Recensione "L'estate dei fantasmi" di Sandra Mitchell

Creato il 09 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Un’estate da “seppellire”… per non dimenticare Un soleggiato affresco di sentimenti rivolto sia ai giovani che agli adulti desiderosi di un tuffo nel passato della loro adolescenza. Lo scorrere delle emozioni fresche, pure e pungenti dei protagonisti si districa in quella sottile trama che fa da sfondo al verde periodo adolescenziale che noi tutti siamo costretti piacevolmente (o non) ad attraversare, e vede l’evolversi dei rapporti umani in una scala di conquiste e delusioni fondamentali per il percorso di crescita interiore che segnerà profondamente, seppure con diverse tonalità, tutti i personaggi centrali di questo romanzo, nelle cui pagine non si faranno certo desiderare gli alti momenti di suspance e i giochi di mistero insolvibili fino al termine della storia. Il triangolo amoroso tra Iris, Colette e Ben, farà da contorno al tema centrale delle avventure vissute dai tre protagonisti, occupati a risolvere il caso di Elijah, giovane scomparso in circostanze misteriose molti anni prima, il cui fantasma sembra essere risvegliato proprio da Iris, durante uno degli strani rituali magici che lei e la sua inseparabile amica Colette sono solite esercitare, praticamente da sempre.
Un’atmosfera dipinta da quei gesti, da quelle espressioni e dalle sensazioni tipiche dell’animo agrodolce che attraversa l’invisibile confine dalla fanciullezza allo stato di consapevolezza che precede la maturità, accompagnerà le giornate inizialmente monotone delle due amiche, fantasiose sognatrici di un futuro prossimo più fluido di forti emozioni.  Una patina di misticismo rende le loro vite diverse da quella delle comuni coetanee, proiettandole in un mondo che le distacca pericolosamente dalla realtà, fino al giorno in cui il gioco assume il volto e il nome del fantasma di Elijah, il quale non smetterà d’inquietare tanto Iris, quanto il lettore, con la stessa frase che si ripeterà continuamente nel corso delle vicende, sempre più elettrizzanti: “Cosa fai, Iris?”. Una breve domanda capace di scuotere l’animo della ragazzina, a tal punto d’accendere in lei il desiderio insanabile di scavare nel passato del giovane fantasma inizialmente avvicinatosi a lei in maniera amichevole, ma ben presto divenuto ostile e imprevedibile, coinvolgendo nell’ardua ricerca la capricciosa Colette e lui, Ben, il ragazzo trascinato in questa incredibile avventura estiva dalle due amiche, divenuto presto oggetto di desiderio e motivo di un’improvvisa, nonché inattesa e sottile competizione tra loro. Una serie di episodi ad un passo dal mondo del paranormale, quali una sorta di sogni premonitori, oggetti misteriosamente spostati, scritte segnate dalla firma dello stesso spirito che cerca di mettersi in contatto con i tre investigatori improvvisati, sassi che lanciano messaggi di segreti in attesa di essere rivelati e vere e proprie avvisaglie di un’ira oscura che minaccia l’incolumità della coraggiosa Iris, vedranno la sfilza degli eccentrici personaggi che ruotano attorno al nebuloso passato di Elijah, spostando il lettore a dubitare ora dell’uno, ora dell’altro possibile sospetto omicida. Perché è questa la terribile probabilità che mantiene il ricordo del ragazzo scomparso durante una lontana notte, ancora vivo eppure silente nel cuore di chi un tempo l’aveva conosciuto: il suo poter essere stato assassinato da qualcuno. I diversi moventi si scontreranno con una realtà sempre più intricata e dolorosa per Iris, l’unica persona con la quale il fantasma sembra voler davvero comunicare. Un detective “in primavera” in balia delle proprie emozioni contrastanti, diventerà l’eroina di un’estate indimenticabile, per chi avrà il buon gusto di arricchire la propria libreria con questo romanzo intriso dallo stile veloce e mai monotono dell’autrice, schietto nei dialoghi per nulla scontati dei personaggi, vivo di una pulsazione che rende le immagini reali, incalzanti persino in quei retroscena che vedono le riflessioni di Iris, tutt’un tratto ritrovatasi a dover fare i conti con un passato che la riguarda più da vicino di quanto avesse potuto credere. E di una verità dolorosa che potrebbe stupire quanto deludere le aspettative riversate sul caso di Elijah Landry e della sua triste storia. Un romanzo in cui lo spessore dei sentimenti aumenterà gradualmente, invitando il lettore ad innamorarsi di un mondo ancora in erba, ma già ricco di quei valori per cui vale la pena, a volte, dire addio a qualcosa che ci renderebbe felici. Perché la felicità è, inevitabilmente, oggetto di gioia per alcuni, e di rinuncia per altri, nel medesimo istante in cui viene vissuta; ed è allora che tra i volti che portano i nomi di Amore e Amicizia, non sussiste quasi più alcuna differenza. Prendendola in giro, risposi: <<Sei soltanto invidiosa perchè io sono stata arrestata e tu no.>> <<Effettivamente sì>> disse ridendo. <<L'arancione mi dona tantissimo, molto più che a te.>> Incrociai le grambe mettendomi al centro del letto e la guardai. Il viso di Colette era immobile. i suoi movimenti erano diventati eleganti e decisi. Aveva gli zigomi alti e il suo mento seguiva una linea delicata. Era davvero bella e noi avevamo davvero chiuso con quei giochi da bambine. Improvvisamente nervosa, le chiesi: <<Noi saremo sempre amiche, vero?>>. L'AUTRICE:
Sandra Mitchell, scrittrice pluripremiata e appassionata di storie del mistero, vive a Indianapolis con la sua famiglia. L'estate dei fantasmi è arrivato fra i finalisti del premio Edgar per i libri YA.

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