Pubblicato da Elena Bigoni
Cari lettori, ma soprattutto amanti del thriller, ecco un libro che non dovete lasciarvi sfuggire. La macchina dei corpi, edito dalla casa editrice Longanesi e uscito il 13 giugno, ha tutte le carte in regola per entrare di prepotenza nella lista dei thriller più interessanti degli ultimi tempi. Forze molto in alto coinvolte negli omicidi tenteranno di mettere i bastoni fra le ruote al detective, perfettamente consapevole di essere solo alla ricerca di risposte.
RECENSIONE Warren Ellis potrebbe essere uno sconosciuto alla maggior parte di voi lettori, a meno che la vostra passione dei libri non si sovrapponga anche a quella per i fumetti. Questo scrittore inglese nasce infatti come sceneggiatore e negli ultimi 20 anni ha lavorato per le maggiori case editrici di comics inglesi e americane occupandosi di serie come gli x-man, doom, hellblazer e Batman. Una sua mini-serie a fumetti è diventata nel 2010 un film interpretato da Bruce Willis, Morgan Freeman, Helen Mirren e John Malkovich che molti di voi avranno sentito almeno nominare: RED (se non lo avete visto dovete vederlo! ).
La prima cosa che colpisce è di certo lo stile che Ellis adatta nella scrittura: forte, realistico e potente, ironico a sprazzi, divertente e sarcastico. Niente nelle scene che racconta viene edulcorato ma soprattutto ha la capacità di venire incontro alla sensibilità del lettore cresciuto con gli action movie di questi anni. La sua scrittura è brillante e, se volessi rimanere in ambito cinematografico, molto Pulp.
Il protagonista John Tallow non è il classico detective geniale sebbene ne ricalchi alcune caratteristiche infatti è una persona asociale, disincantato dalla vita e cinico. Non ha amici, non è amato dai colleghi e non si aspetta nulla dalla vita. Personalmente ho trovato il suo "cinismo" la semplice maschera di chi ormai ha smesso di vivere o non ha mai vissuto, di chi decide di tenere la vita a distanza, senza fraseggi, paranoie o filosofeggiamenti vari. È un mediocre che fa il minimo necessario nel suo ruolo di tutore della legge eppure, suo malgrado, comincerà a cambiare quando gli verrà appioppato un caso dal quale è impossibile uscire vincitori. Lui è perfettamente consapevole che sarà il caso che lo obbligherà alle dimissioni, perché il vaso di Pandora che ha aperto scaricherà una valanga di ehmm ...problemi (mi sono aucensurata, ma potete sostituire Problemi con quella parola che inizia a con la Emme e finisce con la A ;) ) sull'intero dipartimento di polizia e non solo.
Non meno importante in questa catarsi sarà la presenza di alcuni personaggi secondari: assolutamente spettacolari i due agenti della scientifica, loro malgrado coinvolti e affascinati dal caso, che riusciranno a far vivere nuovamente Tallow che si rivelerà un segugio brillante e ricco di intuizioni. Personaggi che riusciranno nell'arduo compito di essere il contraltare divertente ma credibile della storia, gli artefici dei momenti distensivi della narrazione. Ed è su questo elemento che si gioca la bravura di Ellis, bravissimo nel creare un intreccio affascinante e adrenalinico, dove i colpi di scena e l'azione si mescolano a momenti divertenti assolutamente brillanti.
Un libro decisamente consigliato e che leggerete tutto d'un fiato come è capitato a me.