Recensione "La chimera di Praga" di Laini Taylor

Creato il 23 luglio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Antonella Albano Cari lettori,  oggi vi proponiamo un romanzo della Fazi Editore che ha fatto molto ben parlare di sé: "La chimera di Praga" di Laini Taylor.

Autore: Laini Taylor
Titolo: La chimera di Praga Titolo Originale: Daughter of Smoke & Bone Traduzione: di Donatella Rizzati Casa Editrice: Fazi Pagine: 388 Prezzo: € 14.90 Data Pubblicazione: Maggio 2012 Trama: «C’era una volta un angelo che s’innamorò di un diavolo… ma il loro era un amore impossibile». Karou è una persona speciale. Ha dei capelli naturalmente blu splendenti come seta e una filigrana di tatuaggi su tutto il corpo. È di casa nei vicoli più stretti di Praga come nei caotici mercati di Marrakech, e parla quasi tutte le lingue del mondo, e non solo quelle umane. Ma Karou ha un segreto. A volte scompare per giorni, nessuno sa dove. E nemmeno lei sa quale sia la sua origine. Fino a quando, un giorno, non appaiono su molte porte in giro per il mondo misteriose impronte nere. Delle sconosciute figure alate, arrivate da una fessura nel cielo, le imprimono nel legno e nel ferro. Una di loro incontra Karou nell’affollata città vecchia di Marrakech: è allora che inizia un amore le cui radici affondano in un violento passato. Alla fine Karou scoprirà di sé più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
RECENSIONE Che cosa ci si aspetta da un paranormal romance? I lettori avvertiti e convinti sanno di cosa sto parlando. Alcuni forse, ingenui, non vanno verso un libro con precise aspettative, riposte nel comodo alveo del genere. Questi sono forse quelli che in libreria gironzolano finché non sono colpiti da una copertina, da un titolo, da un nome. In quest'ordine. Le lettrici professioniste invece (la maggioranza donne, si sa) sanno bene, ripeto, che cosa aspettarsi: una storia d'amore ambientata in un mondo fantasy, in cui possono esserci vampiri, licantropi, fate, angeli e creature varie. Una sospensione del senso della realtà consente di evadere, di sognare un mondo diverso e, appunto, fantastico, in cui regna l'oscurità o qualche maligno signore, o faide o guerre millenarie o tanti mondi contrapposti che convivono a livello multidimensionale. Questo da parte dei lettori. E gli scrittori? Alcuni usano il genere come un salvagente e galleggiano, giocando con il desiderio delle lettricidi emozionarsi e immedesimarsi contemplando l'amore irripetibile e la passione irrefrenabile. Girano attorno al genere, ci arzigogolano su, usando la loro capacità creativa e la conoscenza dei meccanismi tipici del romance, unite alla limitata stravaganza del paranormal. Tutto questo per introdurre il libro che vado a recensire: La chimera di Praga di Laini Taylor.

Genere o non genere, questa scrittrice ha scritto un buon romanzo? Be', arriviamoci con calma. Prima di tutto Laini Taylor “sa” scrivere. Le parole volano leggere e giuste, senza eccessi e senza banalità, descrivono in maniera aerea senza essere leziose. Il suo lessico è antico e nuovo e forma con apparente semplicità le scene e i dialoghi. Il mondo che descrive è “creativo”. Certo non è la prima a immaginare nuovi universi e non sarà l'ultima. Quanto pesa sul lettore lo stupore per un mondo alternativo con due lune e tutta una serie di creature che non somigliano agli uomini, ma non se ne discostano in fondo poi così tanto? Un mondo in guerra, quello a cui si accede dal varco che vuol essere questo libro. Sulla guerra ci torniamo.

I protagonisti? Belli, bellissimi. Originali? Trendy? Sì e no. Karou è una diciassettenne che nasconde in bella mostra, davanti agli occhi di tutti, il segreto della sua estraneità al mondo in cui vive. Come i suoi capelli azzurri, che stupiscono solo un po', all'inizio. Una diciassettenne che si sente estranea: niente di strano. Questa ragazza sente che le manca qualcosa, ha come un vuoto dentro. C'è qualche diciassettenne esente da questa sensazione? Qualcuno sì forse, ma su, non facciamolo sentire come fosse un'eccezione. Anche se è un'eccezione. Karou ha i capelli azzurri, è piena di tatuaggi, vive sola e disegna il mondo con passione. E vuole essere amata. Sembra un cliché, ma è un bel personaggio e Laini Taylor sa descriverlo. Come pare il genere (romance) voglia, il protagonista maschile entra un bel po' più tardi. Forza e dolcezza, solitudine e fierezza.  Un angelo ferito. Stimola l'istinto della crocerossina e anche… be' altri istinti variegati, ma, soprattutto, è la metà di un tutto che ha bisogno di completarsi. Il come e il perché i due possano e debbano stare insieme non arriva con facilità nel romanzo: Laini Taylor è molto brava a costruire la storia e il romanzo si legge d'un fiato, perché la voglia di comporre i pezzi del puzzle cresce di pari passo con il desiderio che l'amore, da percezione di una mancanza diventi una trionfante e sorridente letizia. Non guasta poi che il punto di vista si sposti spesso da Karou ad Akiva, cosicché la monotonia è scongiurata.


La chimera di Praga offre tutto questo, insieme a bellissime descrizioni della città antica e affascinante. Anche i personaggi secondari sono in rilievo, come nei disegni di Karou. Umani e ferini, potenti e delicati. E veniamo al punto: Karou significa speranza e questo paranormal romance affida al suo personaggio principale il compito di incarnare questa virtù
«Speranza? La speranza può essere una forza potentissima. Forse non c’è vera magia in essa, ma quando sai quello che speri fortissimamente e lo custodisci come una luce dentro di te, puoi far accadere le cose, quasi come una magia». 
La speranza è qualcosa più forte di qualsiasi magia. Per questo il “fantastico” ci parla da un punto così vicino alle nostre emozioni?
“I sogni son desideri / chiusi in fondo al cuor / nel sonno ci sembran veri / e tutto ci parla d’amor / se credi chissà che un giorno / non giunga la felicità…/ non disperare nel presente / ma credi fermamente / e il sogno realtà diverrà!” 
Cenerentola. 
Esattamente.

Questo romanzo ci parla anche del dolore come di una forza; una magia potente che può trasformare la realtà. Speranza? Dolore? Amore? Due mondi separati da sempre che potrebbero trovare un punto di unione grazie a questi sentimenti, a queste forze di propulsione del cuore dell'uomo. La guerra è la divisione perenne, è il non saper guardare nell'altro il nostro stesso cuore. Qualcuno ha parlato di Romeo e Giulietta a proposito di questo romanzo. Due famiglie, due mondi contrapposti da sempre e due giovani che vanno oltre la divisione. L'autrice ha voluto chiaramente citare, e questo non può che andare a suo merito. Sì, Giulietta e Romeo sono Karou e Akiva, se ancora e sempre pensiamo che l'amore possa fare miracoli. 

É un bel libro questo? In conclusione? La scrittura di Laini taylor è sapiente, la trama è costruita molto bene, i personaggi sono ben delineati e i contenuti non mancano di intensità. Una pecca? Non so se sia attribuibile a Laini Taylor o al genere. È chiaro che il fantastico parla facilmente alle nostre corde intime e qui le emozioni non mancano: emozioni belle e coinvolgenti. Ma l'amore fra un uomo e una donna può essere l'inizio per una nuova era? Per un cambiamento reale? Il seme per una vera speranza? Really? Ricordiamo ancora Romeo e Giulietta, che si incontrano a una festa in maschera come qui la bella chimera e Akiva, il serafino. Hanno cambiato la storia? L'amore fra un uomo e una donna è la vera e unica risposta al vuoto malato di solitudine che custodiamo nell'anima? E devo rispondervi io? Se leggete paranormal romance vuol dire che pensate di sì. Oppure che non lo pensate più. E per questo leggete paranormal romance. Comunque sia, a me "La chimera di Praga" è piaciuto. E parecchio. Romanzi di genere? A volte sì, grazie.

L'AUTRICE
Laini Taylor è autrice di altri tre romanzi: Blackbringer e Silksinger, della serie Dreamdark, e di Lips Touch: Three Times, romanzo arrivato finalista al National Book Award. Vive a Portland, in Oregon, con il marito, l’illustratore Jim Di Bartolo, e la figlia Clementine.

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