Recensione - "La crisi in giallo"

Creato il 15 aprile 2015 da Diegothriller
Recensione a cura di Edoardo Todaro
"La crisi in giallo" di Autori Vari è la raccolta noir edita da Sellerio Editore Palermo e recensito oggi per voi da ThrillerPages Ormai è cosa nota, e riconosciuta, che il noir sia uno dei modi migliori per descrivere la realtà. Spesso e volentieri, si può sostituire senza problemi né difficoltà, un testo che tratta di un argomento specifico con un noir che descrive in modo, forse più agevole, la realtà, sia quella di oggi come quella del passato, più o meno recente. Sellerio, ha da poco messo in circolazione un libro che rientra in quanto detto. Se in passato siamo passati dal capodanno al ferragosto; dal natale al carnevale, oggi siamo introdotti nei meccanismi della crisi. Da come si determina, a chi ci specula, ma soprattutto ai suoi effetti, per così dire...collaterali. Basterebbe attenersi ai tanti titoli dei quotidiani di questo periodo: “borse a picco”; “giornata nera in piazza Affari” e capire che nonostante sia un mondo che ci risulti del tutto estraneo, in realtà, volenti o no, ci appartiene. E che dire del linguaggio con cui ci troviamo ad avere a che fare? Dallo spread alla spending review....comunque se ci rendiamo conto che i meccanismi dell'economia ci rimangono ostici, forse più che un trattato di economia, che difficilmente riusciremo a leggere e comprendere, è preferibile un noir e qualcosa in più saremo in grado di dire su quanto sta accadendo. Sia il greco Markaris che il  francese Lemaitre si sono addentrati nei meccanismi della crisi. Ma anche in Italia, e non poteva non essere altrimenti, non mancano autori che ne prendono spunto;  Stitch con i suoi “thriller / finanziari”, ma soprattutto lo smascherare il mito del nord-est italiano da Carlotto all'ultimo della Codogno. Sellerio ha chiamato a raccolta sette autori ( per sei racconti ) per dare un contributo, anche ironico, ad un fenomeno la cui comprensione si rivela sempre più necessaria. Scrittori che già in passato hanno scritto per Sellerio, ma anche chi si era già cimentato sull'argomento, come ad esempio la francese Manotti. Dai cimiteri ai risvolti, apparentemente, sentimentali, dai quartieri popolari della ringhiera, alle speculazioni finanziarie ed i “giochi di borsa”; dalla scala sociale da cui in modo improvviso, e per certi versi inspiegabile, si precipita, alla semplicità dei vecchietti del Bar Lume. Il tutto per poter mettere in risalto, a partire dalla denuncia sociale, la solidarietà umana che si innesca nel momento in cui tutto sembra, o sta per precipitare.


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