Recensione "La piccola biblioteca con le ali" di David Whitehouse

Da Glinda


Quando la Sperling mi ha proposto di entrare a far parte del tour di recensioni de "La piccola biblioteca con le ali" di David Whitehouse, non sapevo bene cosa aspettarmi. Mi era stato chiesto di fare una recensione sincera non solo raccontandovi del libro in sé, ma anche parlandovi dei romanzo che, nel tempo, mi hanno cambiata e resa la lettrice che sono oggi. Ho subito detto di sì, perché le sfide sono sempre ben accette, ma non avevo idea di ciò che avrei trovato tra le pagine del romanzo di David  Whitehouse. Ebbene, oggi i miei pensieri sono chiari e urlano forte, perciò spero voi siate pronti ad ascoltarli. Ma vi chiedo di più. Vi chiedo di condividere con me, come io farò con voi, i titoli dei libri che vi hanno resi "voi". Perché, si sa, un libro non è solo una storia: è un'esperienza che ti cambia nel profondo. Per seguire il tour di recensioni non vi resta che fare un salto qui e qui!
Titolo: La piccola biblioteca con le aliData di pubblicazione: 1 Marzo 2016Dove comprarlo: LaFeltrinelli.it
Editore: Sperling &  Kupfer
Autore: David WhitehousePrezzo: € 18,90Pagine: 316
Il mio voto:

Bobby non crede che le cose che succedono nei libri possano capitare anche nella vita. Sarà che i pochi romanzi presenti in casa sua sono stati nascosti dal padre in soffitta; o che è passato un bel po' di tempo da quando sua madre gli raccontava le favole - anche se Bobby ha solo dodici anni. Da quando sua madre è sparita, lui non fa che archiviarne le tracce rimaste. Catalogare e contare, è questo che gli riesce meglio, mentre passa il tempo a nascondersi dai bulli della scuola e dalla specie di famiglia che gli resta: un padre che beve troppo e la sua nuova fidanzata dal look ossigenato. Fino al giorno in cui incontra Rosa - una ragazzina sola, "diversa" e collezionista come lui - e sua madre, Val, che fa le pulizie in una biblioteca ambulante. È grazie a loro che, in un'estate indimenticabile, Bobby scopre la magia dei romanzi: le tante finestre che possono aprirgli sul mondo, le mille avventure che possono fargli vivere. E alla fine dell'estate, quando Bobby si ritrova nei guai col padre e Val rischia di perdere il lavoro, la biblioteca diventa la loro unica salvezza. A bordo di quello scrigno di storie, fuggiranno in cerca di una vita migliore. Uniti come una famiglia vera. Protagonisti di un'avventura che saranno loro a vivere, giorno per giorno, come in un romanzo di cui non potranno conoscere il finale fino all'ultima pagina.



La mia recensione

Quando ci si imbatte in un libro come quello di David Whitehouse, accade una magia: ci si sente come se tra le mani si custodisse un intero mondo. Un un inverso in miniatura eppure immenso, sfaccettato e scoppiettante di vita, gioia, dolore, amore e amicizia. Perché quando un libro racconta di altri libri, della loro potenza e dell'incantesimo che sanno creare, delle esperienze che possono offrire, delle lezioni che sicuramente impartiranno e delle fantasie a cui danno vita è proprio come se si verificasse un incantesimo."La piccola biblioteca con le ali" è un romanzo speciale, unico e prezioso. Perfetto anche nell'imperfezione, nel dramma, nel pregiudizio. Un libro che inizia dalla fine illudendoti di avere ben chiaro il viaggio che i protagonisti intraprenderanno, ma che in realtà ti stupisce fino all'ultimissima, emozionante, pagina. Un libro di cui sono felice di potervi parlare, che spero possa farvi sentire come ha fatto sentire me: senza età, senza limiti, senza pregiudizi. Leggera, libera, felice.Preparatevi a farvi travolgere dalla storia di Bobby e i suoi amici speciali: un cyborg molto particolare, una ragazzina con il cuore grande e i sorrisi fatti di luce, una mamma inaspettata e un fuggiasco dal passato oscuro. La loro avventura è un concentrato di sensazioni che sferzano il cuore e lasciano un senso di luminosa pienezza, ma anche di estrema malinconia. Questo è il libro perfetto per i lettori che amano perdersi nelle storie e viverle fino in fondo e fanno ricordare che un libro è molto più che una manciata di parole messe su carta!
Quando ho iniziato questa lettura mi sono sentita come se "La piccola biblioteca con le ali" mi avesse abbracciata. Sentivo la prosa di David Whitehouse accarezzarmi i capelli, le le guance, il cuore e andare giù, fino in fondo all'anima. Sentivo che dentro di me germogliava un particolare tipo di amore, di quelli totalizzanti e inarrestabili, che ti legano ai protagonisti come saresti legato a un familiare. Ecco cosa è accaduto quando ho iniziato a leggere di Bobby Nusku e delle sue avventure: i nostri cuori hanno cominciato a battere all'unisono, azzerando ogni distanza, ogni barriera. E sfido chiunque a non sentirsi allo stesso modo, al cospetto di un personaggio tanto complesso, adorabile e profondo.Bobby è un ragazzino sveglio, sagace e molto, molto infelice. Vittima dei bulli del quartiere, abbandonato da una madre fantasma, tormentato dai vizi del padre alcolizzato. Fortuna che Bobby non è solo, ma ha un eroe al suo fianco: Sunny, amico di infanzia unico nel suo genere determinato a salvarlo a tutti i costi. Persino al costo di rinunciare alla propria umanità per trasformarsi in un cyborg. No, non si tratta di un libro di fantascienza, se ve lo state chiedendo. Si tratta invece di un libro zeppo di fantasia, che racconta di giovani menti. E sappiamo che nelle menti dei giovanissimi a volte accade quel miracolo per cui i confini tra realtà e fantasia si assottigliano rendendo tutto possibile. Ma sappiamo anche che le giovani menti sono fragili. Per questo qando Sunny lascia la città, Bobby perde ogni speranza di riscatto: contro i bulli, contro la solitudine, contro le ossessioni che lo tormentano notte dopo notte. E' quando il suo cammino si incrocia con quello di Val e di sua figlia Rosa, che la vita di Bobby cambia. Cambia e si colora di sole, di labbra rosse, di libri che custodiscono albe e tramonti e mondi interi, di fughe per la libertà e di avventure che ti segnano per sempre. Assieme a Val e Rosa Bobby impara a spiegare le ali e lasciarsi cullare dalla speranza che tutto possa essere come nei libri: speciale, epico, irripetibile.
Quella raccontata da David Whitehouse è una storia degna di essere letta: delicata e sferzante come pochi, lascia il segno e fa riflettere sfidando il lettore a contraddire il pregiudizio che pervade le pagine. Quello che spinge a guardare con sospetto chi è diverso, come Rosa, o fragile come Bobby o spontaneo come Val. Ma anche quello più intrinseco che ci porta a credere che la fantasia debba avere uno spazio circoscritto nelle nostre vite incasellate. 
Val, Rosa e Bobby sono dei guerrieri coraggiosi che lottano a testa alta per far valere il loro diritto di essere diversi, strambi e felici. Assieme si imbattono in un viaggio che profuma di libertà e si trasforma in qualcosa di diverso, tragico e bellissimo allo stesso tempo. In una parola: magico.Rosa, con le sue rotelle fuori posto, i suoi nomi da collezionare, il suo essere candida e schietta e Val, con i suoi libri, il suo cuore grande, la sua complicità, diventano inaspettatamente tutto ciò che Bobby ha sempre desiderato: una famiglia. Una famiglia particolare, strampalata e male assortita, barricata in un bibliobus zeppo di storie da raccontare diretto chissà dove, con un cane e un fuggitivo al seguito e uno stuolo di poliziotti alle calcagna. Ma pur sempre la sua famiglia.Ed è quella famiglia che lo inizia al meraviglioso mondo dei libri. Libri che Val ama più di quanto vorrebbe dare a vedere e che anche io ho adorato. Libri come Matilda e Moby Dick, dolceamari e intensi come un pugno nello stomaco, che insegnano a vivere e aprono la mente. Un po' come Piccole Donne, Huckleberry Finn e Gianburrasca fecero con me da bambina. Libri che fanno sognare, che aprono finestre sul cuore e curano ferite, libri che avranno per sempre la chiave del tuo cuore. Libri come "La piccola biblioteca con le ali": preziosi e irripetibili.
Verdetto: la fantasia nella sua forma migliore!

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