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Recensione: Lezioni di seduzione di Emma Wildes

Da Zaffira01

Ecco qua, appena ritornata da una quasi rilassante vacanza nella capitale austriaca vi propongo la recensione di "Lezioni di seduzione" di Emma Wildes, la stessa autrice di cui poco tempo fa ho commentato "Proposta Indecente". Augurandovi un buon inizio di settimana, colgo anche l'occasione per augurarvi una buona lettura!

Recensione: Lezioni di seduzione di Emma Wildes

TITOLO: Lezioni di seduzione
TITOLO ORIGINALE: Lessons from a Scarlet Lady
AUTORE: Emma Wildes
CASA EDITRICE: Leggereditore
ANNO DI PUBBLICAZIONE:  2011
PREZZO KINDLE: euro 5,25
PREZZO CARTACEO: euro 10,00

TRAMA

"Londra 1850. Fra gli scaffali polverosi di una libreria, Brianna scopre un libro scandaloso che farebbe bene a non prendere, pieno di parole che una dama come lei non dovrebbe nemmeno pronunciare. Ma la curiosità è femmina, e Brianna intravede fra quelle pagine la possibilità di dare una veste nuova alla sua vita e al suo matrimonio. È sposata con Colton Northfield, un aristocratico influente e irresistibile, ma freddo e fin troppo rispettoso... I consigli di una cortigiana come lady Rothburg sono ciò che le serve per far innamorare suo marito, e lei è disposta a seguirli alla lettera pur di trasformarsi in una donna coraggiosa e sensuale, una maestra del piacere. Capitolo dopo capitolo, guidata dalla voce audace e senza scrupoli dell'irriverente scrittrice, Brianna scoprirà cosa significa essere una vera donna, svelando nuovi aspetti della propria personalità."

 

RECENSIONE

So che l'ordine di lettura avrebbe dovuto essere prima "Lezioni di seduzione" e poi "Proposta indecente", ma ad ogni modo, visto che i due romanzi non sono legati se non dall'autrice e dal genere dichiaratamente - ma non troppo - erotico, è comunque possibile leggerli indipendentemente l'uno dall'altro, che è esattamente quello che ho fatto io.
Dunque, parto subito con il dire che questo romanzo mi è piaciuto di più di "Proposta indecente", forse perché l'idea di una moglie che legge un libro proibito per cercare di compiacere il marito di cui è follemente innamorata è più facile da accettare di quella di una donna, Caroline Wynn, che accetta di passare una settimana con ciascuno dei due libertini più famosi d'Inghilterra per scoprire tutti i segreti dell'amore.
Già il fatto che Brianna, la giovane sposa che trova e acquista un libro della famigerata Lady Rothburg, una cortigiana che ha voluto condividere la sua esperienza con le altre donne e la cui opera è stata bandita una decina d'anni prima, sia sposata e innamorata del proprio marito, il freddo e compassato Corton Northfiled, colloca il romanzo nella scia non solo delle storie erotiche, ma anche, e soprattutto, in quella delle storie d'amore.

Guidata dalle istruzioni di Lady R, Brianna cerca di legare a sè il marito, tentando in ogni modo di sorprenderlo e sedurlo, per levitare che lui possa desiderare un'altra donna. Si avvenutra così alla scoperta dei segreti dell'amore, vincendo la propria timidezza e trasformandosi da giovane sposa rispettabile ad amante appassionata e vogliosa. Dall'indossare un vestito con una profonda scollatura a provare, in camera da letto, espedienti il cui solo pensiero la fa arrossire, non c'è niente che Brianna non farebbe per mantenere attiva l'attenzione del marito.
Tali espedienti sembrano, in effetti, funzionare: Colton diventa fin da subito più consapevole di sua moglie e della sua bellezza e il loro matrimonio si trasforma in una vera e propria relazione tra due amanti. Tuttavia, non tutto è rose e fiori. Un pensiero tormenta infatti il nobile e composto duca: qualcuno sta insegnando a Brianna a muoversi nella camera da letto, ma è evidente che quel qualcuno non è lui. Ma allora, chi? Gelosia, dubbio e incomprensioni macchiano la felicità del loro matrimonio, rivelando come in effetti altri pensieri, oltre il letto, occupano la mente dei personaggi, dando loro uno spessore maggiore i quello di semplici figurine ossessionate da un'unica attività.

Troviamo poi il cliché del libertino che perde la testa, suo malgrado, per una ragazza "da marito", personaggio che si ritrova abbondantemente anche in "Proposta indecente" e in una marea di altri romanzi. Il dissoluto in questione è Robert Northfiled, fratello minore del duca, i pensieri del quale lo portano sempre più fastidiosamente verso Rebecca Marston, un'amica di Brianna. Anche Rebecca in effetti nutre dell'interesse per il nobile scapolo, ma putroppo sa bene che i suoi genitori non le darebbero mai il permesso di convolare a nozze con quell'uomo per il quale suo padre nutre un apparentemente inspiegabile disprezzo. Anche qui però l'autrice cerca di dare l'idea di persone che, oltre a un corpo, hanno anche una mente e un cuore, non ultimo attraverso la musica, elemento che sembra legare i due più di quanto chiunque avrebbe mai detto.

Una figura diversa dal solito è Damien, il mezzano dei fratelli Northfiled, di ritorno dalla Spagna dove è impegnato militarmente contro Napoleone Bonaparte. Il suo acuto spirito di osservazione lo portrerà a diventare un prezioso alleato tanto per Rebecca quanto per Robert, e anche Brianna si avvalorerà, suo malgrado, del suo sgardo indagatore. Damien è l'unico dei Northfiled a non trovare qualcuno con cui stare, in questo romanzo, e sarebbe davvero interessante se prima o poi uscisse uno spin-off su questo soggetto e un suo eventuale destino amoroso.

Lasciando da parte la trama, piacevole e intrigante, anche se non si può parlare di trionfo dell'originalità, passiamo allo stile. Un po' meno frettoloso, apparentemente, di quello di "Proposta indecente", meno pomposo e ricco, più essenziale e scorrevole, si legge senza problemi anche se è il classico stile di un libro di tal genere, vale a dire senza particolari pretese anche se più che passabile.
Quello che proprio non riesco a spiegarmi, sono gli errori grammaticali, soprattutto per quanto riguarda i tempi verbali: come è possibile che nè il traduttore nè un eventuale correttore di bozze si siano accorti di tali strafalcioni?

Troviamo, ad esempio, frasi come "nonostante suo padre insisteva", "sebbene dubitava", "ammesso che Robert avrebbe voluto corteggiare qualcuno". Errori che renderebbero non valido un compito di maturità e che mi stupisco di trovare in libri della Leggereditore, solitamente corretti da questo punto di vista anche nelle traduzioni.

Un aspetto che mi ha dato molto fastidio, perché si ritrova in troppi libri, è il fatto che i personaggi trovino inspiegabili alcuni loro pensieri, atteggiamenti o reazioni, mentre il lettore è perfettamente in grado di individuarne la ragione. Per esempio, "per qualche strano motivo" Robert pensa a Rebecca, oppure "incomprensibimente il pensiero di tale donna nelle braccia di tizio lo irrita profondamente". Insomma, piuttosto di uscirsene con sentenze di tal genere, sarebbe stato meglio non parlare affatto dello stato d'animo dei personaggi, oppure togliere parole come "inspiegabile", "incomprensibile", "senza ragione", perché fanno sembrare i protagonisti degli ingenui che non sono nemmeno padroni delle proprie emozioni e non le sanno riconoscere.

A parte questo, però, non posso dire che non mi sia piaciuto. Anzi, come ho detto prima, tra i due libri della Wildes che ho letto è quello che mi ha appassionata di più, nonostante non riesca ancora a capire gli improvvisi cambiamenti di atteggiamento dei personaggi, tanto repentini quanto un temporale estivo.

Intrigante e coinvolgente, piccante al punto giusto. Le appassionate del genere approfittino delle ultime settimane d'estate per affondare il naso tra le pagine di questo romanzo.


Recensione: Lezioni di seduzione di Emma Wildes

 


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