Recensione: "LASCIATI ANDARE (ma metti giù la colt)" di Charlotte Lays

Creato il 30 giugno 2015 da Blog

Genere: Romance ContemporaneoPagine:376Prezzo ebook: € 2,99Uscita: 23 giugno 2015
Self publishing
In fondo l'amore a cosa serve, quando l'esempio lampante del suo innaturale corso è davanti agli occhi di Mae ogni giorno? Suo padre, ripiegato su un dolore impossibile da sanare da quando la madre è morta, non sembra avere altro cuore se non per il ricordo della donna e, per lei, nella costante ricerca della sua approvazione, sembra non esserci spazio alcuno. Per questo Mae si rifugia nel lavoro, nella laurea, nella ricerca della propria affermazione. Nonostante Stella continui a dirle di lasciarsi andare alle proprie pulsioni, nonostante la vita stessa la ponga, sempre più spesso, davanti a scelte e situazioni impossibili da ignorare. E l'arrivo del nuovo ranger, Bruce, giunto al ranch di famiglia per liberare le loro terre dagli orsi, sembra la ciliegina sulla torta che è lì e invita a farne indigestione. Cosa farà, Mae? Resterà impassibile spettatrice dei propri sentimenti oppure si lascerà guidare da un fuoco nuovo e seducente in grado di trascinare la sua immancabile ironia lungo la via del piacere? E Bruce accetterà il suo lato dissacrante riuscendo a leggere tra le righe di una battuta sagace? L'amore, a volte, colpisce con più precisione di un colt, anche se a premere il grilletto è una Calamity Jane tutto pepe.
 
Chi non ha amato la coppia Raimondo/Mondaini? Tutti, dal più grande al più piccolo, hanno sempre agognato a un amore come il loro e non perché lui fosse un provolone nato, neppure perché lei scuoteva i piedi sotto le coperte che neanche a provarci ci si riesce con la stessa verve. No, noi abbiamo amato i loro personaggi perché mossi da una naturalezza da star male, perché lei conosceva i difetti di lui e lui perfettamente quelli di lei. E ognuno accettava l'altro, senza riserve, con la giusta dose di ironia, con le parole a fior di labbra che non ammettevano, ma lasciavano intuire. L'ironia è il guizzo che rende ogni coppia e ogni persona “giusta” perché capace di rendere meno pesante la difficoltà più insormontabile. È proprio dietro a questa innegabile dote che Mae si rifugia e si cela agli occhi del mondo, con tutta la sagacia di cui è capace, armata di battute taglienti e acido degno dello smack brillacciaio. E non c'è situazione che tenga, nessuno sembra essere immune, neanche quel bel ranger che è giunto nel suo ranch per debellare la piaga degli orsi che stanno devastando le mandrie tutt'intorno. A cavallo della sua splendida giumenta, Mae sfida il mondo e le brutture indossando l'espressione più distaccata di cui è capace, pronta a non dar confidenza neanche all'amore che, timido, tenta con ogni mezzo di palesarsi e appropriarsi del suo gelo più profondo. Che ha una ragione, come spesso accade, profondamente radicata nel passato. Ma si sa, al cuor non si comanda e, complice quel destino beffardo che ogni tanto ci mette lo zampino, Mae non potrà sottrarsi al calore di un sentimento forte e neanche a un paio di occhi turchesi e a un torace scolpito da sbavarci dietro per anni.Lei indiana di origini, lui “what's american boy”, insieme fanno faville e lo sa anche la sua coscienza spassosa, e pure un po' zozzona,che non perde occasione per rimarcarlo alla “capa” mentre scola litri di mojito godendo della vista mozzafiato del bell'adone. Bruce è l'uomo che tutte desiderano, quello che riesce nell'impresa di una corte serrata senza mai essere troppo invasivo, rude quanto basta e mai, in ogni caso, prevaricatore.Certo, è un po' marpioncello, con le mani un po' troppe lunghe ogni tanto, ma chi non ha desiderato determinate attenzioni dall'uomo del cuore, quello che ti fa vibrare le corde dell'anima solo con uno sguardo?Charlotte Lays dipinge con estrema delicatezza, seppur avvalendosi di una comicità molto intelligente, i tratti caratteriali dell'uomo moderno e non approda a un risultato stucchevole, melenso, bensì a un personaggio completo, complesso e anche combattuto. E la particolarità di tutto è il fatto che il nostro “lui” emerge dal punto di vista di “lei”: Mae. Chi può dire di riuscire in tanto con così pochi romanzi all'attivo? In fondo la Lays non è ancora sotto le luci della ribalta, non ha esperienza da vendere... Eppure ci sa fare e diamine, il talento ce l'ha nel sangue. Ha un taglio rosa moderno che molte le invidiano e che altrettante rincorrono pur non riuscendo a emularlo. La sua eroina non è una sex bomb di noantri, pronta a calarsi le mutande al primo stallone di turno. Al contrario, Mae è scontrosa, boriosa a volte, schiva e anche parecchio stronza, quando ci si mette. Eppure il lettore non può non immedesimarsi in lei, non può non comprendere il percorso interiore che l'ha portata a un comportamento così estremo. E non può non cedere davanti allo scioglimento dell'iceberg che ha imprigionato il suo cuore quando finalmente si inchina all'amore vero. Sarà poi che ha una coscienza degna dell'alter ego di Allie Mc Beal, Mae è un personaggio del tutto riuscito, così come Bruce, così come la burbera nonna tutta casa e pipe sacre. Forse rimane l'amaro in bocca del Maori, imprenditore molto intrigante a cui la Lays dedica poche pagine (che magari avranno più ampio respiro in un seguito? Ce lo chiediamo con speranza viva a illuminare gli occhi a cuoricino). In ogni caso: buona la caratterizzazione del cattivo (sì, ragazzi, c'è un cattivo ed è anche bello ignorante!), buonissime le battute sagaci che accompagnano praticamente tutto il romanzo, buone le scene di sesso, non troppo spinte, ma perfettamente in linea con i personaggi e la storia. Questa ultima nota si riconduce all'intelligenza di cui sopra: la Lays dimostra che il sesso non deve essere per forza “troppo”, ma uniforme alla psicologia dei personaggi, delineandone le caratteristiche e aiutando il climax dosando le emozioni con uno studio equilibrato delle varie situazioni. Anche qui troviamo una colonna sonora ed è bello riscontrare l'amore per la musica country che qui in Italia non ha il suo giusto spazio, se non per le sitcom e le varie serie come il fu “Dawson's Creek”. Insomma, lo volete un consiglio? Leggetevi “Lasciati andare (ma metti giù la colt)” e scatenatevi con i commenti: ce ne saranno delle belle!  




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