Recensione "Lo specchio delle Fate" di Jenna Black

Creato il 06 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Redazione Cari lettori, Dopo i vampiri e i lupi mannari stanno venendo fuori nei romanzi fantastici, nuove creature del folklore — non ultime le fate — anche se la traduzione italiana dell’originale Fairies è riduttiva, visto che indica solo alcune delle creature del Piccolo Popolo o Popolo della magia: un universo vasto; ricco di spavento e incanto; di lati oscuri e lati luminosi, che ha ispirato favolisti, illustratori, fumettisti e non ultimi i romanzieri. Lo specchio delle fate — in originale Glimmerglass — di Jenna Black, racconta proprio delle fate nel mondo di oggi, in maniera comunque diversa da come hanno fatto autori come Neil Gaiman, Holly Black e Terry Pratchett; anche se si sente qualche eco di Gaiman, nella costruzione in particolare del mondo di Avalon in mezzo alla realtà degli esseri umani, su un monte visibile dal di fuori, avamposto verso quello che solo chi ha dentro di sé sangue di Faerie può vedere. Titolo: Lo specchio delle fate Autore: Jenna Black Casa editrice: Newton &Compton Genere: Urban Fantasy Pagine: 288 Prezzo: 9,90 euro Data di uscita: 12 aprile 2012 Trama Dana Hathaway non lo sa ancora, ma sta per cacciarsi davvero nei guai. Quando sua madre si presenta al saggio di fine anno ubriaca, la ragazza capisce di averne abbastanza: è giunto il momento di prendere un volo che dagli Stati Uniti la porterà fino alla lontana Inghilterra. È diretta verso la mitica città di Avalon, l’unico posto sulla terra in cui il mondo umano e quello delle fate entrano in contatto e dove vive il suo misterioso padre. Ad Avalon però, il viaggio comincia ad andare storto e Dana si trova invischiata in un gioco molto pericoloso: qualcuno sta cercando senza dubbio di farle del male. Ma soprattutto, sembra che tutti vogliano qualcosa da lei: sua zia Grace, Ethan, un affascinante ragazzo dotato di straordinari poteri, e Kimber, sua sorella. Ma cosa, esattamente? Persino suo padre pare intenzionato a tenerla all’oscuro di tutto quello che le sta accadendo… Intrappolata tra due mondi, coinvolta in oscure trame di potere, la ragazza non sa più di chi può fidarsi, ma ha capito bene che la sua vita non potrà più tornare quella di una volta.
RECENSIONE Dana, sedici anni, vive negli Stati Uniti con la madre alcolizzata e, un giorno, dopo l’ennesima follia della sua genitrice, decide di andare in Gran Bretagna — o meglio ad Avalon, avamposto sulla Terra del mondo delle fate — per ricongiungersi al padre, che appartiene a quella stirpe. La ragazza non ha però fatto i conti con i giochi di potere di Avalon, che vedono in lei la potente figlia di un faerie e di una mortale, in grado di muoversi liberamente tra i due mondi, una pedina importante. Dana passerà il suo tempo ad Avalon a doversi guardare le spalle dagli intrighi della gente di suo padre, incontrando l’affascinante Kimber e ritrovando poi forse i genitori; anche se la sua storia non è ancora finita, infatti Lo specchio delle fate è il primo libro di una serie di tre. 

I toni sono decisamente avventurosi rispetto ad altri libri del genere; la componente fantastica e paranormale c’è ma è sullo sfondo, e questi faerie sembrano tanto gli esseri umani — con i loro giochi di potere — in questa terra di Avalon, descritta con tratti che la avvicinano a certi paesini italiani montani o allo stesso San Marino: tra ponti sospesi sopra fiumi popolati da creature sanguinarie, stradine tortuose, palazzi, sotterranei. Le faerie di Jenna Black cercano il potere in maniera molto umana e poco magica — come impara Dana, eroina in cerca di se stessa e di un senso alla sua vita, in fuga da una situazione familiare non felice per cacciarsi in guai forse maggiori ma da cui uscirà fuori qualcosa di nuovo — un nuovo inizio per una vita breve ma già infelice.

Anche la storia d’amore con l’affascinante Kimber anche se inevitabile (vogliamo lasciare una ragazza di sedici anni da sola?) non è per fortuna l’unico motore della vicenda. Oltre che non essere condotta in maniera melensa, forse diventerà importante nei prossimi romanzi; ma in questo è solo un legame in più di Dana con questo nuovo mondo in cui si trova a vivere.

Anche ne Lo specchio delle fate la letteratura fantastica serve come metafora per parlare dei problemi del mondo di oggi — in questo caso le famiglie a pezzi per colpa di dipendenze come l’alcool che fanno crescere in fretta i figli e le figlie che diventano loro stessi i capofamiglia — ma anche la ricerca di sé tipica dell’adolescenza e non ultimi i ragazzi nati da coppie miste, divisi tra due mondi senza appartenere a nessuno dei due. Dana, figlia di un faerie e di una donna mortale, deve trovare un equilibrio tra i due mondi: uno, in cui ha avuto ben poco se non squallore e problemi; e l’altro che potrebbe anche essere affascinante, ma nasconde intrighi e pericoli oltre che sentimenti decisamente poco fantastici.

Da vedere a questo punto come la storia evolverà: a Lo specchio delle fate seguono altri due libri che porteranno Dana a confrontarsi con gli altri incanti e pericoli del mondo di Avalon; mentre dell’autrice sono disponibili ancora da tradurre la serie urban fantasy per adulti dell’investigatrice Nikki Glass, discendente niente meno che dalla dea greca Artemide, e alcuni paranormal romance per adulti, tra cui Prince of air e Darkness, che racconta l’incontro tra un principe di Faerie oscuro e una blogger di oggi cinica e disincantata. Probabile che prima o poi si potranno leggere anche questi romanzi in italiano, dato ormai il peso della narrativa fantastica nelle nostre librerie.
L’AUTRICE: 
Jenna Black è laureata alla Duke University in Antropologia. Vive a Pittsboro, nel North Carolina, dove scrive a tempo pieno romanzi di genere paranormale e urban fantasy. Lo specchio delle fate è il primo capitolo di una trilogia. Il suo sito è jennablack.com.
Elena Romanello


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