Recensione : La fine del conquistatore di Elisabetta Vittone

Creato il 11 novembre 2012 da Roryone @colorelibri

Prezzo: € 12,00
E-book: € 3,00

Pagine: 136
Editore: Edizioni R.E.I.
Genere: Romanzo storico
…” i suoi pensieri saranno come quelli del lupo che vaga solitario nel gelo dell’inverno. Il tradimento di un amico lo brucerà come fuoco, ma quando il fuoco si estinguerà sarà prontoper abbracciare il proprio destino.”Galles anno 1085.Sono vent’anni che il dominio soffocante, le stragi pianificate e le tasse altissime di Guglielmo il Conquistatore hanno messo in ginocchio il popolo. Ma le cose stanno per cambiare!Un gruppo di guerrieri sassoni, rudi e avvezzialla battaglia , capeggiati da Fulke ,giovane barone di Holdsword , decide di ribellarsi e ristabilire l’ordine combattendo valorosamente e dimostrando freddezza e crudeltà...
L’autrice del romanzoprende spuntodalla storia conosciuta di Guglielmo il Conquistatore rivisitandone gli ultimi anni di regno dandone una nuova chiave di lettura. Le battaglie , i tradimenti, la sete di potere e gli intrighi ,abilmente orchestrati,sono elementiimportantissimi e fondamentali che rendono la storia avvincente e credibile.
In tutto il romanzo si riscontra una minuziosaricerca per rendere verosimili e coerenti gli avvenimenti storici descritti.Tutto ruota attorno a Fulke e lo vedremo totalmente proiettato nel suo desiderio di vendetta e dalle battaglie che scorderà tutto il resto.Nonostante il giovane barone sia descritto come un abile e spietato guerriero l’autrice cerca di esporre anche i suoi conflitti interiori rendendolo più umano e “fallibile”. Vedremo il trasformarsi e l'evolversi del protagonista da giovane ragazzo a solido uomo di ventura.
Altri protagonisti, anche se non abbastanza approfonditi e di secondo piano ,sono Niall , il migliore amico di Fulke,e Lady Irwell la donna amata dal protagonista. Nel romanzo troviamo moltissimi altri personaggidi cui però si fa fatica ricordare ruolo e nome e quel poco che si legge di loro serve a rafforzare e dare spessore al protagonista , rendendolo a tratti ingombrante lasciandoci con la curiosità di saperne di più degli altri.Anche l'ambientazione e la vita sociale dell'epoca sono solo accennate ma in punti ben precisi atti a rafforzare l'impressione di leggere veramente di eventi passati.
Il romanzo non è di facilissima lettura ma è scritto bene, in maniera  semplice e non annoia affatto! Cosa non trascurabile dato l'argomento trattato. Quello che più mi ha stupita di questo scritto è il taglio maschile e privo di qualsiasi tipo di sentimentalismo inutile dimostrando l'abilità narrativa e l'impegno dell'autrice nel descrivere la storia di un guerriero senza se e senza ma.
Questo libro chiude una trilogia cominciata nel  2007 con il romanzo "Godric di Holdsword"  ,pubblicato da Ed. Tracce,  seguito poi da  "Nelle terre del nord" del 2009 pubblicato da Ed.MEF. Penso proprio valga la pena di leggerli per assaporare al meglio l'intera storia e seguirne l'intrigante sviluppo.
Recensito da Eva