Recensione La ragazza del 6E di Alessandra Torre

Creato il 20 aprile 2015 da Masedomani @ma_se_domani

Mi segnalano “La ragazza del 6E” definendolo un ottimo thriller anomalo e la cosa mi incuriosisce. Apprendo che l’autrice si chiama Alessandra Torre, che nonostante il nome non è italica ma americana, e che ha scalato le classifiche degli ebook store con una autopubblicazione eroticheggiante. Tutto ciò mi lascia perplesso.

Butto un occhio sulla trama e apprendo che la protagonista è una webcam girl, Deanna alias JessRiley19, che si mantiene esibendosi in video per appassionati cultori di Onan. Il che mi lascia ancora più perplesso.

Poi decido di dare credito al segnalatore (di cui, ormai è evidente, mi fido) e inizio a leggere.

Qualche ora dopo alzo lo sguardo dall’Ipad, e avverto quella simpatica fitta al collo che – in un centesimo di secondo e con una sorta di lampo bianco – ti comunica che hai tenuto la posizione di lettura su tablet troppo a lungo. Così, mi rendo conto che “La ragazza del 6E” mi ha totalmente assorbito.

Sì, il romanzo è decisamente anomalo. Prima di tutto per l’ambientazione, che per un buon 80% della narrazione è confinata in una sola stanza. E poi – direi soprattutto – per la protagonista, che non è una fanciulla costretta da vicende sfavorevoli a dedicarsi alle web esibizioni, ma una donna che lo ha deciso lucidamente. Deanna ha un lieve problema con i suoi simili (tende a decidere di assassinarli e a non riuscire a controllarsi) e la reclusione forzata in un anonimo interno di un qualunque palazzo di una qualsiasi cittadina USA è una forma di protezione per se stessa e per gli altri.

“Da mia madre ho ereditato molto, i tratti delicati del viso, le gambe lunghe, i capelli scuri, ma il lascito più grande sono le tendenze omicide. Questa è la ragione per cui mi tengo alla larga dalle persone: perché ho voglia di uccidere. Sempre. Praticamente non penso ad altro.”

Come è naturale, accadrà qualcosa – ed è un qualcosa che non vi rivelerò onde evitare insulti – che la costringerà a lasciare il suo rifugio-prigione e mettersi in caccia.

Se un thriller può definirsi tale quando mantiene alta la tensione,
“La ragazza del 6E” è decisamente un thriller, connotato da una ritmo quasi perfetto e da un insieme di sguardi dei suoi personaggi che rendono interessante anche una narrazione potenzialmente monovocale; le scene “forti” si succedono e possono provocare un minimo di rigetto, ma in linea generale la lettura procede senza strappi e con la sensazione che qualcosa di clamoroso possa accadere. Ecco, forse – e cerco di mantenermi sufficientemente misterioso – il finale non è tra i più originali che la storia del genere ricordi, ma tutto sommato è accettabile.

Non so se la Torre proseguirà nella scrittura di storie caricate di suspense o se tornerà al (più remunerativo) filone del simil-50-Sfumature, ma sarebbe un peccato. La stoffa c’è, e si vede.

Alfonso d’Agostino

SCHEDA LIBRO
Autore: Alessandra R. Torre
Titolo: La ragazza del 6E
Traduzione: Luca Fusari
Editore: Bookme
Pagine: 320
ISBN: 978-8851121907

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