A dodici anni, Zach passa i pomeriggi a inventare storie con le sue due migliori amiche, Poppy e Alice: i tre hanno affidato il dominio del loro regno immaginario all'enigmatica Regina, una bambola di porcellana così perfetta da sembrare viva. Un brutto giorno il padre affronta Zach intimandogli di crescere e di cominciare a interessarsi a cose "da grandi". Il mondo di Zach sembra andare in frantumi, finché una notte la Regina compare in sogno a Poppy, rivelandole di essere stata una bambina in carne e ossa di nome Eleanor, le cui ceneri si trovano ora all'interno della bambola; Eleanor non avrà pace finché non sarà seppellita nella sua tomba, in una lontana cittadina dall'altra parte degli Stati Uniti. I tre ragazzi partono nel cuore della notte, dormendo sotto le stelle, accampandosi nei cimiteri, incontrando bizzarri personaggi che parlano alla bambola scambiandola per una bambina vera, in un viaggio che cambierà per sempre le loro esistenze.
La splendida cover della versione italiana e la fama dell'autrice in questione, mi hanno spinta a leggere questo piccolo libro autoconclusivo che racconta una storia favolistica dai risvolti macabri. Sinceramente il romanzo non mi ha colpita particolarmente, l'ho trovato sicuramente carino, scorrevole e facilmente leggibile, ma non mi ha conquistata.
I protagonisti del romanzo sono tre ragazzi di 13 anni: due bambine e un bambino che giocano insieme inventando dei mondi fantastici pieni di avventure e con delle bambole che hanno personalizzato e reinventato. Interpretano le loro storie con passione e dedizione finché un giorno, dopo l'abbandono del gioco da parte del ragazzo, le due bambine decidono di aprire la teca proibita che contiene la bambola che ha dato inizio a tutto: la Regina. Onnipresente ma mai partecipe nelle avventre magiche di loro invenzione, la bambola si rivela nascondere un segreto inquietante che i protagonisti devono risolvere.
Fondamentalmente vedo questa storia più come un racconto lungo che come un romanzo più complesso ed articolato, l'ho letto in pochissimo tempo e sono rimasta un po' delusa. Come ho già detto l'ho trovato piacevole e a tratti inquietante, ma fondamentalmente insieme al gioco, al viaggio e alla sua conclusione, non c'è molto altro. Bisogna scavare e cercare d'interpretare questa storia come un'avventura che racconta la crescita dei protagonisti che a 13 anni sono al varco tirati indietro dall'infanzia spensierata e avanti dall'adolescenza ormai iniziata. Zac, Poppy e Alice, spaventati dai tanti cambiamenti che stanno avvenendo nelle loro vite, in primis nel rapporto tra di loro, si rifugiano in un mondo inventato: un posto che trovano confortevole e manipolabile che appare e scompare a loro piacimento. Insomma, sfogano le loro fantasie in questo modo finché il viaggio imposto dalla scoperta della storia della bambola Regina, non li porta ad affrontare in modo più maturo tutti questi cambiamenti. Il tema del gioco, della scoperta, del viaggio con quel tocco di macabro legato alla Regina rende il libro carino ma incompleto. Mi è sembrato, infatti, che mancassero delle componenti e che ci fossero delle parti ripetute; poteva essere meglio perché la storia è carina. La scoperta del passato della bambola, che non è ciò che sembra, crea una leggera tensione che spinge il lettre ad andare vanti pagina per pagina con determinate aspettative. La componente macabra movimenta la narrazione che altrimenti non avrebbe ragione di esistere. Avrete sicuramente capito che mi aspettavo qualcosa di più dal libro(più spazio dedicato ai protagonisti, uno svolgimento della storia più articolato, maggiore ricchezza di contenuto, un finale diverso..) infatti, alla fine della lettura non sono riuscita a formulare un giudizio positivo o negativo. Dopo alcune riflessioni ho deciso di assegnare tre stelline un po' stiracchiate al romanzo attendendo di leggere qualcos'altro dell'autrice. Se cercate qualcosa di veloce da leggere, un po' infantile, leggero e fondamentalmente piacevole,il libro fa per voi.
Lya