E adesso? Adesso sono orfana di emozioni... perchè è raro che ami così tanto un libro, una serie, dei personaggi. E' raro, ma quando capita è un piccolo miracolo.
Vi dico solo che quella che inizia come una storia incentrata su due personaggi diventa molto di più. Non scoprire cosa sarebbe un vero peccato. A voi la scelta.
T h e W i l d R o s e
Sonzogno, 02/2013 - 588 pag. - € 21,50
Voto: 9½Londra, 1914. In seguito al tragico incidente sulle vette del Kilimangiaro, l'anticonformista e caparbia scalatrice Willa Alden taglia i ponti con il proprio passato e con Seamus Finnegan, l'uomo che l'ha salvata e che a lei è unito dalla passione per le imprese più estreme. Eroe delle esplorazioni polari, Seamus cerca di rifarsi una vita a Londra, provando a dimenticare quella donna che l'aveva sedotto, mentre Willa si rifugia in un angolo remoto del Nepal da cui contemplare e fotografare le cime dell'Himalaya per la Royal Geographical Society. Finché un evento improvviso la richiama a Londra, una città in fibrillazione per le tensioni che precedono la Prima guerra mondiale, dove Max von Brandt - l'enigmatico alpinista tedesco conosciuto in Nepal da Willa - è riuscito ad affascinare i salotti dell'élite e a carpire i segreti dei più influenti uomini politici. L'inatteso incontro tra i tre darà inizio a una serie di avventure che li porterà di nuovo a viaggiare, persino in Egitto e Siria al fianco di Lawrence d'Arabia, in un vorticoso succedersi di colpi di scena e sentimenti che intrecceranno sempre più saldamente i loro destini. Esploratori, furfanti, criminali, spie e alta società. Le vette incontaminate dell'Everest, Londra e il deserto del Nord Africa.
R e c e n s i o n e
Questa più che una recensione sarà una vera e propria dichiarazione d'amore. A Jennifer Donnelly e a questa bellissima trilogia che mi ha strappato cuore e anima, ore di sonno, interi pomeriggi immersa in questa meravigliosa storia e lontana dal mondo reale. E mi dispiace se non riuscirò a rendere onore a queste 2000 e passa pagine, perchè non è sempre facile parlare di un libro che non è solo un "libro". La trilogia delle rose è vita, emozioni, cronaca, "storia".
Tutto ha inizio nel 1888 a Londra, nel quartiere di Whitechapel, per poi spostarsi a Parigi, e di nuovo in Inghilterra, in Kenya, California, sul Kilimangiaro, al Polo Sud. Durante questi "viaggi" costellati dalla passione e dalla fame di vita e riscatto che anima tutti i protagonisti, incontreremo personaggi realmente esistiti come Gauguin, Toulouse-Lautrec (i pittori), Elinor Glyn ("creatrice" del romanzo rosa a sfondo erotico), Ernest Henry Shackleton (esploratore britannico), Millicent Fawcett (una delle prime suffragette), Thomas Lawrence (archeologo e agente segreto inglese) il politico Wiston Churchill (che guidò la Gran Bretagna verso il primo conflitto mondiale) e molti altri, tutti contestualizzati talmente bene nel romanzo che non ci si rende nemmeno conto di "avere a che fare" con uomini e donne che hanno scritto la nostra storia.
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L a T r i l o g i a
Una trilogia di questo livello difficilmente l'ho letta. E c'è da considerare che ai due seguiti ho dato mezza stellina in "meno" solo per formalità. Il primo libro per me è intoccabile, inviolabile e affettivamente unico. Ma sono tutti romanzi di grande, grandissimo spessore e la storia man mano che procede diventa sempre più articolata, intrigante e si arricchisce di personaggi destinati a lasciare un segno indelebile che siano protagonisti o semplici comparse.
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