Recensione: "LO SPOGLIATOIO", di Amy Lane

Creato il 27 marzo 2015 da Blog

Traduttore: Ernesto Pavan
Genere: M/M - Contemporaneo/Sportivo
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 294
Uscita: 17 Marzo 2015

Sinossi:Xander Karcek ha sempre voluto due sole cose dalla vita: Christian Edwards e il basket, l’uomo che ama e lo sport che lo ha aiutato a fuggire da un’infanzia che preferirebbe dimenticare. Le sue due ossessioni gli sono state d’aiuto. Lui e Chris hanno battuto ogni record riuscendo a giocare insieme alle superiori, all’università e dritti nell’NBA.Ma vivere sotto la lente d’ingrandimento della fama non è facile, soprattutto quando due uomini fingono di essere amici fraterni affinché il mondo non scopra che sono praticamente sposati. La loro relazione sopravvive ai sacrifici che devono fare e alle menzogne che raccontano per rimanere insieme, ma quando il loro segreto è svelato, le conseguenze rischiano di distruggerli come nient’altro potrebbe fare.Chris e il basket sono le due cose che tengono Xander in piedi. Ora il mondo chiede a Xander di fare una scelta. Esiste un’opzione che comprenda un futuro con l’uomo che ama?

RECENSIONE A CURA DI EMILY HUNTER:Chi non aspettava con impazienza la nuova uscita della Lane? Personalmente ho fatto il conto alla rovescia, lo attendevo con trepidazione perché con la serie Talker l’ho letteralmente adorata e anche questo libro aveva tutte le premesse per essere un capolavoro. E così è stato.Per chi ha la lacrimuccia facile consiglio di tenere sottomano i fazzoletti perché sono necessari. All’inizio il pathos si può sopportare, ma poi l’insieme degli eventi provoca incazzatura/disperazione/ansia e via dicendo.Ma partiamo dall’inizio. So perfettamente che esistono realtà diverse e che non tutti hanno avuto il privilegio di nascere in una famiglia in cui i membri si comportano in maniera consona, ecco perché ogni volta che leggo libri in cui le dinamiche dei rapporti di parentela non ci si avvicinano nemmeno lontanamente a come dovrebbero essere, mi viene l’angoscia. Quando leggerete in che condizioni ha dovuto vivere Xander spero che vi irriterete com’è successo a me, perché la persona che lo ha cresciuto, che ha agito e ha optato per determinati comportamenti, non può essere definita una madre. A chi si oppone strenuamente a concedere bambini in adozione a coppie omosessuali vorrei mostrare loro tutti quei bimbi che non hanno una famiglia, o che, peggio ancora, ce l’hanno ma è come se non esistesse. Scusate se divago, ma ultimamente sono suscettibile su certi argomenti.Comunque, Xander è stato salvato da Chris, un ragazzino incontrato per caso e con cui instaura un bellissimo rapporto. Sono stati fin da giovani l'uno la forza dell’altro, si sono spronati a vicenda, supportati e hanno raggiunto i loro obbiettivi.Purtroppo la Lane ci fa penare per gran parte del libro, non so voi, ma per me certe scene sono state di un’angoscia allucinante. In alcuni momenti mi è venuta la nausea! Sia chiaro, sono orgogliosa di come abbiano combattuto per il loro sogno e il loro futuro, ma la loro impotenza e disgusto li ho provati anche io. So benissimo di essere ampiamente empatica, ma la Lane ha la capacità di far sentire esattamente quel che provano i personaggi ed è una cosa fantastica. Sapere trasmettere così tanto non è da tutti, per cui tanto di cappello a questa donna. Di nuovo.Persino adesso che scrivo mi ritrovo a ripensare a certe scene… a come in certi casi mi sia sentita felice per i protagonisti e a come in altri sia sprofondata nella disperazione.Xander e Chris sono… direi che sono anime gemelle, sono stati l’uno la salvezza dell’altro e ho pregato veramente per il loro amore. Non prendetemi per pazza, ma ogni tanto inveivo contro qualche pezzo, i miei mi sentivano strillare i miei “ma dai, no, non è possibile!” due piani sopra a loro. Alcune volte ho dovuto prendere una pausa dal libro, giuro che non ce la facevo a proseguire. Comunque, alla fine si tira un sospiro di sollievo grande come una casa, l’happy ending come al solito l'autrice ce lo fa sudare e non è per niente scontato, ma devo confessare il mio amore per la Lane. Questa donna ha la capacità di tenere i lettori incollati alle pagine, non è mai noiosa, anzi ti travolge. E alla fine, nonostante ti sia sentita uno schifo per mezzo libro ne vuoi ancora. CHE STREGONERIA È MAI QUESTA?Direi che è quello che contraddistingue gli scrittori degni di tale titolo. Purtroppo anche questa piccola perla è finita, mi tocca aspettare la successiva.
P.S.Leggete il raccontino uscito oggi sulla pagina della Dreamspinner Press, è breve (un altro volume no, eh?) ma l’ho apprezzato. Xander versione micio che si stiracchia è qualcosa che vorrei proprio vedere!



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