Descrizione: Cosa si è disposti a fare pur di mantenere una promessa fatta a un’amica?
Fino a che punto un uomo e una donna possono riuscire a tener fede a un giuramento quando le loro vite e quelle dei loro cari sono messe in pericolo?
«Prometti, Jeanne… Prometti che non rivelerai mai il nostro segreto a nessuno».
«Lo prometto, Isabelle. Fidati di me».
La giovane donna dai lunghi capelli corvini annuì udendo la risposta dell’amica e la abbracciò stretta ancora qualche istante.
Jeanne trattenne a stento le lacrime, non voleva farsi vedere tanto vulnerabile in un momento come quello.
Un ultimo abbraccio, sorrisi e lacrime che alla fine nessuna delle due giovani riuscì a trattenere nonostante la volontà di apparire forti...
«Addio, Isabelle… Buona fortuna, abbi cura di te» mormorò la donna bionda stringendo le mani dell’altra…
Sono passati tre anni dalla notte in cui Isabelle Morens e Jacques,Conte di Portchartain e figlio illegittimo di Luigi XIV, hanno abbandonato Versailles e la Francia con l’aiuto di Jeanne Arnaud e del Maresciallo Nicolas de Catinat. Da quel momento il sovrano non ha mai smesso di cercare il figlio con il preciso intento di riportarlo a Corte per punirlo per aver mandato all’aria i piani politici che lo vedevano coinvolto.
Per le sue ricerche, il Re si avvale dell’aiuto di Philippe, Marchese de la Roche, nobile bello quanto privo di scrupoli e perverso. L’uomo ha l’ordine di riportare a Corte Nicolas con l’intento di fargli confessare quanto sa della fuga del figlio del Re e lo farà sfruttando la sua unica debolezza: l’amore per la moglie e per la famiglia. Rapisce quindi Jeanne insieme al figlio di pochi mesi e Nicolas si lancia quindi in una disperata ricerca che dalla Scozia lo porta proprio a Versailles davanti al Re, pronto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni e del tradimento nei confronti della corona francese.
Amore, passione, intrighi e avventura tra la Scozia e la Francia del XVII secolo…
L'autrice:
Nel 2013 con la Mela Avvelenata Bookpress pubblica la Vendetta di Isabelle, già in precedenza pubblicato con Linee Infinite Edizioni nel 2010 con il titolo Fuga da Versailles. Altri progetti a cui ha partecipato con la Mela Avvelenata: le antologie Giù la Maschera, le Mele Avvelenate, Halloween Tales, Marry Christmas with Mr Death e Angeli VS Demoni. Nel 2014 pubblica su Amazon La Strega di Skye ( novella di cui esiste anche una versione in inglese, The Witch of Skye ) e il seguito de la Vendetta di Isabelle, la Promessa di Jeanne.
La mia recensione:
Una promessa che, se infranta, potrebbe costare la vita a qualcuno, una grande amicizia, un amore che non consce ostacoli, il coraggio di ricominciare.
Sono queste le basi su cui si fonda La promessa di Jeanne, sequel de La vendetta di Isabelle, sviluppato però in modo da poter essere letto anche autonomamente.
Cronologicamente la storia si colloca a distanza di tre anni dalla notte in cui Isabelle Morens e Jacques di Portchartain, figlio illegittimo di Luigi XIV, fuggono dalla Francia grazie alla complicità dei loro amici Jeanne e Nicolas de Catinat.
Benché sia passato del tempo, l’ira del re non si è placata. La fuga del figliastro ha infatti compromesso i suoi disegni politici minando la possibilità di un sodalizio con la Spagna. Un simile affronto non può restare impunito, sicché dalla fatidica notte non ha mai smesso di cercare Jacques con l’intento di riportarlo a corte per punirlo.
Nel frattempo, Jeanne e il maresciallo de Catinat si sono trasferiti in Scozia, convinti di poter custodire meglio il loro segreto lontano da Versailles. Ben presto, tuttavia, scopriranno di non essere più al sicuro perché quando il re Sole affiderà le ricerche al diabolico marchese Philippe de la Roche il loro coinvolgimento nella vicenda verrà smascherato e il nuovo obiettivo del sovrano sarà quello di strappar loro una confessione.
La storia ha inizio in un clima di tensione degno di un thriller. La tranquillità, che Jeanne e Nicolas sembravano aver conquistato a Prestwick, comincia a essere compromessa quando la donna si accorge di essere spiata. Inizialmente la sua sarà solo una sensazione sgradevole, tale da procurarle un senso di disagio, senza però allarmarla sul serio, ma il primo incontro con il marchese de la Roche, basterà a farle comprendere di essere in una situazione di grave pericolo.
La trama finemente intessuta da Marta Savarino si sviluppa in un crescendo adrenalinico che combina avventura e passione. Nel momento in cui Philippe entra in azione, la storia si carica di suspense trasformandosi in una vera e propria corsa contro il tempo.
Da un lato ritroveremo Jeanne con il suo figlio in fasce Gérard, prigioniera del perfido marchese che l’ha presa in ostaggio, dall’altro vedremo Nicolas partire e porsi sulle loro tracce per liberare la sua famiglia. Quello in cui si ritroveranno tutti coinvolti sarà un lungo viaggio, un estenuante inseguimento che dalla Scozia li condurrà alla corte di Versailles.
Il romanzo si legge tutto d’un fiato grazie a una scrittura scorrevolissima e curata nella forma, e all’abilità con cui l’autrice dissemina tranelli e imprevisti fra le pagine, alimentando la curiosità di scoprire cosa accadrà andando avanti. Avventura e passione, storia e fiction si fondono dando vita a un connubio perfetto in cui c’è spazio per l’azione come per la passione, per una piacevole incursione nel passato che coincide con un tuffo nell’attualità del sentimento.
Il fascino del XVII secolo, si combina così con quello di una storia di amore e di amicizia senza tempo. Leggere questo libro significa ritrovarsi al cospetto del Re Sole in persona, aggirarsi nella corte di Versailles alla scoperta degli intrighi politici e dei segreti dei potenti, ma anche assaporare le atmosfere incantate della Scozia ed entrare in punta di piedi nei sogni delle persone semplici.
A rendere il tutto più intrigante contribuiscono poi i personaggi tratteggiati con attenzione e capaci di trasmettere emozioni autentiche. Personalmente ho amato Jeanne perché al carisma di una donna bellissima, associa la tempra di una madre coraggio e la genuinità tipica di una donna che, pur avendo scalato la gerarchia sociale, non ha dimenticato le sue umili origini. Nondimeno sono rimasta stregata dal fascino oscuro di Philippe de la Roche, bello quanto dannato, al punto che, a dispetto del suo ruolo, riesce a suscitare una forte simpatia.
Non avevo mai letto niente prima di questa autrice e mi ha letteralmente conquistata. Penso che questo suo romance storico non abbia nulla da invidiare a quelli pubblicati dalle big.