Autore: Jules Stanbridge
Editore: Leggereditore
Traduttore: Alessia Barbaresi
ISBN: 978-8865081730
Num. Pagine: 325
Prezzo: 10.00€
Voto:
Trama:
Prendi una single di trent’anni, un pizzico di incertezza e amalgama con cura. Poi aggiungi due cucchiai di cattive notizie e una decisione importante. Non dimenticare gli ingredienti base: uova, farina, lievito, limone, zenzero, cioccolato, vaniglia, tanta dolcezza e un pizzico di destino. Versa, mescola, fai riposare un po’, metti tutto in forno e fai attenzione a non bruciarti… E se la vera ricetta della felicità si fa attendere, non perdere la speranza! Forse si nasconde proprio lì, dietro il sorriso di chi ha appena gustato la torta perfetta. Ma quale sarà la ricetta migliore? Lo scoprirai solo assaggiando una fetta dopo l’altra..
Recensione:
Prendiamo una che non ha mai letto un chick-lit in vita sua (tipo io), prendiamo un libro con la copertina rosa (!!!), prendiamo la voglia di metterci alla prova e buttarsi in un campo letterario completamente nuovo e amalgamiamo bene. Cosa ne viene fuori?
Questa recensione!
Ok, ero stata terribilmente attratta dalla trama che parlava di dolci, quindi ero già fregata anche se sapevo più o meno bene cosa mi aspettasse.
Il romanzo parla di Maddy, una donna single con un avvenimento piuttosto triste alle spalle, circondata da una famiglia media inglese, un lavoro più che rispettabile in un’azienda farmaceutica e la passione per la cucina. Il climax viene spezzato quando Maddy viene licenziata, e da lì le sue avventure cominceranno a farle scoprire la se stessa che non aveva mai avuto il coraggio di essere, una donna intraprendente, con dei sogni da realizzare, degli obiettivi da raggiungere e – perché no? – un amore da trovare.
Da una parte mi sento di dire che la protagonista è un po’ tonta. Esageratamente tonta. Scivola dalle scale, frantuma piatti facendo pattinaggio, si impappina e rischia di strozzarsi bevendo del tè, insomma, Maddy è un personaggio che fa una gaffe dopo l’altra (anche se sto iniziando a pensare che per la narrativa inglese moderna sia il must del momento), sogna ad occhi aperti cose più grandi di lei e anela alla classica famigliola con figli. Bene, ciò basterebbe a farmi venire l’orticaria, ma fortunatamente ho scoperto che non mi è successo.
La ricetta segreta della felicità è un libro leggero e innegabilmente carino, simpatico e divertente quando vuole esserlo; la protagonista – per quanto a volte riesca a rendersi imbarazzante – è simpatica, una donna con difetti e pregi che si mescolano senza mai esagerare, rendendola un personaggio realistico e né troppo perfetto né deprecabile, ma equilibrato e onesto. È gradevole e in grado di strappare molti sorrisi, e a tratti ci si immedesima molto bene nelle sue illusioni della vita di tutti i giorni, nelle piccole vittorie e nei fallimenti, nelle delusioni e nelle ansie, e anche nei lutti e nelle sorprese.
È una lettura graziosa e scorrevole che trasmette complicità e che ci catapulta in un’atmosfera tipicamente britannica fatta di tè e torte del pomeriggio, in cui le abitudini non possono assolutamente essere modificate e tutti sono felici di rispettarle, in cui l’amore è davvero una stranissima giostra su cui si sale senza biglietto e non si sa quando si scenderà, tra gli alti e i bassi come montagne russe.
È un romanzo per svagarsi e perdersi un po’ tra i profumi di una torta o dei cupcakes, ridendo nel seguire una trama abbastanza imprevedibile e piena di svolte inaspettate che arrivano in un attimo, non è una lettura pesante ed è appassionante, ideale per perderci qualche pomeriggi o rilassarsi una sera.