Recensione: La Quinta Onda di Rick Yancey

Creato il 24 aprile 2014 da Erika @erika_zini

E’ uno dei libri che attendevo di leggere con più trepidazione (qui la mia anteprima). Siamo nell’ambito del genere post-apocalittico completo di invasione aliena misteriosa e devastante. Una ragazza, appena adolescente, si ritrova immersa in un incubo, del tutto impreparata ad affrontare alieni decisamente diversi da quelli descritti nei numerosi protagonisti di celebri film. Ma lei ha un unico obiettivo: ricongiungersi al solo componente della famiglia ancora in vita, il piccolo Sammy, il fratellino di soli 5 anni al quale ha promesso “tornerò da te”. Ecco a grandi linee la trama de La Quinta Onda e di seguito la mia recensione.

Gli alieni sono stupidi.
Non parlo degli alieni veri. Gli Altri non sono stupidi. Gli Altri sono così evoluti rispetto a noi, che sarebbe come paragonare l’umano più stupido al cane più intelligente. Non c’è gara.
No, parlo degli alieni che popolano la nostra fantasia.
Quelli che ci siamo inventati a partire dall’istante in cui abbiamo capito che le luci scintillanti nel firmamento erano soli come il nostro, probabilmente contornati di pianeti come il nostro. Sì, insomma, gli alieni che ci immaginiamo, quelli che vorremmo ci attaccassero, gli alieni umani. Li avete visti un milione di volte. Piombano giù dal cielo sui loro dischi volanti per radere al suolo New York, Tokyo e Londra, oppure attraversano il Paese su enormi macchine simili a ragni meccanici facendo fuoco con armi laser, e dieci volte su dieci l’umanità mette da parte le divergenze e si coalizza per sconfiggere l’orda aliena. Davide uccide Golia, e tutti (eccetto Golia) tornano a casa felici. Stronzate.

Ammettiamolo: in fondo ci crediamo che da qualche parte nell’universo (magari a milioni di miliardi di anni luce di distanza) possa esserci un pianeta con altre forme di vita e, siamo onesti, non vediamo il motivo di intraprendere una guerra. Perché mai, poi? Tanto meglio fare conoscenza, scambiarsi informazioni, condividere i saperi. Un’alleanza costruttiva, insomma.

Certo, nessuno crede veramente che un’incontro di questo tipo possa avvenire (al di là di letteratura e film) ma se ciò accadesse? E se non fosse tutto rose e fiori? E se quello che interessa agli alieni non fosse la nostra conoscenza ma la nostra terra? E se noi venissimo considerati al pari di fastidiosi insetti da estirpare? O, peggio ancora, se le nostre forze fossero irrisorie in confronto alle loro?

E’ come se uno scarafaggio escogitasse il modo di fermare la scarpa che sta per schiacciarlo.

Il mondo come lo conosciamo, non esiste più. Il 97% della popolazione è morta a causa delle cosiddette “onde”: eventi che hanno progressivamente minato non solo la forza ma anche la volontà degli uomini. Dopo 10 giorni che l’Astronave è comparsa sui cieli americani silenziosamente quanto inesorabilmente e la comunità mondiale ha iniziato ad interrogarsi sulle loro intenzioni è arrivata la prima. All’apparenza un nonnulla, semplicemente un’onda elettromagnetica che ha isolato l’umanità: niente più corrente elettrica, né telefoni, tv, radio, niente più trasporti (gli aerei in volo al momento dell’onda si sono schiantati). Alla seconda sono sopravvissuti solo i più fortunati: terribili maremoti hanno distrutto le città costiere di tutto il mondo causando tsunami devastanti. Alla terza, invece, sono sopravvissuti solo i più sfortunati, perché la terza onda ha significato malattia e pestilenza, e veder morire tutti i tuoi famigliari e amici non può considerarsi più una fortuna ma un dolore atroce.

La quarta ha fatto scoprire agli uomini che gli alieni erano sulla terra da tempo: alcuni di loro si sono installati negli umani molto tempo fa e ne hanno preso ora il controllo, rivoltandosi contro i loro simili, guidati dall’interno da questa forma extraterrestre. Ciò ha sgretolato la speranza di coesione e unione nella lotta: come fai a fidarti degli altri quando non sai se sono completamente umani o alieni?

In ogni caso quel 3% di insetti uomini è sopravvissuto e senza ombra di dubbio è in arrivo la quinta onda, e questa volta quale sventura si abbatterà in maniera così devastante da estinguere il genere umano?

Cassie ne ha già avuto abbastanza, dopo aver visto morire la madre per la malattia (denominata Morte Rossa in onore ad E.A. Poe) e uccidere il padre in una strana rappresaglia, e ha come unico scopo ritrovare il fratellino da cui è stata separata e mantenere la sola promessa che la lega ancora alla vita, fosse anche l’ultimo essere umano rimasto. Ma per farlo ha bisogno di aiuto, è una ragazzina per nulla abituata alla sopravvivenza e ogni angolo significa la possibilità di essere intercettata e uccisa da un alieno, terribilmente identico a lei.

Scrivo questa recensione a distanza di qualche ora da quando ho finito di leggere il libro. A volte è necessaria una pausa di riflessione prima di esprimere le proprie impressioni, alcuni romanzi hanno bisogno di decantare, come un buon vino, per poter essere assaporati appieno. La mia idea è cambiata molto anche durante la lettura. La scelta di impostare il libro dividendolo in sezioni anche molto ampie e con punti di vista diversi mi ha in parte disorientato. Il libro inizia con una full immersion nella vita di Cassie (diminutivo di Cassiopea) da quando è apparsa l’Astronave fino all’invasione vera e propria. Questa sezione dura ben 123 pagine. Pagine che ho davvero apprezzato, Cassie è una ragazza particolare, di quelle che puoi solo o amare od odiare: è sprezzante, sarcastica, arrabbiata per la situazione e perché nessuno sembra porsi davvero il problema (quanto meno finché non è troppo tardi) e per questo irritata e stanca e nervosa. E tutto questo si sente molto dalla narrazione disincantata e a tratti ostile, peraltro del tutto giustificata poi dai fatti. Sinceramente, l’ho trovata molto vera.

«Se ti restassero venti minuti di vita cosa faresti?»
«Non lo so – ho detto. – Ma di sicuro niente che ti coinvolgesse.»
«Perché?» Senza aspettare la risposta, che come probabilmente intuiva non gli sarebbe piaciuta, ha proseguito: «E se io fossi l’ultima persona sulla terra?»
«Se tu fossi l’ultima persona sulla terra, non sarei lì a fare qualcosa con te.»
«Okay. E se fossimo le ultime due persone sulla Terra?»
«Allora finiresti comunque per essere l’ultima, perché mi suiciderei.»
«Non ti piaccio.»
«Ma dai, Crisco? Da cosa l’hai capito?»

A quel punto, quando siamo immersi ben bene nel mondo di Cassie, l’autore decide di fare un salto nel tempo e nello spazio e raccontarci la storia di Zombie. Anche lui un adolescente come lei, ma malato, ha contratto il virus e sta davvero male. Caso vuole però che riesca a superare la malattia e venga portato in un campo dove i ragazzi sono istruiti e allenati per combattere gli alieni. Lì incontra Sammy, 5 anni, rinominato Nugget data la sua statura (e probabilmente anche costituzione). Un bambino davvero piccolo che in Zombie fa scattare immediatamente un senso di protezione, quella protezione che non è riuscito a dare alla sorellina Sissy.

Per sapere di nuovo cosa succede a Cassie dobbiamo attendere pagina 173 e sentire nel frattempo anche la “voce” di un alieno. Insomma, capite che non siamo di fronte a capitoli alternati ma vere storie, bruscamente interrotte e riprese. Storie che, chiaramente, si uniscono verso le ultime pagine del romanzo.

Questi stacchi enormi si sentono durante la lettura perchè quando davvero vorresti saperne di più, la storia si interrompe e riprende, a volte, anche a distanza di tempo da quando è stata interrotta.

A parte questa che è più una scelta stilistica, la narrazione risulta fluida e i personaggi principali ben delineati. Cassie trova un alleato davvero particolare in Evan, un ragazzo misterioso che le presta soccorso e decide di aiutarla a ritrovare il fratellino. Ma chi è davvero Evan? E’ qualcuno di cui potersi fidare o da cui tenersi alla larga?

Cassie nella seconda parte del libro è ancora più sospettosa di prima, più provata ma anche più decisa. Zombie è un personaggio con delle potenzialità ma talvolta poco approfondito e tratteggiato soprattutto nel lato romance (poco o per nulla sviluppato nel libro ma comunque presente). Avrei voluto “passare più tempo con lui“, ma certamente è Evan il personaggio più misterioso, tanto sincero quanto ritroso, così aperto ma anche così consapevole che alcune cose devono restare nascoste. Almeno finché non trova una ragione di vita in quella che era una missione di morte.

La quinta onda. Sì, nel romanzo si scopre che c’è, è in corso ed è inaspettata. Chi ha visto o letto di Alieni non ne resterà particolarmente sorpreso, stiamo parlando di argomenti già ampiamente trattati e se dovessi consigliare questo libro per l’originalità senz’altro non lo farei.

Ma c’è qualcosa che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere, interrogativi che la lettura mi ha spronata a pormi, considerazioni sulla società attuale. La domanda non è “cosa faremmo se gli alieni ci attaccassero?” ma “cosa faremmo se succedesse qualcosa al mondo di tanto grave da toglierci tutto quello che abbiamo?“. Mi riferisco a situazioni più plausibili di quelle degli UFO. Come guerre batteriologiche, o elettromagnetiche, o nucleari. Situazioni in cui le comunicazioni, la corrente elettrica, i cellulari venissero a mancare. Se dovessimo, per nutrirci, di nuovo coltivare la terra? O estrarre l’acqua? senza macchinari? O se l’aria fosse irrespirabile? Cosa saremmo in grado di fare? Quanti resisterebbero? Io, cosa farei? Tutte le trasmissioni tv di approfondimento, tutti i film e libri letti mi aiuterebbero o si rivelerebbero inutili?

Lo so, sono domande senza risposta (e si spera rimangano sempre tali) ma la prima parte de La quinta onda analizza proprio l’impreparazione dell’uomo, il suo imbarazzante e a volte inutile ottimismo, la tendenza a semplificare tutto e a renderlo simile a sé.

La quinta onda è un libro per ragazzi pur trattando tematiche “adulte” e fa leva sul senso della famiglia, sul valore delle promesse e sul fatto che tutti sono importanti. Ha argomenti interessanti ed è ben scritto, scorre velocemente ma con i tempi giusti. Se si passa sopra la costruzione un pò frammentaria dell’impaginato, è un libro interessante, da leggere. Soprattutto indicato a chi ama le ambientazioni post-apocalittiche, estreme e realistiche (alieni a parte). Confido nei prossimi volumi per scoprire di più sugli Altri e sui terrestri. Chissà dove ci porterà questa storia?

Voto: 7 

Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l’unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia.Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare.

In un’avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l’azione di Io sono leggenda, Rick Yancey narra l’avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.

Rick Yancey è nato a Miami e si è laureato alla Yale University. Ha iniziato ad amare la letteratura sin da piccolo, grazie ai libri che riceveva in regalo da suo padre. Tra le sue letture preferite in assoluto ci sono Le avventure di Sherlock Holmes e Il signore degli anelli. Oltre a leggere molto, fin da bambino ha iniziato a scrivere storie, attività che non ha più abbandonato.

Titolo: La Quinta Onda
Titolo originale: The 5th Wave
Autore: Rick Yancey
Traduttore: Elisabetta Spediacci
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pagine: 520
Prezzo: 17,00
Data di uscita: 18 marzo 2014


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