito di Joseph Ander, Dalton cafudda NonHillaryClinton e uccide Stein, Zedd ritorna dall’aldilà, Du Chaillu partorisce e… vissero tutti felici e contenti? No, perché… spiegacelo tu, Du Chaillu:
«Ascoltami, Richard. Sono venuta da te per un motivo ben preciso. Solo adesso me ne rendo conto. Sono venuta per evitare che tu perda Kahlan.
«Dentro di lei c’è una trappola magica. Se provi a toccarla con la tua magia per curarla, attiverai la trappola e la ucciderai. Lo hanno fatto per essere sicuri che morisse in ogni caso.»
Non è fantastico?
Poi, mentre Richard e Kahlan stanno abbandonando Anderith, spunta dal nulla Dalton che racconta a Richard la fine della sua storia, perché a Goddkind pesava il culo a mostrarcela.
«Sentitevi libero di uccidermi se lo desiderate. Non me ne importa nulla, davvero.»
«Cosa volete dire?»
«Avete una moglie che vi ama. Godetevela.»
«E vostra moglie?»
Dalton scrollò le spalle. «Temo che non ce la farà.»
Richard aggrottò la fronte. «Di cosa state parlando?»
«C’è un’epidemia terribile tra le prostitute di Fairfield. In qualche modo mia moglie, il sovrano e la sua sposa sono stati contagiati. Anche io lo sono. I primi sintomi si sono già manifestati. Che sfortuna! Mi hanno detto che si tratta di una morte molto spiacevole.
«Il povero sovrano sta piangendo, è inconsolabile. Considerando che era una delle cose che più temeva al mondo… si potrebbe dire che avrebbe dovuto prestare più attenzione alle amanti che sceglieva.
«Ho sentito dire che il Dominie Dirtch è ridotto a un ammasso di pietre informi e inutili. Sembra che tutto il nostro lavoro non sia servito a nulla. Credo che l’imperatore Jagang sarà piuttosto dispiaciuto quando arriverà.»
Questo è quanto, l’epilogo della storia di Anderith, che non sarà mai più nominato. Fa piacere sapere che tutti i nuovi personaggi che abbiamo imparato a conoscere per seicento pagine sono morti fuori scena per un’infezione a trasmissione sessuale di cui nessuno aveva mai sentito parlare, eh? Questo sì che è talento letterario, Goodkind. Keep classy!
Ma se pensate che questa sia sciatteria all’ennesima potenza, ancora non avete visto niente. Alla fine del libro, nel bel mezzo della più sanguinosa guerra che il D’hara e le Terre Centrali abbiano mai affrontato nella loro storia… Richard manda tutto affanculo e scappa con Kahlan e Cara a Heartland, nel suo paesello natale. Perché? Perché gli uomini sono cattivi e non vogliono accettare la sua parola come verità assoluta e insistono nella loro irritante tendenza a pensare con la loro testa.
Questo è il finale, signore e signori, una cagata apocalittica. In linea con il resto della serie.
Che cosa ne penso
Dunque, finita la lettura di quest’ennesima pila fumante di… letteratura, che cosa dire ancora su Goodkind e la sua serie che non è già stato detto?
Cha faccia schifo a livello letterario ormai è un dato di fatto. Non leggo più i libri del Vate sperando di trovarmi innanzi a un buon fantasy, non accadrà mai neanche in un milione di anni. Ormai l’unica cosa che mi spinge a continuare nella lettura della serie sono i LULZ, ovvero, voglio vedere quanto in basso si riesce ad arrivare.
Quindi, come stiamo messi a fantatrash? Di notevole, in questo quinto libro c’è solo l’inizio, con l’Evil Chicken of Doom. Tutto il resto è noia, sciatteria letteraria, confusione, e i soliti quattro meccanismi narrativi di cui Goodkind non è mai parco: kattivi stupratori, sessismo, Richard che ha sempre ragione e MOAR STUPRI! L’elemento di satira politica è francamente ridicolo (e quindi in linea con le capacità dell’autore): i personaggi che vorrebbero parodizzare i Clinton non solo appaiono dei leader migliori di quanto non siano Richard e Kahlan, ma la parodia stessa è un epic fail megagalattico. Sei l’autore, puoi far succedere a Bill Clinton e Hillary Clinton tutte le disgrazie del mondo e cosa fai? Due stupri, del sesso extraconiugale e li fai morire per una STD? Piiiiigro! È un po’ come quando Roland Emmerich ha inserito in Godzilla due personaggi, parodia dei critici cinematografici Siskel e Ebert, che amavano stroncare i suoi film, e non ha nemmeno colto l’occasione per farli sbranare dal mostro eponimo.
In virtù di tutto ciò, dichiaro L’anima del fuoco, AKA La Spada della Fuffosità 5 un fallimento sia preso come fantasy in sé, sia visto da un’ottica fantatrash.
Prossimamente su questi schermi, prima di affrontare il sesto volume, ossia il libro dell’Oggettivismo, quello a partire dal quale, a detta di molti, la serie comincia ad andare a ramengo, darò un’occhiata al prequel della serie, Debito di ossa. Perché? Perché sono solo una sessantina di pagine e io sono più pigro di Goodkind quando scrive i finali dei suoi romanzi.
Voto finale
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*Nel caso ve lo stiate domandando, no, non ho un paio di scarpe da jogging, perché ho il culo di piombo e gli spazi aperti mi mettono inquietudine.