Il protagonista è uomo di mezza età che, invece di partecipare al funerale di un parente, decide di andare a vedere la casa dove abitava da bambino L'abitazione non gli causa nessuna emozione ma viene attirato verso la fattoria in fondo al sentiero, dove un tempo viveva una sua amica. La vista dell'oceano porta a galla vecchi ricordi, alcuni macabri altri spaventosi, che il protagonista aveva dimenticato.
Ad affiancarlo, sia da adulto, sia nei ricordi di quando era bambino, ci sono tre donne, assolutamente, non convenzionali: Una nonna, una mamma e Lettie Hempstock, una bambina dolce, forte e magica. Questi tre personaggi sono adorabili: misteriosi, magici e divertenti. Tripletta vincente.
Il protagonista, per la maggior parte del tempo, non mi ha colpito, anche se è un lettore e il suo rifugiarsi nei libri per staccare dal mondo reale, mi ha fatto un po immedesimare.
Le atmosfere che Gaiman riesce a creare sono molto belle ed evocative, e soprattutto particolari.
La "stranezza" è parte fondamentale della storia, che se no, non sarebbe niente di che.
Nello svolgimento ci sono temi che già sono stati trattati dall'autore, e che quindi non lo rendono molto originale, e parti che mi sarebbe piaciuto avessero più spazio.
Carina l'idea del personaggio cattivo, nella prima forma, e il finale.In conclusione: Sicuramente non il più bel Gaiman che abbia letto. Una storia semplice con elementi magici che si legge velocemente e piacevolmente, adatta principalmente ad un pubblico giovane o a degli amanti di libri per ragazzi, come me.
Molto