Titolo: La leggenda del cacciatore di vampiri – Il diario segreto del presidente
Autore: Seth Grahame-Smith
Editore: Editrice Nord
ISBN: 978-88-429-1710-6
Prezzo: €14.60
Pagine: 408
Voto:
Trama:
Indiana, 1820. Il giovane Abramo Lincoln ha appena scoperto la verità: sua madre non è morta per cause naturali, ma è stata uccisa. Da un vampiro. Sconvolto, il ragazzo fugge via, folle di rabbia e di dolore. Dopo tre giorni passati a vagare tra le campagne, ascoltando racconti spaventosi su contadini morti dissanguati e con strani morsi sul collo, il futuro presidente degli Stati Uniti torna a casa e scrive nel suo diario: «Dedicherò la mia vita allo studio e all’allenamento. Nel nome di mia madre, diventerò un maestro nell’uso delle armi. E userò il mio talento per un unico obiettivo…»
Dotato di una forza leggendaria e di una ferrea determinazione, Lincoln terrà fede alla promessa, annotando nel diario le tappe della sua guerra clandestina contro il nemico più infido degli Stati Uniti: i vampiri. Una guerra che lui continuerà a combattere anche dopo aver conquistato la Casa Bianca…
Se Lincoln è ricordato come il presidente che ha sconfitto i Confederati e ha liberato milioni di schiavi, la sua battaglia contro i vampiri è invece rimasta ignota. Fino a oggi. L’autore di questo romanzo è infatti riuscito dove tutti gli altri storici hanno fallito nel corso degli ultimi 140 anni: ha ritrovato il diario di Lincoln. Il suo diario segreto. E ha deciso di pubblicarlo, perché tutti conoscano la vera storia di Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti e implacabile cacciatore di vampiri.
Recensione:
Quando leggo un libro di vampiri (raramente, ad essere sinceri) parto da un presupposto molto blando: hanno rotto il cazzo. Non è un voler essere fondamentalisti, ma ultimamente se ne sono viste di tutti i colori e sbrilluccichii. Quando però mesi addietro ho visto in un booktrailer Abraham Lincoln che agevolmente evitava un proiettile facendo scempio del suo vampirico aggressore con un’accetta da taglialegna sono rimasto piuttosto esterrefatto.
Penso, questo si che è un libro da leggere! Vampiri a parte, se sarà una cafonata bene, se si rivela un buon libro tanto meglio, in ogni caso qualcosa ne esce. Così solo sabato 23 giugno sono riuscito a mettervi sopra le mie avide manine, apprestandomi a una lettura senza nessuna particolare aspettativa positiva o negativa.
Divertente il fatto che l’introduzione stessa nel raccontare come l’opera è nata si lega indissolubilmente a tutto ciò che verrà dopo, ponendo di fronte al lettore interrogativi sulla veridicità stessa della storia (la verità ovviamente si sa, ma chi siamo noi per contestare?)
Tecnicamente il libro mi è parso davvero ben curato in quanto a editing e revisioni, non ho trovato il benché minimo errore che mi facesse perdere la concentrazione o saltare il filo della narrazione. La storia segue un continuo alternarsi di paragrafi in terza persona, la storia vera e propria seguita da Lincoln e paragrafi in prima persona, ovvero estratti dalle pagine dei diari scritti dal presidente. L’intreccio dei due punti di vista può lasciare perplessi, ma tempo un capitolo e già si capisce quanto l’autore sia stato capace di inserire ad hoc ogni estratto nel proprio contesto, facendo sparire ogni sgradevole sensazione.
Parlare di trama risulta un po’ più complesso del solito, il libro si evolve come una biografia non ufficiale, cambiando di pagina in pagina con un crescendo costante che fidelizzerà il lettore fino alla fine. Il modificarsi della personalità e della morale di Lincoln si può chiaramente notare dagli estratti dei diari, i quali partono brevi e con volute evidenze sui vari errori grammaticali (come del resto è giusto che sia, non avendo il presidente ricevuto una vera e propria istruzione), incupendosi mano a mano che l’oscurità si fa più pesante e presente. La parte di trama riguardante la storia “segreta” di Lincoln si lega in maniera più che perfetta alla sua storia, i dettagli occulti si mescolano ad avvenimenti realmente accaduti così come persone realmente esistite prendono parte agli eventi.
Una nota finale prima delle conclusioni, una nota riguardante i vampiri. Ne abbiamo viste di tutti i colori in questi ultimi anni, vampiri che brillano permettendo, quindi riesce davvero difficile caratterizzare queste creature così stuprate dalla letteratura moderna. Inventare è ormai difficile, reinventare meno, e i vampiri di Seth Grahame sono forse i più autentici e verosimili di cui ho letto negli ultimi tempi. Non brillano, temono il sole, ma con i secoli possono abituarcisi. Per il resto non ve li spoilero troppo, hanno un che di interessante da scoprire.
Conclusioni? Un libro che quasi riesce a sembrare autentico tanto storia reale e fantastica sono ben unite, con una narrazione adeguata e tanto scorrevole da far scivolare via il tempo, citazioni non da poco e comparse che hanno dell’incredibile. Cercate una storia alternativa interessante? “Nuovi” modi per rivalutare i tanto abusati vampiri? Questo libro fa per voi al 100%
Ma se è tanto positivo, ben scritto e interessante come mai 4 stelle e mezza? Perché non cinque? Perché è una biografia, non scorre al cardiopalma come un perfetto romanzo d’azione e l’inizio può sembrare stentato, molti potrebbero storcere il naso, anche se spero vadano oltre queste calme apparenze.