Recensione: "LA CHIAVE D'ORO" di Regina Pozzati.

Creato il 21 marzo 2015 da Blog
Genere: Romance StoricoEditore: Self PublishingPagine: 206Prezzo Ebook: € 2,49Prezzo Cartaceo: € 14,90Uscita: 21 Gennaio 2015
Sinossi:Mar Mediterraneo, 1314Quando il crudele capitano Croix assalta la maestosa Arcadia, l'ultima cosa che si aspetta è di trovare la sua stiva vuota. La famiglia a cui appartiene, quella dei Chillemi, è infatti una delle più ricche e prestigiose di Roma. Sarà l'intuito a guidarlo verso il segreto che nasconde e che accomuna due individui all'apparenza inconciliabili.
L'amuleto al collo della giovane Evelina, figlia dell'uomo a cui è stato dato l'incarico di ripulire le acque del Mediterraneo dai pirati, è infatti perfettamente identico ad uno che Croix ha già visto addosso al capitano di una nave da guerra francese. Un uomo, le cui ultime parole sono state "Je n’ai pas parlé".
Non ho parlato.
L’autore:Regina Pozzati nasce a Bologna, città che ama immensamente. Sogna storie sin da quando è bambina, accompagnata dalla magia di suo padre, illusionista per passione, e dalle letture che hanno riempito le sue giornate. Coltiva l’amore per la scrittura con la stessa caparbietà con cui conduce la propria vita. Ama finire le cose che inizia e adora le sfide. Si trasferisce a Milano il giorno stesso in cui si laurea, per amore e contro al volere della propria famiglia. Riversa tutta se stessa in quello che scrive, fondendo insieme generi diversi e dando vita a personaggi marcati, capaci di essere amati e odiati con la medesima intensità. Ha scritto storie di diverso genere, tra cui Fantasy, Soprannaturale, Avventura e Azione. La Chiave d’Oroè il primo romanzo che ha deciso di pubblicare.Contatti: Profilo FacebookLa sua pagina GoodreadsAvventura, sentimenti, ambito storico, personaggi fieri e intraprendenti: questi sono gli ingredienti del romanzo “La chiave d’Oro”. In un vortice di emozioni e azione, si dipana la vicenda nella scenografia suggestiva del Mediterraneo durante il XIV secolo. La storia d’amore segue i canoni tradizionali del romance: lei giovane nobile e lui pirata, dalle personalità affini. Ma questi personaggi principali si discostano dallo stereotipo di fascino classico spesso riservato ai protagonisti del romance. Evelina Chillemi presenta lineamenti marcati, mentre il comandante pirata Croix non è un fenomeno di bellezza. Riesce abbastanza bene la sfida dell’autrice di compensare la scarsa attrattiva fisica di Croix con il carisma e l’indole. Mi ha coinvolto seguire la loro evoluzione psicologica e sentimentale, tra peripezie e scontri di volontà. Attorno a loro gravitano gli altri personaggi legati all'universo della pirateria. Tra questi spiccano le figure dell’ammiraglio Chillemi, inflessibile cacciatore di pirati, e di Hasan, diviso tra la fede e il senso di onore e lealtà. Mi ha divertito leggere di Ettore, il pappagallo dell’ammiraglio Chillemi.Evidente l’accuratezza storico-marittima: ho apprezzato le descrizioni di velieri, scontri navali e della vita in mare dell’epoca. Il tutto è sostenuto da uno stile fluido che permette di immedesimarsi nelle sensazioni e nel contesto.Tuttavia la vicenda poteva essere gestita in modo migliore. Tra i difetti più evidenti ci sono lacune nella struttura dei fatti, in quanto l’autrice preferisce concentrarsi sulla psicologia degli individui, e la tendenza a descrivere i personaggi, soprattutto quelli marginali.Incertezze rilevanti che però non minano il ritmo incalzante, esortando il lettore ad appassionarsi a una storia di pirateria e amore ambientata in un passato torbido.

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