Recensione: L'Ordine della Croce, di Virginia De Winter

Da Isahale
Recensione
Titolo: L'Ordine della Croce (Black Friars #3)
Autore: Virginia De Winter
Editore: Fazi Pagine: 528 "Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento di uno scheletro di un giovane ragazzo, la cui identità è ignota, e questa volta non potrà ricorrere ai suoi poteri di evocatrice ma solo alle sue conoscenze mediche. Dalle indagini emerge a poco a poco un'oscura e inquietante verità: le ossa rinvenute sono solo il coperchio di un vaso di Pandora che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale; segreti di personaggi potenti disposti a tutto pur di mantenerli tali. In Aldenor intanto il re Fabian Vambenberg è gravemente ferito, e il suo erede Axel, fidanzato di Eloise, è costretto a tornare lasciando sola Eloise in questa che si preannuncia come la missione più rischiosa della sua vita. Un mistero irrisolto, una città dai mille segreti, l'ultimo viaggio nel mondo di Black Friars."


È giunta. È giunta la fine della saga Black Friars anche per me, e anche io sono arrivata a soffrire con tutti quei poveri lettori che dopo aver letto i romanzi di Virginia De Winter ne sono rimasti totalmente stregati, così tanto da non riuscire più a fare altro che pensare alla prontezza di spirito di Bryce, alla perfezione di Sophia e Gabriel (la SOPHIEL, per gli amici) e il mio adorato Stephen Eldrige. Sì, io lo amo anche se non mi ricambierà mai. Nell'Ordine della Croce tutti i punti della trama intessuta finemente dalla De Winter hanno trovato una conclusione. A partire dalla storia con cui siamo entrati nel mondo della Vecchia Capitale, quella di Eloise e Axel, fino ad arrivare a quella che abbiamo imparato ad amare (perché è così), di Sophia e Gabriel. Mi dispiace solo per il mausoleo di Bryce che tutt'ora non ha trovato una conclusione, che spero però raggiunga in qualche altro seguito *coff coff* messaggi subliminali verso la De Winter *coff coff*. Nella Croce molte storyline sono maturate. Alcune hanno trovato una conclusione, come quella della Rivolta e della misteriosa e affascinante figura di Clarisse Granville e i suoi due amici di infanzia Nassar Stuart e De Plessy. Se infatti eravamo già venuti a conoscenza di alcuni dei più importanti tasselli del puzzle, adesso il tutto si è concluso chiarendo ogni minimo dettaglio. Cosa era successo quella notte? Chi aveva realmente scatenato il Presidio? Sottolineo anche l'approfondimento delGranducato di Nalvalle, che vorrei tanto - così tanto - rivedere in futuro, magari con il permesso della De Winter di leggerne i dettagli più affascinanti. Anche i vampiri Blackmore hanno fatto ancora una volta la loro comparsa con tutta la comitiva al seguito, riscaldandomi l'anima da lettrice e soddisfacendo la fame di Studium.
Che dire? Ormai io e la De Winter andiamo d'accordo, anzi di più! A questo punto credo leggerei qualsiasi cosa nato dalla sua penna (e lo farò, datemi solo tempo) e divorerei seduta stante qualsiasi altro romanzo sulle avventure dei Regni di Aldenor, Altieres e seguito. Dopo quattro romanzi di sarcasmo immancabile, esperta caratterizzazione, ambientazioni a tratti cupe e spaventose e in altri momenti così in contrasto, divertenti anche nell'oscurità gotica, posso dire che sì, Virginia De Winter mi ha conquistata. Aspetto solo qualche sua nuova serie, qualche suo nuovo mondo per godere appieno del fascino della sua scrittura. Nota: dovrei proprio provare Oscure Gioie, la sua ultima storia ambientata in Inghilterra. 5 gusci su 5. Potete acquistare L'Ordine della Croce qui!

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