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[Recensione] La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi

Creato il 01 dicembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] La donna dei fiori di carta di Donato CarrisiTitolo: La donna dei fiori di carta
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Pagine: 169
Codice ISBN: 9788830437960
Prezzo: 11,60 euro
Voto: [Recensione] La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi

Trama:
Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.

Recensione:
Dopo “Il suggeritore” e “Il tribunale delle anime” torna Donato Carrisi con un racconto che mescola storia vera e leggenda. Un libro poetico, diverso dagli altri ma altrettanto interessante. Il romanzo si presenta di poche pagine incentrate su tre sole domande: “Chi è Guzman? Chi sono io? E chi era l’uomo che fumava sul Titanic?” Può sembrare poco per scrivere un romanzo, ma leggendo si ha la sensazione di essere catapultati in una realtà misteriosa, porta lontano e lo fa bene, lasciando frammenti di malinconia e consapevolezza. Un uomo che vive il “Tutto solo una volta, una volta sola” e un altro che “colleziona persone, o parti di loro”; dove anche i fiori di carta hanno un proprio odore, ecco è proprio lì che si consuma una storia dinamica e affascinante in cui ogni cosa piano piano trova la sua giusta collocazione. Il libro inizia sul Monte Fumo, con dei soldati austriaci che hanno catturato un prigioniero italiano, forse un ufficiale di alto grado. Per evitare di fucilarlo si ha la necessità di conoscere il suo nome in modo da  poterlo scambiare con un prigioniero austriaco di pari grado. Al medico a seguito delle forze armate viene dato il compito di estorcergli il nome, l’unico che può essere in grado di farlo parlare proprio per il suo spirito umano. Il medico porta del tabacco da offrire al prigioniero e da fumare con lui. La storia che inizia a narrare il prigioniero comincia con un fiammifero, breve e fragile come la vita. Solo alla fine del libro il lettore conoscerà la risposta alle tre domande. Il senso del viaggio fa da sfondo in tutta la storia, viaggi di seconda classe perché è lì che si nascondono le storie più interessanti.
Una storia originale, quella  dell’ultimo dei narratori, una ode al tabacco che diventa la scenografia di un grande uomo e di un grande racconto.
Un romanzo di una semplicità disarmante  ma che riesce a esplodere in un? intensità rara, dove tutti sembrano protagonisti, ma che in realtà l’unico protagonista è la storia, le parole che sembrano fluttuare nell’aria.
Carrisi riesce a sfruttare alcuni degli avvenimenti storici più significativi dell’epoca, per scrivere un romanzo misterioso e interessante. Il Titanic: dove l’autore darà una propria risposta circa l’identità dell’uomo misterioso che fumava un sigaro mentre la nave affondava. La prima guerra mondiale: dove il tutto ha inizio. Parigi, dove tutte le storie riempiono i locali tra una boccata di fumo e l’altra.
Un romanzo che incuriosisce fino all’ultima pagina; un romanzo breve, lo si può leggere in mezza giornata, scritto in modo semplice e chiaro. La trama è lineare e l’autore riesce a non far mai inceppare il racconto in modo da non perdere mai l’attenzione del lettore. In pratica un giallo senza assassino, senza vittima, ma enigmatico e ambiguo.
Storia originale e la consiglio a tutti, per una lettura leggera ma interessante che non annoia.


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