Cosa parla il libro?
Ben Hope è abituato a vivere sul filo del rasoio: prima ha affrontato missioni pericolosissime come ufficiale delle forze speciali dell’esercito, poi, dopo il congedo, si è specializzato nel ritrovare e salvare persone rapite. Ora, però, è un uomo segnato dal dolore che ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle. Per ricominciare una nuova vita, si trasferisce quindi a Oxford e riprende gli studi di Teologia, la sua vera, grande passione. Tuttavia i fantasmi del passato bussano ancora alla sua porta
Perché leggerlo?
L'enigma dell'ultimo apostolo è un thriller mozzafiato, capace di ipnotizzare il lettore tenendolo sulla corda fino all'ultima pagina con le sue scene avvincenti e intriganti peccato che alla fine vi lascerà un pò l'amaro in bocca. I personaggi e la trama sono ricchi di tante sfaccettature che fanno immaginare anche le scene meno realistiche del libro. Un libro forse più adatto ai maschietti perché ricco di scene d'azioni e che mescola religione e politica in nome del potere, senza ombra di dubbio non vi annoierà per i continui avvenimenti e le corse rocambolesche è adatto dolo alle donne che amano il genere
Ecco un stralcio del libro «È diventata una brillante accademica. È sempre andata avanti a gonfie vele, completando i suoi studi senza difficoltà. Archeologia. Laureata a pieni voti al Magdalen. Le si apriva davanti una carriera promettente. L’archeologia biblica è un importante campo di studi, una scienza relativamente recente, e Zoë è stata uno dei suoi pionieri. Faceva parte della squadra che l’anno scorso ha trovato quegli ostraka in tunisia.» Ben annuì. Ostrakon, dal greco, significava conchiglia, guscio. Nella sua forma plurale, era il nome dato dagli archeologi a quei frammenti di vasellame di terracotta che un tempo servivano come facile supporto scrittorio. Gli ostraka erano stati ampiamente usati nell’antichità per registrare contratti, vendite e profitti, o come base per manoscritti e scritture religiose.