Recensione "L'arte di ascoltare i battiti del cuore" di Jan-Philipp Sendker

Creato il 03 dicembre 2011 da Maila Tritto
"Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l'ultima volta".

L'arte di ascoltare i battiti del cuore di Jan-Philipp Sendker


 

L'arte di ascoltare i battiti del cuore di Jan-Philipp Sendker, edito da Neri Pozza e curato nella versione brossurata da BEAT, è un romanzo che trasporta -letteralmente- il lettore in un altro mondo. E' il mondo orientale -della Birmania - con i suoi misteri e il suo fascino. In 303 pagine, si ha come l'impressione di essere coinvolti direttamente nella storia narrata. Tutto ciò, avviene piano - non c'è fretta. Abbiamo come l'impressione di essere lì, di assistere anche noi alla storia raccontata da un vecchio avventore "dalla camicia ingiallita e dai sandali di gomma" - com'è descritto dall'autore. La storia narra di Julia Win - una giovane donna newyorkese - che è in cerca delle tracce di suo padre - misteriosamente scomparso da quattro anni. La polizia ha svolto le indagini pur di comprendere il motivo di tale scomparsa. Nonostante ciò, non è ancora riuscita a scoprire perché Tin Win - il padre di Julia - abbia lasciato, improvvisamente, la propria famiglia. Sarà, dunque, la ragazza a compiere un passo decisivo per la propria vita. Infatti, riceverà dalla madre una lettera conservata - gelosamente - dal padre. Una lettera appassionata e ricca d'amore, con un solo indizio: l'indirizzo di un'abitazione in un piccolo villaggio della Birmania, Kalaw. Così, Julia arriverà in quel villaggio per comprendere il motivo per cui suo padre non ha fatto sapere nulla di sé - non solo alla sua famiglia bensì, prima di tutto, a lei che lo ha sempre amato. Di quell'amore che solo un figlio può provare nei confronti del proprio genitore. Quando giungerà, per caso, in una modesta sala da tè conoscerà un vecchio dalla camicia ingiallita che inizierà a raccontarle una storia - a lei - sconosciuta. Una storia che, però, fa parte della vita passata di suo padre. Ho letto il romanzo di Sendker con molta attenzione per non perdermi nulla della magia contenuta nelle pagine. La scrittura è talmente fluida e la suddivisione in capitoli, così precisa, che leggerlo è stato qualcosa di davvero piacevole. L'elemento che ho apprezzato maggiormente - e che, poi, è il filo conduttore di tutta la narrazione - è l'amore. L'amore è, infatti, il sentimento che prevale in tutta la storia. Esso non deve essere inteso - solo - come amore vissuto tra un uomo e una donna bensì l'amore espresso nel legame familiare. Si arriva, perciò, a scoprire il motivo di quella scomparsa che - in un certo senso - segnerà la vita di Julia e che risiede in quei "cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l'ultima volta".

Sinossi: Il padre di Julia è scomparso improvvisamente nel nulla. Sono passati ormai quattro anni e l’unico indizio che porta sulle sue tracce sono le parole di un’intensa lettera d’amore indirizzata a una donna in Birmania. La ragazza decide di partire per scoprire i segreti del padre e in un villaggio tra le montagne, attraverso i magici racconti di un anziano che sostiene di averlo conosciuto, si sente per la prima volta veramente vicina a lui. Un viaggio nell’anima segreta della Birmania e nella passione d’amore, il romanzo che ha svelato sulla scena letteraria il talento di Sendker.Titolo: L'arte di ascoltare i battiti del cuore
Autore: Jan-Philipp Sendker
Editore: BEAT (versione originale Neri Pozza)
Data di pubblicazione: 06/04/2011
Prezzo: 9,00 Euro
Pagine: 303
ISBN:
978-8865590423

JAN-PHILIPP SENDKER:
è nato nel 1969 ad Amburgo. Vive a Berlino dove lavora come giornalista presso Stern. Con Neri Pozza ha pubblicato Il sussurro delle ombre e Gli scherzi del Dragone.


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