Recensione: L. Hallstrom - Amore, cucina e curry

Creato il 20 ottobre 2014 da Enricobo2
Ogni tanto mi portano anche al cinema. Dunque ecco qua. Tratto da un romanzotto di Morais, dall'autore di Chocolat, ci si aspetterebbe un po' più di originalità, invece diciamo che questo gradevole filmetto ne ricalca in pieno soltanto stile e andamento. Confezionato con cura ed una certa eleganza a partire da una accattivante fotografia, con ottimi caratteristi a condire il tutto, segue un filone che ormai sembra imperare nello showbusiness, la cucina. Visto che ormai su ogni schermo televisivo non si parla d'altro e che i ragazzini sognano di fare lo chef invece che il calciatore, si è pensato di mettere insieme un buon prodotto di consumo, ben presentato, che paghi lì'occhio assieme al gusto come si conviene nei ristoranti che vogliono fare successo. L'esile vicenda, comprende un giovane cuoco indiano costretto a fuggire dalla sua terra con la sua famiglia, che si trasferisce in un idilliaco paesino francese, appunto nel mondo simbolo della cucina assoluta e dopo alterne vicende con la cattiva oppositrice che poi, finalmente affascinata si trasforma in buon mentore, mutandosi da strega infame in fata buona, incontra successo e amore e vissero felici e contenti. Passerete un paio d'ore gradevoli e moderatamente divertenti, perché comunque se sei un abile confezionatore di piatti raffinati alla fine anche con ingredienti banali, riesci a presentare un piatto piacevole. D'altronde ne abbiamo anche bisogno, non è obbligatorio produrre solo capolavori. Fatto apposta per andare bene sugli schermi di tutto il mondo, perché così si fa il successo globalizzato, piacerà di certo anche dagli Stati Uniti all'India, dove rivaleggerà di certo con Bolliwood. Almeno però dargli un titolo meno scontato, ma questo è solo un problema del distributore italiano.

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