Magazine Cultura

Recensione: LE SFUMATURE DEL DESERTO di Simona Liubicich e INTERVISTA

Creato il 20 febbraio 2011 da Tricheco
Recensione: LE SFUMATURE DEL DESERTO di Simona Liubicich e INTERVISTAElena, infermiera, una giovane donna ferita profondamente nell'orgoglio e nel cuore. La fuga dal suo inferno personale sembra giungere con la proposta di una missione umanitaria in Iraq. Ma tra gli orrori di un mondo devastato dalla guerra e lo scontro con una cultura opposta alla propria, cercherà tra mille difficoltà la strada per la serenità.
Recensione: LE SFUMATURE DEL DESERTO di Simona Liubicich e INTERVISTAL'AUTRICE: Simona Liubicich nasce in Italian da famiglia fiumana, emigrata dopo l'occupazione del maresciallo Tito nel dopoguerra. Svolge un percorso di studi in lingue straniere e infermieria pediatrica, vive in Liguria con il marito e la figlia. é appassionata di fotografia, teatro e letteratura moderna.Il Sito del Libro: QUIPARERE PERSONALE:
Questo libro racconta la difficile lotta di una donna per riottenere l'indipendenza sentimentale dopo un matrimonio disastroso...il difficile percorso di riadattazione di un cuore infranto, cuore che la spinge anche per vocazione a prestare servizio come infermiera per una missione umanitaria in Iraq, una terra massacrata dalla guerra.
 Il personaggio principale di questo romanzo è Elena Grimaldi, infermiera del reparto di Pediatria dell'ospedale di Genova, una donna forte e orgogliosa che decide di intraprendere un difficile cammino...quello di volontaria in una missione umanitaria in una terra, come ho detto anche prima nell'introduzione, dilaniata dalla guerre e dalle ingiustizie. Durante questo viaggio incontrerà molte persone che le cambieranno la vita, vivrà molte situazioni che la segneranno per sempre...Si innamorerà due volte, di due uomini molto diversi tra loro e alla fine troverà la tanto agognata armonia e felicità che andava cercando.
"Non esiste cosa più bella, sensazione più profonda di sentirsi innamorati. è qualcosa che ti scalda il cuore,che ti rendela vita rosea, priva di negatività."
Il personaggio che mi è risultato più odioso è stato Luca, suo marito o meglio ex marito...lei mi è sembrata troppo buona quando, dopo aver scoperto l'ennesimo tradimento, si è limitata ad andarsene senza nemmeno fargli una scenata. Luca è il classico uomo consapevole del suo bell'aspetto e del suo charme, il classico uomo che se ne frega dei cuori spezzati che si lascia dietro, è un uomo egoista e cieco per quanto riguarda i veri valori della vita e spregevole verso le donne.
Il pesonaggio che, invece, ho trovato più simpatico, o per meglio dire adorabile, è il Dott, Xavier Demarche,responsabile dell'operazione umanitaria in Iraq, un amico fedele e affidabile, simpatico e pronto a prendere in mano la situazione. Ma al contempo anche impacciato e buffo, insicuro e dolce quando si tratta di rivelare i propri sentimenti. Lo ho apprezzato moltissimo!
Oltre a questi due ce ne sono molti altri...Federica, un'importante amica di Elena, Melanie, dottoressa americana anche lei impegnata nella missione umanitaria, Samir, l'uomo egiziano che le fa perdere la testa e ritrovare la fiducia nel suo essere donna, Gregory, il bel marines che le ruberà il cuore...
Questo romanzo,infine, non racconta soltanto le vicende di Elena ma riassume anche la guerra in Iraq, gli effetti che ha avuto sulla popolazione e soprattutto sulla nazione e il suo funzionamento, racconta della vita delle donne e del clima di paura costanta in cui vive la gente del posto , paura che spesso si avvera  a causa dei numerosi attentati che colpiscono la maggior parte delle volte soltanto innocenti, persone che non c'entrano niente con in conflitti in atto, ma soprattutto racconta del lavoro svolto dai militari e dai volontari per portare loro aiuto e un po' di pace.
L'autrice riesce a riassumere tutte queste caratteristiche in un modo di scrivere fluido e scorrevole, che ti spinge a leggere sempre più pagine. L'unica critica che le posso muovere è che spesso i termini medici utilizzati nei discorsi e nei pensieri dei protagonisti non sono spiegati molto. Per il resto si è rivelato una lettura piacevole e che mi sento di consigliare a tutti coloro che vogliono immergersi nei caldi paesaggi dell'Iraq!
Recensione: LE SFUMATURE DEL DESERTO di Simona Liubicich e INTERVISTAAdesso è arrivato il momento dell'intervista! Ho stilato una lista di domande alle quali l'autrice ha gentilmente acconsentito a rispondere e per questo la ringrazio moltissimo. Ecco a voi le domande e le risposte...
Ciao Tricheco, eccomi qui nel tuo blog “Il magico mondo dei libri”!

Innanzitutto ci tenevo a ringraziarti per avermi contattato per quest’intervista, è bello stare qui a chiacchierare.
Dunque, procediamo con ordine (sono una che deve avere sempre tutto sotto controllo…pessimo carattere!) e rispondiamo alle tue domande:
Ti andrebbe di presentarti ai lettori?
Beh, mio papà e la mia mamma sono profughi giuliani, facenti parte dei circa 40.000 emigrati italiani che lasciarono la loro casa dopo l’avvento di Tito. Ci tengo a dire che Fiume, nell’anno in cui essi nacquero, era di appartenenza italiana, noi siamo italiani veri. Più tardi, nel 1947, la bellissima città del golfo del Quarnero è stata tolta all’Italia ed annessa alla Jugoslavia. I miei genitori hanno dovuto lasciare tutto quello che possedevano scegliendo il nostro paese e ricominciare una nuova vita lontano dalla loro città natale che ancor oggi amano, seppur perduta. Sono abbonata alla rivista “La voce di Fiume” e sono orgogliosa di dichiararmi “mula fiumana”!
Adesso una domanda che riguarda il tuo essere scrittrice...Hai un momento particolare della giornata dedicato alla scrittura?
Tesoro…la notte! Il momento magico, l’oscuro manto che cala sul mondo immergendolo nel quieto silenzio. Essendo una nottambula ne approfitto per scrivere; le mie idee migliori nascono proprio la notte, quando la grande casa è immersa nel silenzio, quando non devo correre da una parte all’altra. Sarebbe quasi impossibile per me lavorare di giorno, ho troppe cose da fare. Talvolta mi dedico alle correzioni delle bozze la mattina, dopo aver portato a scuola Gaia.
Ho letto il tuo libro "Sfumature del deserto" e ti devo fare i miei complimenti perchè lo ho trovato veramente molto bello e coinvolgente...ti andrebbe di parlarcene? Da dove ti è venuta l'ispirazione per scriverlo?
Grazie del complimento, Tricheco. “Sfumature del deserto” è nato in un momento poco felice della mia vita. Un problema serio di salute mi aveva colpito, ero stata operata e trascorrevo molto tempo a casa. L’idea nacque dai vari reportage sulla guerra in Iraq che guardavo in TV.  La storia di Elena prese forma nella mia mente e cominciai a buttare giù le bozze; da lì il romanzo mi travolse e mutò forma più volte prima di essere terminato.
Suppongo che tu abbia fatto ricerche per poter parlare anche della guerra in Iraq...cosa ti ha aiutata maggiormente?

Da come descrivi questa terra sembra che tu l'abbia visitata di persona e che ti sia rimasta nel cuore...L'hai visitata?
Assolutamente no, non ci sono mai stata! Chissà, forse un giorno, se queste guerre finiranno, ma ho poche speranze purtroppo…
Infine...come è stata la tua esperienza di pubblicazione del libro? Come ci si sente a veder pubblicato il proprio "bambino" letterario?

Beh, è stata certamente una soddisfazione. Sarò sincera, la mia casa editrice è piccola ed il libro non è stato distribuito su tutto il territorio nazionale  e di questo sono molto dispiaciuta, viste le numerose critiche positive che ha ottenuto. In un prossimo futuro, se realizzerò i miei sogni, mi piacerebbe farne una ristampa per tutta l’Italia. La Gammarò Editori è una piccola azienda a distribuzione regionale, che mi ha dato però la possibilità di iniziare il mio cammino. Vedremo dove esso mi porterà. In questo momento sto lavorando alla stesura di un romance storico ambientato nell’Italia del 1800, una storia d’amore con coinvolgimenti rocamboleschi, un libro che sta prendendo molto del mio tempo “notturno”.  Un mio racconto horror verrà pubblicato nell’antologia Delos “365 racconti horror per un anno” dove, nel giorno 29 novembre, “L’animalista” di Simona Liubicich colpirà spietato. Inoltre un mio racconto breve d’amore è stato pubblicato nel primo numero di una rivista letteraria curata dalla Delos, “Romance Magazine”, che sta per uscire sul mercato, con la direzione di Franco Forte e della favolosa Mariangela Camocardi.
Insomma, io sto seminando…speriamo di raccogliere dei frutti!

Grazie Tricheco del tempo che mi hai dedicato e complimenti per il tuo blog!
Simona Liubicich
Scrivere dell’Iraq nel periodo in cui mi accingevo a farlo, non è stato molto difficile; avevo tutto sotto mano. Servizi, reportage, inviati speciali, tg che ci bombardavano di notizie: qualche ricerca mirata sul web ha fatto tutto il resto.

Sono assolutamente una dilettante della scrittura, ho compiuto da pochissimo i fatidici 40, appartengo alla classe 1970, l'anno dell'isola di Wight, dei Doors e di Jimi Hendrix , grandi personaggi del mondo della musica che amo da impazzire. Vivo in Liguria in una casa immersa nel verde, tra olivi, gelsomini, mimose ed ortensie, i miei fiori preferiti; una vita molto tranquilla, almeno nei week-end, quando non devo “rincorrere” mia figlia e la sua passione per la danza classica; a quasi 9 anni devo farle da autista e scorrazzarla in giro tutto il giorno…
Ho fatto un percorso di studi di lingue straniere e in seguito un diploma in infermieristica pediatrica. Amo i libri, tutti, dai grandi classici ai super moderni d’oggi. Ho una passione per i romanzi “passion” dove l’erotismo la fa da padrone, e per i paranormal; demoni e vampiri, questi affascinanti personaggi mi attraggono come un’ape sul miele!
Ascolto musica rock; Guns N’ Roses, Angra, Skid Row, Iron Maiden e Velvet Revolver sono i miei preferiti. Quando scrivo in sottofondo c’è sempre, e ripeto sempre, della musica; fa parte di me, ogni testo mi ricorda qualcosa, un attimo particolare della mia vita, un momento speciale. Canzone preferita? “Sucker train blues” dei Velvet Revolver, ma ce ne sarebbero anche molte altre…
Non guardo quasi la tv, ormai per quel che mi riguarda c’è ben poco da vedere eccetto qualche documentario o film. Possiedo un Labrador Retriever dal manto nero, Isotta, compagna di scorribande in giardino con mia figlia; sono una nottambula, soffro d’insonnia ed adoro la notte, il cielo illuminato dalle stelle ed il silenzio che ti circonda come un mantello. Amo anche il freddo, glaciale, nevoso, più gelo c’è meglio io mi sento. Rifuggo l’estate ma la devo affrontare per amore di mia figlia che adora il mare; se potessi scapperei in Alaska a primavera e tornerei in autunno! Sono pignola e talvolta logorroica, intransigente con me stessa e col prossimo; ho pochissimi amici che conto sulle dita di una mano, amici veri che non mi hanno mai delusa. Ho un carattere difficile, intollerante a molte cose, permaloso e troppo duro, forse dovrei ammorbidirmi un poco, ma si sa che con l’età si peggiora..!!
Cibi preferiti? TUTTI e si vede dalla mia linea… sono un’ottima forchetta, mangio quasi di tutto a parte i finocchi e le melanzane che non sopporto proprio. Carnivora convinta, divoro bistecche al sangue come biscottini ed amo alla follia il Tiramisù. Avrò detto tutto su di me? Noooo, ma raccontare ogni cosa sarebbe troppo lungo!
Una piccola curiosità personale...ho letto dalla tua biografia che tu provieni da una famiglia fiumana, vero? Ti andrebbe di parlarci delle tue origini? Ovviamente se ti va...


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :