Recensione: Le oscure presenze di Luca Rachetta

Creato il 24 novembre 2013 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Ciao a tutti, amici! Oggi voglio parlarvi di un bel libro di un autore italiano, Luca Rachetta. Si tratta de “Le oscure presenze” un romanzo, a tratti tragi-comico, di un uomo alle prese con i fantasmi del proprio passato, alla ricerca di un raggio di felicità. Una lettura per nulla banale, al contrario ben strutturata e a tratti anche divertente. Cosa ne pensate?


Titolo :  Le oscure presenze

Autore :  Luca Rachetta

Casa editrice : Edizioni Creativa

Pagine :  102

Prezzo : 13.00 €

(su  Amazona :  11.05 € cartaceo)

La trama

Andrea Bardi, amante delle belle lettere che una sorta di paterno ricatto ha reso imprenditore del chinotto, è assediato dai fantasmi: il rammarico di non aver potuto seguire il percorso di vita a lui più congeniale, la paura di perdere la moglie Donatella, con la quale sente venir meno l’intesa e la comunione di interessi di un tempo, il dubbio di non essere all’altezza delle responsabilità connesse al proprio ruolo professionale. Fino a quando non ci si mette anche un fantasma vero a complicargli la vita e ad arricchire quel ricco campionario di oscure presenze contro le quali dovrà combattere per conquistarsi la sua piccola oasi di serenità.

• La mia recensione •

Il primo elemento che colpisce prendendo tra le mani “Le oscure presenze” è sicuramente l’immagine in copertina. Si tratta di “Separation” di Munch. Questa immagine è triste, malinconica, non lascia spazio a fraintendimenti: qui l’angoscia regna sovrana. Vi è rappresentato il trauma dell’abbandono. Ed è così che uno degli artisti più famosi del Modernismo (il cui quadro simbolo è proprio “L’urlo”) ci racconta, attraverso colori intensi e linee sinuose, il sentimento della separazione. Andrea Bardi, il protagonista del romanzo di Luca Rachetta, è pervaso esattamente da questa sensazione. Ma facciamo un passo indietro. Chi è Andrea Bardi? È un marito, un amico, un imprenditore di successo. È un produttore di Chinotto, una famosa bevanda analcolica. È un uomo onesto, sincero, semplice. Esattamente il contrario delle persone alquanto “complicate” che frequentano le lunghe ed estenuanti riunioni della moglie, Donatella. Andrea si sente molto diverso da loro e per questo viene escluso (o meglio, si auto-esclude) dai circoli di fanatici appartenenti alle sette teosofiche frequentate da sua moglie e dai suoi più cari amici. Andrea, che ricorda il padre,già da tempo scomparso, con ritrosia e voglia di riscattarsi, è intimorito da tante cose: dalla possibilità che la moglie lo tradisca; dalla paura di non gestire la sua vita al meglio; dalla paura che alcuni suoi collaboratori possano in ogni momento cogliere l’occasione per fargli le scarpe.

Andrea combatte ogni giorno contro i propri fantasmi. È una persona ipersensibile ed insicura ed in quanto tale predisposta ad avere pensieri negativi e a porsi più domande del dovuto. Spesso si sente estraneo a questa realtà e non condivide sempre i desideri della moglie; non si sente coinvolto in quanto le persone intorno a lui sembrano aver perso la giusta direzione. Andrea, uomo con i piedi per terra, cerca di darsi delle spiegazioni e di trovare il coraggio di affrontare vecchie presenze, inutili ed ingombranti, ed inizia a fare “pulizia” alleggerendo la sua vita da tutte quelle situazioni dal retrogusto amaro (proprio come quello che ti lascia in bocca un sorso di Chinotto).

Con l’aiuto di un saggio professore dell’università ed iniziando a parlare e a pensare come il suo buon vecchio padre, Andrea cercherà di recuperare vecchi ricordi e quindi anche la sua vera identità.

Le oscure presenze“è stata una piacevole scoperta. La descrizione dei personaggi è perfetta: con poche parole l’autore ha saputo inquadrare ciascun personaggio in modo velatamente ironico e semi-comico.

Luca Rachetta è stato molto bravo a descrivere, con la giusta dose di sarcasmo, ciò che spesso succede nella vita di una comune persona. Capita di ritrovarsi, a metà del proprio percorso, a cercare delle risposte. L’unico modo per trovarle è quello di eliminare, proprio come fa il protagonista del libro, tutti gli “elementi inquinanti” che minano, in un modo o nell’altro, la nostra felicità. Andrea Bardi riesce a prendere consapevolezza del problema: realizza che molte presenze oscure si celano, come spettri, dentro la mente umana, spesso sono latenti e silenziose, ed altre volte sono impetuose e violente. Solo attraverso un esame di coscienza è possibile fare tutto questo, tornando a riprendersi delle piccole soddisfazioni nella vita di tutti i giorni e a ritrovare l’entusiasmo per fare progetti per il futuro, valorizzando ciò che si ha anziché cercare inutili chimere.

“Andrea [...] non ti avvilire. Godi dell’amore, della famiglia! Raffina ulteriormente la tua già acuta sensibilità nel riconoscere e apprezzare le cose belle; persevera a disprezzare, senza odiare, le cose vuote e insignificanti [...]“

Anche quando sta per crollare tutto, anche quando le certezze si sgretolano si può ripartire alla ricerca di un sorso (…è proprio il caso di dirlo!) di felicità.

Uno stile, quello di Luca Rachetta, davvero coinvolgente. Una piacevolissima lettura che vi consiglio!

L’autore

Luca Rachetta è nato a Torino e vive a Senigallia. Laureato in Lettere Moderne, è insegnante di Scuola Secondaria. Ha scritto alcune raccolte di racconti “Dove sbiadisce il sentiero” (2006) e “La teoria dell’elastico” (2008) ; un saggio “Vitaliano Brancati. La realtà svelata” (2006); un racconto lungo “La torre di Silvano” (2008) ed alcuni romanzi “La guerra degli Scipioni” (2009) e “La missione di San Silvestro” (2010). Potete visitare il sito web dell’autore oppure la pagina Facebook dedicata al suo ultimo romanzo.


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