Titolo: L'ultimo angelo (Hush Hush IV) Autore: Becca Fitzpatrick Pagine: 372 pagine Editore: Piemme Freeway Prezzo: 17€ Data d'uscita: 2 Gennaio 2013
Trama: Nora è assolutamente sicura che Patch sia il suo unico, vero amore. Che sia un angelo caduto non importa, lui è tutto quello che vuole. Purtroppo, però, il loro destino sembra quello di essere nemici mortali. Eppure, Nora e Patch affronteranno insieme l’ultima battaglia. Vecchi avversari ritorneranno, nuovi nemici si riveleranno e antiche amicizie tradiranno, minacciando la pace che i due innamorati cercano disperatamente. Il campo di battaglia si delinea, e indietro non si può tornare. Ma da quale parte sceglieranno di combattere? E, alla fine, scopriranno che esistono ostacoli che nemmeno l’amore può vincere?
Recensione: “L’ultimo angelo” di Becca Fitzpatrick. E con questo libro si conclude la tetralogia Hush Hush che tanto mi ha fatto emozionare. Ho iniziato questa saga lo scorso anno in occasione dell’uscita del terzo libro “Sulle ali di un angelo” (i primi due libri sono “Il bacio dell’angelo caduto” e “Angeli nell’ombra”). Una saga iniziata bene, proseguita benissimo e conclusasi benino. Ebbene sì, quest’ultimo capitolo mi ha delusa. E pensare che avevo tantissime aspettative. Partiamo con ordine: Attenzione Spoiler Il libro ha al centro della narrazione la guerra tra Nephilim e Angeli caduti. Alla fine del terzo libro Nora scopre di essere figlia di Hank Miller, la celebre “Mano Nera” ovvero il capo dei Nephilim (razza nata dal rapporto tra angeli caduti e umani). Prima di essere ucciso, Hank era riuscita a costringere Nora a mettersi a capo dell’esercito dei Nephilim, pena la morte sua e di sua madre. Perciò, dopo la morte di Hank, Nora è divisa tra due fuochi: da una parte la difesa dei Nephilim e la guida dell’esercito nella guerra, battaglia da lei appoggiata (per impedire alla sua razza di essere serva e subire il possesso da parte degli angeli caduti durante il periodo di Chesvan) e da una parte l’amore per Patch, un angelo caduto pronto a sacrificare tutto per lei. Nora purtroppo, per via del giuramento, non può evitare la guerra o tentativi diplomatici per porre fine alla diatriba tra le 2 razze e così inizia una dura preparazione fisica per essere pronta, per via dell’imminente arrivo del mese di Chesvan. E quando per la prima volta rischia di diventare vassallo di un angelo caduto, capisce che tutto questo non è giusto. La guerra della sua gente è anche la sua guerra. In Nora si accede un sentimento di appartenenza. Ad aiutarla c’è Dante, braccio destro della Mano Nera e ora suo consigliere. Tra i due si instaura subito un legame forte, che susciterà gelosia in Patch e sentimenti contrastanti in Nora. Sarà proprio per Dante che Nora prova per la prima volta l’arte diabolica, una sostanza magica creata per aiutare i Nephilim a combattere, e presumibilmente a sconfiggere, gli angeli caduti. A scombinare poi la vita della protagonista c’è anche Marcie, nemica della ragazza e figlia di Hank, che decide di trasferirsi da Nora sperando di scoprire qualcosa sull’omicidio di suo padre. Per fortuna a tirarle su il morale c’è la fedele amica Vee e l’inseparabile amico Scott, anch’egli Nephilim, che pur provando sentimenti per Nora e stuzzicandola continuamente, decide di mettersi da parte e di fare solo l’amico. La storia è avvincente, come d’altronde lo è stata quella dei volumi precedenti, ma in questo ultimo volume ho trovato un certo abuso di colpi di scena che personalmente ho trovato fin troppo fuori luogo e poco probabili. Lo stile narrativo rimane sempre chiaro e i richiami ai volumi precedenti sono stati frequenti (anche se personalmente ho avuto bisogno di riprendere in mano i primi 3 volumi perché molti avvenimenti mi sfuggivano). In questo romanzo ho trovato un’inversione di ruoli tra Nora e Patch. Se nei primi volumi Patch era il più forte, emotivamente e caratterialmente, e Nora era la più fragile, in questo ultimo libro Nora è radicalmente cambiata. Maturata certo! Ma è diventata anche una persona pronta ad ingannare e spesso egoista. Sono rimasta delusa perché in Nora mi rispecchiavo e provavo una certa empatia per il personaggio: ma in questo libro non mi ci sono più ritrovata! Dimostra una chiara voglia combattere per i propri ideali (giustissimo!), un chiaro desiderio di dimostrare di non esser più una debole umana, ma una Nephilim forte e coraggiosa (giusto!); ma per fare questo è pronta anche ad usare l’inganno e la menzogna, e questa cosa mi ha delusa (certo bisogna considerare l’influenza negativa dell’arte diabolica e di Dante, ma non sempre la colpa può essere attribuita a loro). Fini giusti raggiunti con mezzi sbagliati. Viceversa Patch mostra una maggiore ingenuità: furbo, schivo, forte in passato, ora invece non è più l’angelo caduto dei precedenti libro, pur mantenendo queste caratteristiche non è più il Patch a cui era impossibile torcergli un capello o ingannarlo. E il suo amore sterminato per Nora lo ha spinto ad essere “più debole” che in passato e questa cosa non mi è andata tanto giù. Altra cosa di cui non mi capacito è la velocità con cui i personaggi si riappacificano e si perdonano: un po’ di suspense e di ostilità serve, rende la storia più realista! Detto questo passiamo alle conclusioni. Questa saga poteva terminare meglio, c’è stato un calo rispetto ai primi volumi. Io assegno 3 stelline e ½ (ma per il rotto della cuffia).