SINOSSI: La folla è in attesa, i fan in delirio attendono che la sua figura eterea compaia sul palco. Le struggenti note della canzone Uccidimi li fanno ondeggiare a ritmo, i loro corpi sudati e stretti l'uno all'altro sono lì per lei. Poi un assolo di chitarra mentre il suo corpo cade con un tonfo sul palco lasciando i suoi spettatori basiti. "Qualcuno semplicemente constata: 'Le hanno sparato. Hanno sparato a Jamie Parker'". Nel mondo vacuo in cui Jamie resta sospesa in attesa del risveglio, rivede la sua vita e il vuoto lasciatole dalla madre si riempie della solitudine di un mondo di successo ma povero di affetto vero. La paura si impossessa di lei mentre in lontananza sente il pianto di una donna che turba quel silenzio che le dà pace. Non deve essere facile per una ragazza accettare la sofferenza e scoprire che sei solo un business, e che chi ha voluto la tua morte ti ama e che con quel gesto vuole solo ridarti la libertà. Un romanzo struggente e colmo di fragilità in cui il lettore diventa complice della giovane protagonista tenera e piena di speranza allo stesso tempo, abilmente manovrata e relegata a vivere in solitudine come molte star del nostro tempo.
Il libro si apre su un palcoscenico, stiamo per assistere a un concerto e la Star indiscussa è lei: Jamie Parker. E' solo un'adolescente ma la fama la accompagna. La cantante va in scena e, tra la musica che impazza e l'acclamare della folla, accade qualcosa di imprevisto: Jamie si china su se stessa e sviene. Il delirio raggiunge massimi livelli. E' esploso un colpo di arma da fuoco e l'obiettivo era proprio Jamie, ma ancora più strabiliante è la mano che ha impugnato l'arma: si tratta di Amanda, la figlia del'imprenditore della Star.Perchè Amanda le ha sparato? Jamie morirà? Cosa si nasconde dietro un gesto all'apparenza dettato dalla follia?Questo è un esordio che conquista, fatico a considerarla un'opera prima per la sorprendente attualità e le doti innate che la Portiero mostra in queste poche pagine.La scrittura è fluida, scorrevole. Il libro si divora in meno di un'ora, la narrazione è corale e si alternano vari punti di vista, primi fra tutti quelli delle due protagoniste: Jamie e Amanda.Monica ci fa entrare dentro la testa dei personaggi, rivelando ansie, paure e segreti. L'incipit è paralizzante, il realismo di cui è intriso penetra sotto la pelle. Ci sentiamo davvero davanti a un palcoscenico, attorniati da fans eccitatissimi, l'attesa di vedere comparire la cantante è snervante, le luci ci abbagliano, la musica chiude le nostre orecchie e lo spettacolo ci ipnotizza.L'ambientazione si arrichisce del pathos che caratterizza le scene, colpisce la perfezione delle descrizioni relative alle notizie trasmesse dai giornali e dai telegiornali. Una perfetta istantranea del nostro tempo, del meccanismo dei Media di bombardare i telespettatori di informazioni filtrate.
'La sua voce era più grande di lei. Jamie cantava, imparando a piangere sul palco, tra una nota e l'altra, vibrado come un arco, seria e impegnata, con il pubblico che le faceva da madre e da padre, da sorella, da fratello.'
La caratterizzazione dei personaggi è completa, stupisce che Monica ci sia riuscita in così poche pagine, ma è tutto al punto giusto senza esagerazioni e ostentazioni.Ciò che domina questo testo è il confronto. Le protagoniste, pur provenendo da mondi opposti, sono unite da un denominatore comune: la solitudine, rappresentata dalla metafora di una gabbia in cui sono costrette a vivere, che sia quella dorata del mondo dello spettacolo o quella nebulosa della propria anima.I genitori delle protagoniste sono anch'essi in contrapposizione. Il padre di Jamie, divenuto manager dal niente, è un uomo che non aveva nulla e tutto quello che ha guadagnato lo deve alla figlia, è un individuo che non vuole rinunciare al benessere a costo di sacrificare la felicità della sua bambina. E poi abbiamo il padre di Amanda, interessato a difendere il buon nome della figlia ma per i motivi sbagliati: le sue preoccupazioni si fondano sull'apparenza e la reputazione più che sull'apprensione per la salute mentale della ragazza.Monica punta la lente d'ingradimento anche sulle madri delle due protagoniste. La mamma di Jamie è una donna sola, in miseria, fuggita da casa, ma non esiterà a sfidare tutto e tutti pur di riabbracciare la figlia, pur di rivederla e sincerarsi delle sue condizioni di salute. In contrapposizione, abbiamo la madre di Amanda: una donna che ha tutto e, nonostante la possibilità di stare accanto alla figlia, preferisce starle lontano, sembra detestarla, asuefatta dal potere della ricchezza.
'L'uccellino gorgheggia; il suo è un trillo dolce, ma così disperato. E poi di colpo c'è solo silenzio. La bestiola relcina il capo, si affloscia. Muore. E Jamie scuote la testa affranta. Lei e il cardellino sono molto simili. Cerca aiuto, grida, ma nessuno la sente. La sua è una richiesta inascoltata.'
Le tematiche trattate sono: le dinamiche famigliari, il succeso che dà alla testa, l'adolescenza con le sue luci e ombre, l'omidio-suicidio, la solitudine, l'abbandono, l'inferno di essere una Star con tutti i pro e i contro e la libertà.La Portiero, con occhio disincantato, alza un grido di protesta contro la società dominata dai Media, contro chi tende a innalzare valori effimeri, materiali, relegando nell'oblio ciò per cui vale la pena vivere e morire. "La mia canzone per te" è la storia di due ragazze allo sbando, di un'amicizia costruita sui mattoni della solitudine e dell'infelicità. Due vite ingabbiate che sognano una rinascita, ne odorano il profumo e sono disposte a tutto per ottenerla. E' un romanzo dove la morte è sinonimo di cordiale contro il dolore.Il profumo di libertà domina le pagine e si tinge di nero, tra personaggi che sembrano staccarsi dal mondo di carta dell'autrice e colpi di scena che accompagnano Jamie nella sua battaglia per la vita e Amanda nella sua lotta per una rinascita agognata e incompresa.Consigliato a chi vuole scoprire una penna non indifferente, a chi ama le storie contemporanee venate di mistero e di inquietante realismo. Consigliatissimo!
'Sono un idolo. Sono un personaggio. Non sono reale. E non posso fare niente. Solo Cantare.'