Prezzo di copertina: € 18,00
Prezzo EBook: € 9,99
Editore: Neri Pozza
Titolo Originale: Die Henkerstochter und der schwarze Mönch
Traduttore: A. Petrelli Pagine: 474 Genere: Distopico
1660, Baviera. Avvolto in uno spesso mantello di lana, Simon Fronwieser, medico di Schongau, cammina a testa bassa, maledicendo la sua professione. La bufera di neve che ha ricoperto i boschi, i campi e le strade della cittadina bavarese, non ha dissuaso la perpetua della chiesa di San Lorenzo dal chiamarlo per una visita a domicilio. Si tratterà della solita indigestione del sacerdote, pensa Simon battendo i denti. Invece, quando scopre che il curato è morto, a pochi passi dall'abside della chiesa, dopo essersi rimpinzato di frittelle, non ci pensa su due volte a chiamare l'unico in grado di aiutarlo: il boia Kuisl. Alto quasi due metri, la barba nera e spinosa, le lunghe dita ricurve simili ad artigli, il boia di Schongau è ritenuto da tutti un'autorità: non soltanto "come scorticatore" e maestro di spada, ma anche nella scienza delle erbe medicinali e delle piante velenose. E Kuisl, difatti, non ci mette molto a capire come è morto il parroco. Ma chi può aver ucciso quel placido e umile servitore di Dio? Compiute le prime indagini - aiutato dalla figlia Magdalena, dall'amico medico Simon e dalla sorella del sacerdote defunto, Benedikta - Kuisl scopre che la vittima era sulle tracce di un tesoro che superava "ogni più sfrenata immaginazione", nascosto in Baviera dal Maestro dei templari Friedrich Wildgraf, dopo lo scioglimento dell'ordine...
Un'antica lapide nella chiesa di San Lorenzo racchiude un segreto da centinaia di anni: il buon vecchio sacerdote giace su di essa senza vita. Il medico Simon non ha dubbi che questa volta si tratti di un'indigestione di frittelle avvelenate e farà chiamare il boia Kuisl. Secondo romanzo che vede come protagonista il boia e sua figlia Magdalena: oscuri segreti, antiche congregazioni e erbe proibite saranno lo sfondo per questa nuova "investigazione". Oliver Pötzsch non solo discende dalla famiglia del boia che è realmente esistita, ma ci proietta nella Baviera della seconda metà del 600 con totale naturalezza che possiamo vedere di fronte a noi le antiche chiese e sentirci parte dello scenario. La protagonista Magdalena è una ragazza davvero vivace e caparbia, nonostante sia la figlia del boia non si rassegna ad essere il centro dei sussurri del paese: indomita come il padre e altrettanto orgogliosa alzerà sempre la testa e non terrà mai a freno la lingua. Ho adorato la figura burbera del padre con la sua barba nera e la sua statura imponente: un uomo che nonostante la sua professione, conosce a menadito le erbe e non ha paura di niente. Inutile dire che ho apprezzato davvero tanto questo romanzo che fa sorridere ed intriga il lettore con il mistero che avvolge questa antica lapide. Lo consiglio.
Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè al melone
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
“Un mistero che condurrà Magdalena sino alle radici della Cristianità.."
Oliver Pötzsch è nato nel 1970 e vive a Monaco di Baviera con la sua famiglia. Ha lavorato a lungo come sceneggiatore per la televisione tedesca ed è un discendente dei Kuisl, la dinastia di boia a cui appartiene anche il protagonista del suo romanzo, realmente esistita e che ha svolto il mestiere per 300 anni.
La figlia del Boia la recensione di Kait
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