Recensione "La moglie del Califfo" di Renée Ahdieh

Da Glinda
Divorato in una manciata di giorni, questo libro mi implorava di essere recensito. E siccome anche tanti di voi mi avete chiesto il mio parere su di esso, ho deciso di mettermi di impegno e scrivere questa recensione. Che sarà adorante, siete stati avvisati, perché "La moglie del Califfo mi ha preso il cuore".
Titolo:La moglie del califfo (The Wrath and the Dawn #1)Data di pubblicazione: 4 febbraio 2016 Dove comprarlo: LaFeltrinelli.itEditore: Newton ComptonAutore: Renée AhdiehPrezzo: 7,50 €Pagine: 384


Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato Califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del Califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.Recensione

Alcune cose entrano nelle nostre vite per lo spazio di un respiro. E dobbiamo lasciarle andare, per consentire loro di illuminare un altro cielo.
Ammetto di aver avuto davvero paura che questo libro mi deludesse come è successo per altri romanzi altrettanto promettenti, che poi mi hanno lasciato con l'amaro in bocca. Con le sue incredibili premesse, infatti, "La moglie del Califfo" ha immediatamente elevato le mie aspettative al massimo e in questi casi il rischio di trovarsi una brutta fregatura tra le mani è più che alto. 
Ma il fato ha voluto che, invece di prendere un granchio, io mi sia imbattuta in uno dei libri più entusiasmanti, inebrianti e fascinosi in circolazione! Senza alcuna esagerazione posso affermare infatti che "La moglie del Califfo" si è rivelato essere una lettura meravigliosa, oltre la più felice delle previsioni. 
Renée Ahdieh ha intessuto le trame di una storia misteriosa e conturbante, dotata di una rara bellezza. Indubbiamente si tratta di uno dei retelling meglio riusciti che abbia letto.L'autrice ha infatti tratto ispirazione da "Le mille e una notte",  ci offrendoci una versione inedita e molto romantica della storia di SharhrazadPer vendicare la morte della sua migliore amica, la giovane Shazi decide di offrirsi volontariamente come moglie del sanguinario Califfo del Khorasan: sovrano che sposa una donna diversa ogni notte per poi uccidere la malcapitata di turno l'indomani.Quella che è iniziata come una storia di vendetta, ha assunto le calde sfumature della più intensa delle storie d'amore, passione e rinascita. Esotica, commovente e mozzafiato, l'avventura di Shazi e Kahlid mi ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultimissima pagina e merita di finire sui vostri scaffali!
Lui si chinò verso di lei, sfiorandole la fronte con la sua.«Preferisco Khalid».Shahrzad deglutì.«Cosa mi stai facendo, ragazza sciagurata?», le sussurrò.«Se sono una sciagura, allora dovresti starmi alla larga. Sempre che tu non voglia essere annientato». Senza lasciare la presa sull’arma, gli diede una spinta sul petto.«No». Spostò le mani sui suoi fianchi. «Annientami».

Ci troviamo nel Khorasan, una terra unica che gronda magia e incanto, miti e suggestioni. Con una ricca narrazione in terza persona, la Ahdieh ci trascina in un mondo dalle ambientazioni deliziosamente esotiche e incantevoli, del tutto simile a quello de "Le mille e una notte". Preparatevi a subire il fascino degli scenari orientaleggianti in cui si muovono i protagonisti, perché desidererete di essere proprio lì, assieme a loro, tra seta e sabbia, leggende e magie.Incontriamo Sharhzad nel giorno del suo matrimonio. Niente felicitazioni o celebrazioni per lei: solo rimpianto e commiati addolorati. Perché il suo promesso sposo è il giovanissimo Califfo del Khorasan, che dietro di sé lascia una scia di sangue e lacrime. Ogni notte il sovano prende in moglie una ragazza del suo regno, per poi toglierle la vita al sorgere del sole. Nessuno sa cosa spinga il sovrano a tanta crudeltà, ma tutti hanno imparato a temerlo in silenzio. Tutti tranne Shazi, che dopo aver subito un terribile lutto a causa del Califfo, ha votato la sua intera esistenza alla vendetta. Come la protagonista de "Le mille e una notte" Sharhzad ha intenzione di entrare nelle grazie del sovrano raccontandogli una storia diversa ogni notte, ma non immagina che il suo destino sia quello di cadere nella propria rete. Più è il tempo che Shazi trascorre assieme al Califfo, più si assottigliano le distanze tra loro. Contro ogni logica, contro ciò che è giusto e il suo giuramento di vendicare Shiva, Shazi si scopre irrimediabilmente legata al suo consorte. Perché sotto la maschera di dura freddezza che il Califfo ostenta, si nasconde Khalid, giovane tormentato da un terribile segreto. Un amore prezioso e raro, un ragazzo ferito da un passato spietato e un atroce segreto intriso di magia. Questo e molto altro è "La moglie del Califfo", una lettura incantevole e indimenticabile.
Era una ragazza davvero pericolosa. Una sciagura. Un Monte di Calamita che strappava il ferro alle navi, facendole affondare negli abissi acquosi che diventavano le loro tombe senza pensarci due volte. Sorridendo e arricciando il naso.
Ma anche se lo sapeva, si era arreso al suo richiamo, soccombendo al semplice bisogno di starle accanto.

Non c'è modo per esprimere la profonda ammirazione che questo libro ha scaturito in me. Le sue atmosfere vibranti strisciano tra le pagine e si imprimono nel cuore di chi legge, senza lasciare scampo. La Ahdieh annienta ogni barriera e stabilisce un contatto diretto con il lettore: per quanto carica e ricca, la sua narrazione coglie nel segno e travolge come un fiume in piena. I personaggi a cui ha dato vita commuovono e ammaliano con le loro storie di coraggio e sacrificio: Despina, Tariq, Jalal e il capitano al-Khoumi mi hanno regalato attimi di pura suggestione e hanno un posto speciale nel mio cuoreShazi è una di quelle eroine che lascia il segno, di cui è un piacere leggere le gesta. Forte e combattiva, Sharhzad non è una damigella in pericolo, ma una guerriera pronta a tutto pur di tener fede ai propri principi. Il conflitto interiore che scaturisce dai sentimenti che inizia a nutrire per il suo nemico, la sua crescita morale, la sua tempra, sono elementi che fanno di lei un personaggio unico e prezioso, che non promuove la classica figura della ragazza debole e in difficoltà. Al suo fianco il misterioso e conturbante Khalid, distruttore di certezze e fautore di conflitti interiori grossi quanto macigni. Lui è il classico personaggio che tutti vorrebbero odiare senza alcuna remora, tutto segreti e divieti, ma che non si può fare a meno di amare. E' scontato dire che nulla è come sembra quando si tratta di lui, ma non è scontato dire che la sua storia, le sue ombre, il suo dolore sanno strappare il cuore e farlo a brandelliE' stato straziante e ipnotico assistere alla sua evoluzione, alla sua crescita interiore e, infine, alla sua rinascita. Quasi quanto è stato straziante leggere il cliffhanger che la Ahdieh ci ha riservato sul finale, dimostrando di essere tanto talentuosa quanto spietata. 
«È una punizione adatta a un mostro: desiderare così tanto qualcosa, averla tra le dita, e sapere senza ombra di dubbio che non la meriterà mai».


Verdetto: una perla di rara bellezza
Livello sensualità: baci e carezze
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