Un libro che non necessita di continui colpi di scena per trascinare il lettore nella sua commovente storia, se non quello che fa accendere la corsa verso i ricordi, ovvero il terribile incidente di cui Julia resta vittima riportando un trauma cerebrale che cambierà la sua vita, e quella di tutti coloro che le sono sempre stati accanto. Come ogni tappa importante tra gli anni che l’hanno condotta dall’adolescenza alla maturità, anche quel momento per lei fatale e a primo impatto superabile, sarà vissuto con Marissa, insostituibile compagna di scuola prima, e di vita poi. I fili del loro destino sembrano essere irrimediabilmente aggrovigliati da un affetto indistruttibile, da una fedeltà invidiabile; fino al giorno in cui non sarà solo la mente di Julia quella ad essere messa duramente alla prova, ma anche quella di Marissa, seppure in maniera molto diversa.
L’incidente sarà causa di profondi disagi nella memoria e nelle facoltà cognitive di Julia, ragazza dal temperamento frizzante e autonomo che vedrà frantumare velocemente tutte le sue interazioni sociali e i rapporti affettivi. Il suo inconsapevole comportamento inopportuno e per nulla delicato nei confronti di amici e parenti farà presto riemergere un tasto troppo dolente, ancora vivo e mai dimenticato nell’amicizia che la lega a Marissa. Un evento che echeggia, tra tutti, un solo nome: Nathan.
Un amore unico e intenso che aveva travolto Marissa ai tempi dell’università, a causa del quale Julia aveva segnato un confine, un valico insormontabile tra lei e la sua migliore amica, ponendola di fronte ad una scelta: la loro amicizia, o l’amore per l’affascinante Nathan, oggetto dei suoi temporanei capricci e di un’insensata gelosia. Sentimenti che la porteranno a ferire nel peggiore dei modi colei che non le ha mai fatto mancare il suo bene più sincero, arrivando a sacrificare la sua personalità a favore del loro rapporto egoista e a volte persino crudele.
Trascorsi gli anni, le due amiche sembrano avere realizzato i loro progetti lavorativi, e la vita di Marissa appare più che soddisfacente, accanto ad un compagno che la ama e la rispetta, mentre il passato fa solo parte di una crosta interna e ben nascosta al mondo intero. Ma la tremenda botta in testa ha riacceso in Julia una luce incomprensibile sulla sua azione sconsiderata a proposito di Nathan e Marissa, lasciando che i segreti sensi di colpa prendano in lei il posto della ragione, e arrivino a tormentare la povera Marissa, vittima adesso non solo di un ritorno inaspettato del suo primo amore, ma anche del riaffiorare di sentimenti cacciati via da tempo, portatori di soffocato rancore, confusione e incertezze.
Quando sembra che per Marissa nulla abbia più un senso e tutto possa essere messo in discussione, il lento distacco dalla sua migliore amica mostra il suo rovescio della medaglia: improvvisamente, il sipario della sua vita si apre verso prospettive e realtà nuove, che la fanno sentire libera di guardare sotto un’altra luce tutto ciò che la circonda, nonché di farle apprezzare persone a lei molto vicine, i cui rapporti erano andati via via messi nel dimenticatoio grazie all’onnipresenza della sfavillante Julia. Il riavvicinamento con la sorella e con le amiche, un più profondo incontro con il suo compagno e una nuova veduta sul campo lavorativo faranno emergere una Marissa da sempre vissuta nell’ombra della sua più cara amica, una Marissa grintosa, forte, che sa bastare a se stessa e non rinuncia, tuttavia, a coltivare gli affetti che le stanno a cuore.
I ricordi, viaggiatori in una rete piena di strani incro ci, le mostrano le reali coincidenze che hanno segnato il percorso della sua vita, e mentre Julia è costretta a lottare contro il suo stato infermo per riottenere quella libertà che prima credeva tanto scontata, Marissa dovrà fare i conti con la propria forza d’animo, con la misura del bene che sente di volere tanto alla vecchia Julia, quanto a quella nuova.
Un cammino sofferto verso quel mondo che accoglie i sopravvissuti a questo genere d’incidenti che colpiscono ogni giorno e più persone di quanto crediamo. Una commovente linea stilistica che l’autrice sapientemente usa per colorare i diversi stati d’animo della protagonista, alternandone le sfumature senza mai stancare il lettore, pur ritrovandosi a ripetere più volte determinati concetti. Uno squarcio sul mondo rosa noto per le sue profonde incomprensioni, e per la bellezza imparagonabile che lo rende unico e sempre attraente.
La ricerca del perdono sincero da parte di una, e di un sofferto pentimento dall’altra, districherà i nodi di questa sorta di amore al femminile chiamato amicizia, capace di ricucire lacerazioni che faranno pur sempre parte delle due protagoniste, e di rendere loro la forma di quei bizzarri ricami che ornano l’anima.
“Jules, non ti abbandonerò mai. Saremo sempre amiche”, dichiaro. E mentre lo faccio, so che è la verità. Sono ben conscia che questo vorrà dire ignorare tutti i malintesi, le discussioni, i commenti sgradevoli, per una, dieci, mille volte – forse per sempre, se Julia non guarirà mai del tutto. Ma è un impegno che ho voglia di prendere. Stendo il mignolo, e lo incrocio con quello di Julia. “Per sempre”.
Camille Noe Pagàn vive nel Michigan e collabora con diverse riviste di prestigio, come Forbes, Glamour, Women's Health. Le imprevedibili coincidenze dei ricordi è il suo romanzo d'esordio, molto apprezzato dalla critica americana ancor prima della pubblicazione.
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